LA MALORA
di BEPPE FENOGLIO
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La malora di Fenoglio Beppe
Pubblicato nel 1954, “La malora” è l’opera più matura di Fenoglio sul tema della vita nelle Langhe, su quel mondo contadino che era stato centrale nei racconti della raccolta “Un giorno di fuoco”.
La malora è il motore primario di tutta la vicenda: i personaggi, costantemente chiusi in una solitaria sopportazione, paiono non avere voce in capitolo. La fame, la miseria, l’avidità, i lutti, le avversità atmosferiche e la sterilità del terreno decidono per loro
L’opera racconta la storia di Agostino e, attraverso gli occhi dello stesso, la vicenda della sua famiglia, i Braida, poveri contadini , la cui vita è segnata dalla fame, dal duro lavoro sulla terra avara e dalla malora che, come un’ombra funesta da cui è impossibile liberarsi, guida il destino dei personaggi del romanzo fenogliano. Immerso in avvenimenti tragici, quali la morte del padre, l’inutile lotta della famiglia di Tobia per emergere dalla propria condizione, la malattia del fratello chiuso in seminario, Agostino trascorre gli anni della giovinezza chinato di fronte alla propria sorte. L’unico barlume di speranza, l’amore per la “servetta” Fede, viene reso inutile dal contratto di matrimonio fatto dai genitori della ragazza. L’unico sogno di Agostino rimane quello di poter lavorare la terra che era stata di suo padre: desiderio che in ultimo verrà realizzato, anche se il giovane non potrà più contare sulla presenza materna.
Ambientato nelle Langhe piemontesi degli anni “50: si spazia da colline verdi, con cascinali,fiumi e boschetti a grandi città come Alba (che è ancora molto sottosviluppata).
Il principale tema potrebbe essere quello della libertà, riacquistata alla fine da Agostino,libertà desiderata intensamente, anche a costo dell’assoluta povertà.
L’epoca è quella del dopoguerra, difficile, contrassegnata da povertà, fame e malattie. Il nostro protagonista è infatti costretto ad essere schiavo di una famiglia non ricca, per il bene della sua famiglia.
Lo stile è familiare-contadino, e rende il racconto di facile comprensione.
Il narratore è il protagonista Agostino, quindi abbiamo una visione soggettiva a seconda dei suoi sentimenti, emozioni e stati d’animo riguardo ogni vicenda.