Voglio amarti cos�
Voglio
foreste amorose,
con i fiumi abbracciati a noi,
col vento parlandoci all�udito,
voglio
slacciare le nuvole affinch� la pioggia
reciti le sue carezze sul tuo viso,
voglio
amarti molto lentamente
assaggiando la terra dei tuoi baci
che arrivano sempre in tempo,
voglio
disegnare nella tua pelle montagne,
laghi e pesci colorati,
voglio
scriverti una poesia nel cielo
affinch� la leggesse tutto il mondo
e in essa dirti che ti amo,
che sei il mio universo,
voglio
crescere al tuo fianco,
che le tue radici
si attorcigliassero alle mie
e che le mie ossa fossero le tue.
Voglio riempirti d'amore
Voglio sommarmi alla tua pelle
scrivere nel tuo silenzio
prendere la tua bocca di sorpresa
rubarti l'anima con un bacio
Voglio coprirti di tenerezza
invadendo
il tuo ultimo angolo selvaggio
scuoterti nella mia statura
divorare la tua innocenza
Voglio essere il Caino
della tua piet�
l'insensatezza pi� dolce
Sagome di insonnia
La mia voce non passa
a raccogliermi l'anima.
Lunghi uccelli di linguaggio indecifrabili
barche azzurre vuote di sangue
dove il battito non ha infiammato
un anima
lente tristezze si alzano
come il vapore dalla terra
perch� la pioggia non ha sale
catenacci
lunghe paure di trincee senza amici
l'amico � una dolce finestra
la mattina
scuote largamente notti statiche
aderite alla pelle
della gola.
Senza aspettarmi nulla
Dalla distanza
ti guardo e solo posso sognarti,
il mio sangue � un torrente,
le mie mani un tremore,
vivi l� nel tuo circolo
padrone di te
ed io qui inquieto
impastando parole,
sospirando versi,
fumandomi le ore,
a cuore sboccato,
inghiottendomi i miei baci,
sperando
senza aspettarmi nulla.
Solo tu
Triste � amare di ginocchia,
contro la parete,
senza toccare la luna,
senza sentire lampi,
solo freddo,
nudo di pelle,
strapieno di niente,
sazio di domande,
dimenticato dalla risata
che ti ha rubato il vento,
triste � chiudere gli occhi
e che i ricordi
ti spingano al pianto,
triste � la solitudine
che persegue le tue orme,
triste � amare
per fabbricare dolore
e che nessuno lo sappia,
solo tu.
Vetro
Il dolore si accumula
nel sangue
come colesterolo,
secondo a secondo
una piccola lacrima
si radica in noi
senza essere coscienti di ci�,
l�inevitabile fine,
l�impotenza davanti a lui,
sono sufficienti
per svegliare le nostre paure
che a volte dormono
su risate
di vetro.
Rugose sensazioni
Mi basta questo silenzio
mi raggiunge questo vuoto
mi rallegra questo abisso
mi conforma questo addio.
Respiro il fallimento
godo il disastro
non protesto la dimenticanza
e bacio la tristezza.
La tristezza senza baci
� una dimenticanza,
una protesta,
un disastro senza respiro
mille fallimenti del piacere.
Questo addio anticonformista
� un abisso non rallegrato
pieno di vuoto non raggiunto
come un silenzio sbozzato.
Mi basterebbe
Mi basterebbe
Mi basterebbe passare un dito sulle tue labbra
dopo averle baciate a lungo
per cancellare il mio sapore da te.
Mi basterebbe stendermi al tuo fianco
mentre fingi di dormire
e sfiorarti adagio nel timore di svegliarti
pensando al dopo
a quando il tuo sguardo posandosi su di me
mi render� conscio della mia nudit�
ed allora chiudere gli occhi
per non vederlo
per non voler capire
se ti sono bastato.
Il mio destino sei tu
Ho baciato i tuoi angoli,
i tuoi contorni
Ho dato ragione alle tue ragioni
non mi opposi mai
L'iride rotonda del tuo petto
affond� la certezza in me;
mi ha invaso la tua rugiada,
saziandomi il tuo riflesso
Le tue trasparenze ricce,
la giovent� dei tuoi venti;
tutta una flora albeggiata,
le tue parole di corteo
E transito i tuoi dettagli,
il veleno delle tue lettere;
ogni taccio vibrante
nella curva della mia demenza
Mi precede la tua sagoma
che dispongo quale diamante
sul mio scettro viola
e ti faccio la mia governante
Nella linea del mio destino
hai firmato gi� il tuo nome
Sei il passo sulla mia strada,
il mio futuro,
il mio amore,
la mia donna
Il silenzio delle tue mani
Solo trovo statue
senza viso
nella pioggia di parole
che visitano le mie notti,
ti seguo amando dolorosamente,
paralizzato il mio tempo,
ancorato nei tuoi occhi
che guardano verso un altro lato
mentre i miei nuotano
in un mare confuso
di antiche promesse
ed abbracci rotti,
il silenzio delle tue mani
percorre i miei ricordi
quando ti cerco
nella pelle dei giorni
che morirono in noi.
