|
POESIE A TEMA
POESIE SUL SOLE POESIE SUL SOLE INNO AL SOLE Indiani Zuni Di buon ora, al mattino, Noi ci svegliamo, noi ci svegliamo, Quando la madre Dio-Sole sorge. Noi la salutiamo con gioia. Lei ci accoglie con un viso radioso. Lei ci incontra con un caldo bacio. Cos� dolcemente, cos� dolcemente� Ascoltate, ascoltate soltanto! Da dove vengono quei suoni lontani? Echi da dove la luce abbonda, Torrenti di cristallo dal pallido mormor�o Scintillante senza ritegno. Sono i semi d�oro del pensiero, I mormorii silenziosi, appena percepiti, Che ci riempiono di gioia e di contentezza, I sentieri per i quali l�anima si eleva. GLORIA DEL DISTESO MEZZOGIORNO Eugenio Montale Gloria del disteso mezzogiorno quand'ombra non rendono gli alberi, e pi� e pi� si mostrano d' attorno per troppa luce, le parvenze, falbe. Il sole, in alto, � e un secco greto. Il mio giorno non � dunque passato: l'ora pi� bella � di l� dal muretto che rinchiude in un occaso scialbato. L'arsura, in giro; un martin pescatore volteggia s'una reliquia di vita. La buona pioggia � di l� dallo squallore, ma in attendere � gioia pi� compita. BIMBA BRUNA E FLESSUOSA Pablo Neruda Bimba bruna e flessuosa, il sole che fa la frutta, quello che riempie il grano, quello che piega le alghe, ha fatto il tuo corpo allegro, i tuoi occhi luminosi e la tua bocca che ha il sorriso dell�acqua. Un sole nero e ansioso si attorciglia alle matasse della tua nera chioma, quando allunghi le braccia. Tu giochi con il sole come un ruscello e lui ti lascia negli occhi due piccoli stagni scuri. Bimba bruna e flessuosa, nulla mi avvicina a te. Tutto da te mi allontana, come dal mezzogiorno � Sei la delirante giovent� dell�ape, l�ebbrezza dell�onda, la forza della spiga. Eppure il mio corpo cupo ti cerca, e amo il tuo corpo allegro, la tua voce disinvolta e sottile. Farfalla bruna dolce e definitiva come il campo di grano e il sole, il papavero e l�acqua. IL SOLE Charles Baudelaire Lungo il vecchio sobborgo, ove le persiane pendono dalle catapecchie rifugio di segrete lussurie, quando il sole crudele batte a raggi raddoppiati sulla citt� e i campi, sui tetti e le messi, io mi esercito tutto solo alla mia fantastica scherma, annusando dovunque gli imprevisti della rima, inciampando nelle parole come nel selciato, urtando qualche volta in versi a lungo sognati. Questo padre fecondo, nemico di clorosi, sveglia nei campi i vermi e le rose, fa svaporare gli affanni verso il cielo, immagazzina miele nei cervelli e negli alveari. � lui a ringiovanire coloro che vanno con le grucce e a renderli allegri, dolci come fanciulli, lui a ordinare alle messi di crescere e maturare entro il cuore immortale che vuol sempre fiorire. Quando, simile a un poeta, scende nelle citt�, nobilita le cose pi� vili e s�introduce da re senza rumore, senza paggi, entro tutti gli ospedali e tutti i palazzi. IL SOLE Boris Pasternak Nella nebbia e nel gelo Nella foschia dell'alba fredda il sole sta come un palo di fuoco nel fumo. Come in una pellicola sfocata, anch'io sono per lui poco visibile. Finch� il sole non esce dalla nebbia sfolgorando sul prato oltre lo stagno gli alberi non possono discernermi nella lontananza della riva. Il viandante si riconosce dopo che � passato, sparendo nel nebbione. Ho la pelle d'oca, il gelo, l'aria � falsa come un velo di roseto. Cammini sulla brina del sentiero come su un impianto di graticci. non ne pu� pi� la terra di gelare e respirare foglie di patate. IL SOLE TRAMONTAVA Emily Dickinson Il sole tramontava, continuava a tramontare,e io non percepivo sul villaggio i colori della sera, di casa in casa era mezzogiorno. Il giorno si attenuava, continuava ad attenuarsi, non c�era rugiada sull�erba: si posava sulla fronte e poi mi si spargeva sopra il viso. Dormivano i miei piedi, continuavano a dormire, ma le dita eran sveglie, e tuttavia, perch� un cos� lieve suono veniva dalla mia sembianza? Conoscevo bene la luce, prima, e non la posso pi� vedere adesso. Questo � morire, e io sto morendo ma non ho paura di saperlo.
|