COMMENTI A GRANDI OPERE di FOSCOLO


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ALLA MUSA

Pur tu copia versavi alma di canto
Su le mie labbra un tempo, aonia Diva,
Quando de' miei fiorenti anni fuggiva
La stagion prima, e dietro erale intanto

Questa, che meco per la via del pianto
Scende di Lete ver la muta riva:
Non udito or t'invoco; ohim�! soltanto
Una favilla del tuo spirto � viva.

E tu fuggisti In compagnia dell'ore,
O Dea! tu pur mi lasci alle pensose
Membranze, e del futuro al timor cieco.

Per� mi accorgb, e mel ridice Amore,
Che mal p�nno sfogar rade, operose
Rime il dolor che deve albergar meco.

Parafrasi

Eppure tu, o Musa, un tempo versavi sulle mie labbra una feconda abbondanza di poesia, quando la prima stagione della mia giovinezza fuggiva e dietro di lei veniva questa et� presente, che scende con me per una via dolorosa verso la muta riva del fiume Lete: ora ti invoco senza essere ascoltato;ohim�, solo una scintilla dell�antica ispirazione poetica � ancora viva in me.
E tu, o Dea, fuggisti con lo scorrere del tempo, e mi lasci ai pensosi ricordi e ad un timore cieco del futuro.
Perci� mi accorgo, e amore me lo ripete, che rare poesie, frutto di faticosa elaborazione, non riescono a sfogare il dolore che ormai inevitabilmente mi accompagna.

Commento

 La materia ventosa dell�Ortis � ancora presente in quel senso di profonda delusione vitale che sembra inaridire, nel cuore del poeta, la sorgente attesa del suo canto. Ma non s�esprime pi� nel tono di una passionalit� irruente, bens� in forma intima e pacata; dall�immediato sfogo autobiografico il Foscolo si solleva a una pi� vasta considerazione del destino umano, che trascorre, attraverso una travagliato cammino, verso la riva muta della morte .

Foscolo, che sempre e soltanto dalla Poesia ha tratto conforto alle pene e forza di vivere e speranza di gloria, ora avverte che la Musa lo abbandona, perch� sente che le poche �rime� faticosamente costruite non valgono a fargli sfogare tutto il pianto del cuore, deluso per l�amore contrastato e per la patria vilipesa.Questo il primo dei sonetti maggiori dove si sente ancora lo spirito di delusione gi� espressa nell'Ortis che sembra rendere arida la vena del canto. Ma, a differenza dell'Ortis, il Foscolo in questo sonetto non si esprime con irruenza ma in forma pacata e, dopo il primo sfogo autobiografico, il poeta riesce a sollevarsi ad una visione pi� ampia del destino umano. Il lungo periodo iniziale, che comprende due quartine con abili cesure ed enjambements, conferiscono al verso una nuova modulazione che sembra segnare le pause del respiro e della coscienza.





 


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