"Felicità raggiunta, si cammina" DI Montale

"Felicità raggiunta, si cammina" DI Montale


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Felicità raggiunta, si cammina di Montale

 

Felicità raggiunta, si cammina
per te sul fil di lama.
Agli occhi sei barlume che vacilla,
al piede, teso ghiaccio che s'incrina;
e dunque non ti tocchi chi più t'ama.

Se giungi sulle anime invase
di tristezza e le schiari, il tuo mattino
e' dolce e turbatore come i nidi delle cimase.
Ma nulla paga il pianto del bambino
a cui fugge il pallone tra le case

 

 

Montale ci tratteggia con straordinaria perizia ma anche con disarmante semplicità, il volto della felicità: essa è un attimo talmente breve, sfuggente, labile e delicato che può dissolversi improvvisamente nel nulla come se non fosse mai esistito. L’ansia dell’essere felice pervade la poesia in ogni sua parola, e soprattutto nell’inaspettata immagine finale, che ci risveglia dai nostri sogni più profondi per riportarci alla vita reale : “il pianto del bambino/ a cui sfugge il pallone tra le case”.

La nostra vita serve a raggiungere la felicità che a volte c'è e non c'è; è molto fragile e si spezza con niente.
L'uomo è felice quando desidera le cose e non quando le possiede perchè la realtà annulla la felicità; questa non ha limite, il piacere deriva dalla fantasia non dalle cose che si appartengono.
La felicità si basa sul passato e non sul futuro, non sul presente. Per esempio la nostalgia e la felicità.
Se si perde la felicità non la si può più recuperare, questa si può "drogare" con l'immaginazione per superare le paure, l'odio o l'angoscia.
Prendiamo l'amore o l'amicizia, sono come la vita. Prima o poi devono finire, non sono eterne.

 

Parafrasi

Felicità raggiunta, si rischia continuamente di perderti.
Agli occhi sei una piccola luce interna che può spegnersi da un momento all’altro, al piede, fragile come una sottile lastra di ghiaccio e dovunque non ti tocchi chi più ti ama.
Se giungi sulle anime di tristezza e le illumini, il tuo mattino è dolce e capace di commuovere come i nidi delle grondaie.
Ma nulla può ricompensare il dolore a cui fugge il pallone fra le case.

 

SCHEMA METRICO:

due strofe di 5 versi per lo più endecasillabi( gli altri sono un settenario, un endecasillabo, e un verso (8) composto da un endecasillabo più un quinario)


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