IL RACCONTO DI  LUIGI TORINO

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Quella bella giornata di sole che fa sorridere Casali

                                                                                                                              

 

     Desidero parlare di un uomo che cammina per strada, a Casali, alle dieci del mattino, in una bellissima giornata d'inizio marzo. Il cielo � terso, il sole la fa da padrone. L'aria � frizzante, non fa eccessivamente freddo, per questo � uscito di casa. Ha appena lasciato la sua abitazione, ha attraversato la linea d'ombra creata dalla copertura del cancelletto pedonale d'ingresso ed � entrato nella luce della strada. Nella sua memoria permane ancora lo scatto della serratura del cancello che si � chiuso alle sue spalle. Ha attraversato quel taglio tra l'ombra e la luce e c'� stato del piacere in questo passaggio, e adesso cammina lungo via Della Pace, e il suo stesso camminare lo riempie di una strana gioia, di cui non sa spiegarsi la ragione. Le persone che incontra sono anch'esse investite della bellezza di questa giornata, perci� sembrano tutte pi� belle. Sono per lo pi� suoi conoscenti quando non addirittura suoi amici. Cammina tranquillo, molti ne saluta, e sono in molti a volgersi verso di lui per salutarlo. Non hanno niente di speciale, niente che apparentemente li renda diversi dagli altri giorni, eppure, quando il suo occhio cade su quest'uomini che camminano, tale � la pace che essi gli comunicano, e tale a un tempo l'energia, che qualcosa in lui cambia, e rimane turbato da ci� che vede in loro, e turbato qui non significa sconvolto, ma solo lievemente emozionato. Dopo averli incontrati, tutto rimane come prima eppure niente � come prima: � cos�, � proprio cos�.

    Anche queste persone che incrocia, sconosciuti o dai volti familiari, sentono che c'� nell'aria qualcosa di diverso dagli altri giorni: si accorgono dell'erba pi� verde e pi� abbondante ai bordi della strada, del cinguettio degli uccelli sugli alberi, dei fiori nei vasi sui davanzali, del sole che entra nelle case dalle finestre aperte o che incendia i vetri dei balconi chiusi, delle piccole nuvole bianche che attraversano il cielo e lasciano immaginare che la primavera sia finalmente alle porte e il freddo e la pioggia, e il cielo grigio che ad essa si accompagna, siano oramai memoria del passato. Adesso per� l'uomo � giunto in piazza dove molti pensionati sostano al sole, e da un po' di tempo, con la crisi, anche numerosi giovani sempre pi� spesso indugiano sulle panchine. Pi� lontano, in disparte, c'� una donna che parla animatamente con un uomo che tace e forse vorrebbe essere da un'altra parte.

     Passa oltre, l'uomo, fiancheggia il campetto alle spalle della chiesa, e incrocia una coppia di anziani che cammina piano tenendo a guinzaglio il proprio cagnolino, e viene superato da un ragazzo che procede veloce, quasi corre. Tutti camminano felici, ma nessuno dimentica lo scopo per cui si trova proprio l�, alle dieci di questa mattina di fine inverno: c'� chi va per negozi, chi per commissioni, chi solo per passeggiare. Dunque, tutti ricordano il proprio scopo, i motivi che li hanno spinti per strada a quell'ora, in quel giorno, eppure dal loro viso felice traspare che allo scopo della loro uscita si � aggiunta la bellezza del momento, la pace e l'energia che la bella giornata trasmette. E' stato un inverno lungo e piovoso, tanti i giorni tristi, a volte addirittura dolorosi, senza che avessimo fatto nulla per meritarli. S�, una lieve foschia avvolge ancora la sommit� di monte S. Michele e, come un velo sottile, nasconde ai nostri occhi il Santuario sulla vetta, per� Casali risplende nella piana e si sente per l'aria l'odore pungente, trasportato dal vento, dei campi appena arati. E allora s�, ci � chiaro che basta una giornata di sole, bastano degli uomini che camminano felici per le sue strade, capaci di amare le sue case, la sua aria, i suoi abitanti, e tutto il paese risorge d'un tratto.

    La gente si chiede: cosa facevo, cosa pensavo mai, prima di questa bellissima giornata? Basta un uomo qualunque, un solo piccolo individuo vivo che goda di questa giornata di primavera, perch� il paese risorga completamente. Ed ecco, adesso l'uomo svolta per via S. Rocco lasciando alle sue spalle il palazzo della farmacia Angrisani, sa che dopo averla percorsa tutta imboccher� via Casacaliendo che lo riporter� a casa. Una donna lo precede tenendo per mano la figlioletta, le ruote di una macchina in partenza stridono sull'asfalto, un uomo con grosse cesoie sistema la siepe della propria abitazione. L'uomo cammina, � tutto in quel camminare, ed � cos� che tutto il paese si fa uno con il suo tutto, e sorride. Perch� � cos�, � cos�. E' proprio cos�.

 

 

L'uomo � misura di tutte le cose, di quelle che sono in quanto sono e di quelle che non sono in quanto non sono. (Protagora di Abdera, V sec. a.c. )

 

 

 

 

 


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