BOCCACCIO
Il dolce inmaginar che 'l mio chor face
della vostra bilt�, donna pietosa,
recam'una soavit� s� dilectosa,
che mette lui con mecho in dolcie pace.
Poi quando altro pensiero questo disface,
piangemi dentro l'anima 'ngosciosa,
cercando come trovar possa posa,
et sola voi disiar le piace.
Et per� volend'i' perseverare
pur nello 'nmaginar vostra biltate,
cerco con rime nuove farvi i' onore.
Questo mi mosse, Donna, a compilare
la Visione in parole rimate,
che io vi mando qui per mio amore.
Fatele onor secondo il su' valore,
avendo a tempo poi di me pietate.
Il folgor de' begli occhi
Il folgor de' begli occhi, el qual m'avampa
il cor qualor io gli riguardo fiso,
m'� tanto nella mente, ov'io l'ho miso
spesso, segnato con eterna stampa,
ch'invan, caro signore, ogn'altra vampa
ver me saetti del tuo paradiso:
questo m'allegra, questo m'ha conquiso,
questo m'uccide, questo ancor mi scampa.
Dunque, ti prego, al tuo arco perdona,
e bastiti per una avermi preso,
ch'assai � gran legame questo e forte;
e mentre 'l tuo valor la sua persona
far� pi� bella, s� com'� testeso,
mai non mi scioglier� se non la morte.
ISCINTA E SCALZA, CON LE TREZZE AVVOLTE
Iscinta e scalza, con le trezze avvolte,
e d'uno scoglio in altro trapassando,
conche marine da quelli spiccando,
giva la donna mia con le altre molte.
E l'onde, quasi in s� tutte raccolte,
con picciol moto i bianchi pi� bagnando,
innanzi si spingevan mormorando
e ritra�nsi iterando le volte.
E se tal volta, forse di bagnarsi
temendo, i vestimenti in su tirava,
s� ch'io vedeo pi� della gamba schiuso,
oh, quali avria veduto allora farsi,
chi rimirato avesse dov'io stava,
gli occhi mia vaghi di mirar pi� suso!
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D'oro crespi capelli
D'oro crespi capelli e annodati
da s� e da verde frondi e bianchi fiori,
un angelico viso e due splendori
simili a stelle, e atti non usati
veder fra noi, vezzosi e riposati,
e un cantar di pi� gioiosi amori
soave e lieto ben tra mille fiori
del primo tempo, insieme radunati
in un giardino nato ad un bel fonte,
pos'Amore in amare alla mia mente
libera ancora, semplice e leggera.
N� pria, dal canto desto, alza' la fronte,
che tutte l'accerchiar subitamente
e presa a lui la dier, che vicin era.
SULLA POPPA SEDEA D'UNA BARCHETTA
Sulla poppa sedea d'una barchetta,
che 'l mar segando presta era tirata,
la donna mia con altre accompagnata,
cantando or una or l'altra canzonetta.
Or questo lito ed. or quest'isoletta,
ed ora questa ed or quella brigata
di donne visitando, era mirata
qual discesa dal cielo un'angioletta.
Io, che seguendo lei vedeva farsi
da tutte parti incontro a rimirarla
gente, vedea come miracol nuovo.
Ogni spirito mio in me destarsi
sentiva, e con amor di commendarla
sazio non vedea mai il ben ch'io provo.
BOCCACCIO
***