Per notti senza te
Trovai nel tuo sguardo
una chiave di cristallo
che apriva mattine chiare
e verit� nascoste.
Nelle mie mani sveglie
il sole scriveva le tue ore
ed un pezzo di nuvola
dormiva nel tuo sorriso.
Del tuo cielo di farfalle
piovevano tramonti,
promesse coraggiose,
ricordi senza padrone
ed un manuale di istruzioni
per notti senza te.
Morso fugace
C'� un corvo ficcanaso
che segue i miei passi,
veletta la mia finestra.
C'� un'unghia affilata
che lacera i miei sogni
perturba le mie notti.
C'� un salice piangente
gemendo in silenzio
scacciando i miei dubbi.
C'� un Re arroccato
strapieno di debiti,
ci sono ore senza fine.
C'� un grido soffocato cercando
una bocca che gli dia riparo,
c'� un sorso amaro
dispetto e formaldeide.
C'� un morto in vita che � stato
testimone del regno caduto,
c'� carogna nei denti dell'avvoltoio ladro.
Poeta senza poesia
Oggi ti regalo la mia carne,
le mie lenzuola ed il mio cuscino,
senza poesie,
solo figure strette,
e ti regalo la mia abbottonatura aperta
e la mia barba agitata.
E ti regalo queste parole sporche,
rotte,
lente e rigate,
lascio solo qui un paio di linee bianche,
affinch� tu mi scriva "ti amo"
sulla mia schiena,
con la tua lingua lunga.
E ti regalo quel bacio,
con sapore di solitudine,
orfano,
esiliato,
con un soffio del tuo effimero soggiorno.
E ti regalo questa vita,
di poeta senza poesia
senza Dio e senza niente.
Sogniamo
Penetri nel mio mondo
e mi denudi il sangue,
ed ignori i miei lamenti,
e la notte mi inonda.
Fai che la morte mi sembri una fuga,
e fai che i pesci di avorio mi mordono le labbra.
Vorrei oziare nelle tue sfortune,
ma accechi le mie palpebre e diventano eterni.
Un giorno sogniamo di svegliarci nudi in un divano di albe.
Un giorno sogniamo.
La lacrima infinita cambi� sospiri in sacrifici
e cess� il compasso
rabbonito.
In occasioni mi tocchi resuscitando nei sedimenti del caff�.
A volte.
Scivoli per gli angoli grigi delle libellule
e mi abbandoni,
recidivo,
nelle tue orme.
Un giorno sogniamo di svegliarci nudi in un divano di albe,
ma l'alba germogli�
e tu non c'eri.
Sabbie in me
Per le sabbie della mia vita
ti giuro cielo,
che sono un deserto
e nel mio corpo
solo troverai solitudine.
Delusioni
Nessuno sente
il dolore che in me nasce,
nessuno vive le mie lacrime
come le mie guance.
Duole pi� della morte
la mia fronte quando cade
in ginocchio per strada
quando la bugia e l'inganno
distruggono il mio sorriso.
Si annichilisce l'anima,
tacciono i fiori
i fiumi
la palude,
ed io...,
rimango di pietra,
con i miei aneliti lapidati.
Il tuo silenzio
E il silenzio cupo viene
lasciando un grande vuoto nell'anima
un vuoto vorace che rende la notte
una punizione, un flagello, un rimprovero.
Un coro che canta nelle ombre del crepuscolo
nel quale il tuo silenzio balla
vanitoso.
La mattina muta diventa oscura
eclissando l'allegria con parziale scioltezza.
In lontananza una promessa di luce
� il tuo sorriso che mi affascina,
furtivo si avvicina distillando passione
e con lei la tua voce si fa canzone.
Petali in silenzio
Nove lune piene
portano le stoppie di una speranza inutile.
I secondi assopiti,
con passi lenti,
tentano di scacciare le paure
per un'assenza indefinita
che lasci� un sentiero inimmaginabile
di vissuto difficile
da allontanare dall'inaspettata dimenticanza.
Una lacrima dopo l'altra
chiede di un ieri nella lontananza.
Il vento,
con sussurri di malinconia,
porta durante il tragitto
la realt� di un ritorno inequivocabile
sulla strada dell'impossibile.
Volano le campane;
cantano le cicale.
Aleggiano le rondini ed i nimbi rapidi
vanno alla ricerca del crepuscolo
per il pronto rinascere dell'aurora.
Da quel rossore
Da quel rossore di un incantesimo muto
mi portai il tuo nome tra i ricordi
intorno alla tua immagine feci un forte nodo
li conservai ben profondi per mantenerli
Dal mio silenzio inventai una storia
per fare reali i miei nascosti sogni
mescolai i desideri con viva memoria
e creai un romanzo cavalleresco
di passione e fuoco
Dalla distanza ti amai senza barriere
e nella mia solitudine fui tuo di pieno
Dal mio rossore ti amai alla mia maniera
lo seppi io solo e lo vissi in silenzio
dalla distanza del tempo che veloce
la tua immagine si perde come uccello nel vento
mi rimane il tuo nome legato alla mia anima
mi rimane la storia e quel sentimento
Lacrime di sangue
Si stanno avvicinando le tenebre
impadronendosi della luce,
quella luce che abita nel cuore
illuminando i sentimenti.
