Il mare brucia le maschere,
le incendia il fuoco del sale.
Uomini pieni di maschere
avvampano sul litorale.
Tu sola potrai resistere
nel rogo del Carnevale.
Tu sola che senza maschere
nascondi l'arte d'esistere.
Giorgio Caproni
Per lei
Per lei voglio rime chiare,
usuali: in -are.
Rime magari vietate,
ma aperte: ventilate.
Rime coi suoni fini
(di mare) dei suoi orecchini.
O che abbiano, coralline,
le tinte delle sue collanine.
Rime che a distanza
(Annina era cos� schietta)
conservino l'eleganza
povera, ma altrettanto netta.
Rime che non siano labili,
anche se orecchiabili.
Rime non crepuscolari,
ma verdi, elementari.
Giorgio Caproni
ALBA
Una cosa scipita,
col suo sapore di prati
bagnati, questa mattina
nella mia bocca ancora
assopita.
Negli occhi nascono come
nell'acque degli acquitrini
le case, il ponte, gli ulivi:
senza calore.
E' assente il sale
del mondo: il sole.
A RINA
Senza di te un albero
non sarebbe pi� un albero.
Nulla senza di te
sarebbe quello che �.
SPIAGGIA DI SERA
Cos� sbiadito a quest'ora
lo sguardo del mare,
che pare negli occhi
(macchie d'indaco appena
celesti)
del bagnino che tira in secco
le barche.
Come una randa cade
l'ultimo lembo di sole.
Di tante risa di donne,
un pigro schiumare
bianco sull'alghe, e un fresco
vento che sala il viso
rimane.
DONNA CHE APRE RIVIERE
Sei donna di marine,
donna che apre riviere.
L'aria delle mattine
bianche � la tua aria
5 di sale e sono vele
al vento, sono bandiere
spiegate a bordo l'ampie
vesti tue cos� chiare.
Alba di Giorgio Caproni
Alba
Amore mio, nei vapori di un bar
all'alba, amore mio che inverno
lungo e che brivido attenderti! Qua
dove il marmo nel sangue � gelo, e sa
di rifresco anche l'occhio, ora nell'ermo
rumore oltre la brina io quale tram
odo, che apre e richiude in eterno
le deserte sue porte?...Amore, io ho fermo
il polso: e se il bicchiere entro il fragore
sottile ha un tremitio tra i denti, � forse
di tali ruote un'eco. Ma tu, amore,
non dirmi, ora che in vece tua gi� il sole
sgorga, non dirmi che da quelle porte,
qui, col tuo passo, gi� attendo la morte.