PSICOLOGIA : PERCHE' L'AMORE E' STRAORDINARIO?

PSICOLOGIA :   PERCHE' L'AMORE E' STRAORDINARIO?

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                                                       di PSICHIATRA  GIORGIO BRUNO

 

PERCHE' L'AMORE E' STRAORDINARIO ?


 

PERCHE' L'AMORE E' STRAORDINARIO?

"Perché nell'amore avvertiamo dentro un qualcosa di straordinario che ci fa stare così bene con noi stessi e con gli altri?". Una rivoluzione, sì proprio una rivoluzione nel senso che siamo "rivoltati", tutto cambia, anche noi cambiamo e finiamo addirittura per non conoscerci più, tanto siamo così diversi da prima. E' però una rivoluzione "benevole" e senza spargimento di sangue, ma se vogliamo però essere più sottili, un po' di sangue c'è perché un qualcosa comunque muore e un qualcosa nasce comunque. Ora sappiamo (perché lo riscontriamo) che nell'innamoramento il nostro corpo va incontro a delle trasformazioni impesabili nel senso che improvvisamente sprizza energia a profusione e perciò siamo capaci di scalare vette altissime quanto prima ci sentivamo affaticati ai primi passi, vediamo il sole anche se coperto da nubi cariche di pioggia, sentiamo il cinguettio degli uccellini che ci accompagnano nella nostra quotidianità, insomma le percezioni sono pregne di positività e ci danno un'allegria prima sconosciuta. Che bei momenti fa vivere l'innamoramento!! Già, vorremmo tutti noi che non finissero mai, che durassero tutta la vita, purtroppo finiscono e lasciano l'amaro in bocca e uno sfinimento senza eguali in attesa di un qualcosa o qualcuno di nuovo. Il fatto è che non siamo abituati "ad usare l'energia prodotta in maniera ampia e

allargata", in altri termini è come se usassimo uno schermo che mantiene in superficie l'energia e non la fa entrare "nella coscienza", anzi non la fa diventare "coscienza" stessa.

Ecco nell'innamoramento non vi è nulla di straordinario, nell'amore invece sì, tutto, tutti, ogni cosa, ogni persona ha "il suono giusto, il ritmo giusto, un'alchimia giusta", in altre parole nell'amore vi è "l'anima" che avvolge il corpo e lo solleva in alto. Che significa quello che vado affermando? Una riflessione va fatta sul perché molte relazioni affettive (che forse impropriamente definiamo relazioni d'amore) sul più bello esauriscono il loro percorso e s'incamminano su strade parallele e per di più cieche nel senso che nell'oscurità dell'anima si cerca affannosamente d'intravedere qualcuno/a dalla parvenza d'amore. Già, l'amore ha sede nell'anima e se questa casa non è poi tanto accogliente per cui vi è un disagio diffuso come potremmo mai amare? Amare cosa, amare chi, se abbiamo forse collocato l'amore nel "cervello", in un organo e dunque in una casa ristrettissima e comunque diversa da quella che ospita l'anima e perciò tossica al punto da rendere ogni relazione affettiva ugualmente tossica e lo stesso amore (?) tossico. Tutto il contrario dunque di "quell'incantesimo" pervadente l'anima che solo l'amore riesce a creare e diffondere, tutto il contrario di "quella gioia" che ci appare "straordinaria" in quanto non poggia la sussistenza su niente se non l'amore. L'amore infatti è un evento straordinario e allo stesso tempo un evento ordinario o meglio dovrebbe esserlo se noi colorassimo l'istintuale (nel senso che così è stato abituato) meccanismo cerebrale d'un azzurro e d'un verde che poi sono i colori del mare, del cielo e della terra e dunque dell'anima.

 

Lo "straordinario" dunque non è l'amore di per sé ma quell'incontro d'amore per il quale due anime "s'incantano" come se fossero colpite da un fulmine che fa risplendere il cielo d'entrambe

allontanando per sempre quelle nuvole dense che incombono sulla vita e rendono il suo percorso spinato. E l'incantesimo dura tutta una vita e nell'incantesimo, se proprio una spina si deve per forza conficcare nella nostra pelle, sia la spina d'amore e solo quella. Purtroppo non sempre è così. Una riflessione anche in questo caso è lecito porsi. Il fatto è che dell'amore esistono fiume di parole e di scritti, perciò l'amore è “compreso intellettualmente” (nel senso che arriva al “cervello”) ma “lì” si ferma e purtroppo non ha alcuna effecacia né per la persona né per gli altri. Solo “l'incantamento” permette all'individuo di comprendere appieno il significato dell'amore e abbiamo sostenuto precedentemene che è solo “nell'anima” che tutto ciò avviene, perciò l'amore sorge dentro, nell'anima, prima di incontrare un altro/a dentro e lì fermarsi. Però facciamo attenzione: non è che l'amore fa scomparire le spine disseminate lungo il percorso della vita, proprio per niente, ma una cosa fa sicuramente. Fa sì che queste spine non arrechino dolore e, se proprio indolore non possono essere, lo rendono più sopportabile e accettabile. Dico di più. L'amore che vola nell'anima senza mai fermarsi supererà spine, scogli e quant'altro la vita pone davanti in modo spontaneo e non cerebrale o logico e non farà svegliare mai “dall'incantesimo”.

 


 

 

 


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