Tutto cambia e si trasforma
ed a volte senza ragione di essere.
Eccedono le parole
quando il silenzio parla,
quando una lacrima cade
perdendo la rotta,
quando non si vede ancora l'orizzonte
sapendo che esiste,
quando il mare sembra tranquillo
ma c'� male di fondo,
quando il fuoco non brucia
perch� ti sei convertito in cenerine
e quando tutto quello che ami
si � volatilizzato
rimanendo solo
particelle nell'aria.
Tutto cambia e si trasforma
e le tenebre invadono il presente
lasciando la sua unica alleata;
la Solitudine,
affinch� si incarichi
delle poche frange di luce esistenti
che passeranno alla storia.
Nel frattempo io:
solo in un angolo,
arricciato
continuo a rovesciare lacrime di sangue.
Piove a fiumane
Piove a fiumane,
la notte � molto fredda
e mi fa male lo stomaco.
Disteso sul letto
ascolto le gocce cadere,
lo strepito dei tuoni
e mi vesto dalla testa ai piedi,
pensandoti costantemente.
Qualcosa mi inquieta,
non posso dormire,
sar� il dolore o il pensarti?
Manca poco per mezza notte
e continuo a manipolare la penna
per vedere che mi esce,
gi� senza niente plasmare,
pi� che tornare a ripetere:
Che sta piovendo a fiumane.
Accetto
Accetto la tua voce inerpicata di liturgia notturna
e il tuo camminare di ombra nel bicchiere delle mie lacrime,
diffidenza delle braccia che avvolgevano gli occhi
tanto amati della lontananza.
Un barlume di caldo nel palmo ed il bacio che sanziona
la longitudine della bocca
nel mare acquiescente della magia.
Accetto anche l'ardore che pronosticava il tuo petto
nell'angelica ansa del cuscino,
un argomento essenziale per l'insonnia
fondamentale scusa reclamata.
Discorso nel silenzio
Recita il mio silenzio un discorso d'amore,
fiorisce nel mio cuore una profonda petizione,
le mie mani seminate di tanti sospiri,
chiedono essere ascoltate dal destino.
Semina le strade dell'esistenza,
avvicina per favore il tuo sentiero sul mio cammino,
fa che i fiori delle mie mani conoscano,
i bei giardini di chi sperano.
Fa che la nostra primavera rinasca,
nella fertile terra dei nostri sogni,
fammi popolare questo labirinto di idee,
unirli ad un nuovo verso di respiri.
Fugace pensiero proiett� i miei aneliti,
fugace pensiero strapp� la mia anima,
attravers� l'infinito la mia desiderata preghiera
sperando di trovare il suo eco.
Polso di luce
Ti respiro,
mentre il mondo si ferma
ed il silenzio affretta per la mia notte.
Mi inonda la tua essenza vitale
polso di luce
equilibrando il mio essere completo,
favorendo l'assoluto.
Irradi la tua frequenza in me.
In ogni angolo il tuo verso elettrico,
esime dalla mia aria l'offesa
ed esala la chiarezza pi� ripida.
Non c'� niente che mi perturbi.
La mia anima nella tua presenza
acquisisce la tintura dell'infinito.
La perfezione mi sfiora le labbra,
che continuano a decifrare i tuoi simboli astrali.
La mia lingua rivela la sua chiave
nel godimento della mia luna.
Pende dal tuo etereo sussurro il mio battito,
coniugando la mia devota ispirazione
ed il tuo fervente azzurro,
che addentra la mia pazzia senza cessare.
Soffocato della tua immensit�,
riverberando in delirio.
Ardo nella sacra sorte
di stare con te.
Dolce ispirazione
Dolce � la tua voce quando dici ti amo,
� un canto d'amore per questo cuore innamorato,
sento ogni mattina il tuo abbraccio nei raggi di sole,
ed i tuoi baci nei raggi di questa bella luna d'argento.
Ti sussurro un ti amo nel vento,
e nella rugiada della mattina ti lascio i miei baci,
nella schiuma del mare le mie carezze
e nel canto degli uccelli una dolce melodia che ti ispiri.
Lacrime
Ora le mie lacrime sono diamanti,
uccelli scorrevoli in un viso
ammutolito pieno di dispiaceri,
mi sento seppellito,
con le mie spalle completamente pesanti.
Nella mia valle
non ci saranno oramai zagare,
solo toni spenti,
corvi e solitudine.
Perch�, molte volte ti fai il sordo?
Perch�, vieni ed addolcisci le mie citt�?
Amore..., sei, tanto saggio e doloroso!