GIACOMO LEOPARDI: ALLA LUNA

GIACOMO LEOPARDI: ALLA LUNA

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POESIE POCO FAMOSE 

ALLA LUNA
*

LEOPARDI, "ALLA LUNA"

 

Alla luna

O graziosa luna, io mi rammento
che, or volge l'anno, sovra questo colle
io venia pien d'angoscia a rimirarti:
e tu pendevi allor su quella selva
siccome or fai, che tutta la rischiari.
Ma nebuloso e tremulo dal pianto
che mi sorgea sul ciglio, alle mie luci
il tuo volto apparia, che travagliosa
era mia vita: ed �, n� cangia stile
o mia diletta luna. E pur mi giova
la ricordanza, e il noverar l'etate
del mio dolore. Oh come grato occorre
nel tempo giovanil, quando ancor lungo
la speme e breve ha la memoria il corso
il rimembrar delle passate cose,
ancor che triste, e che l'affanno duri! 

Parafrasi

O leggiadra luna, io mi ricordo
che, ora che � passato un anno, sopra questo colle
io venivo pieno d�angoscia ad ammirarti:
E tu stavi allora su quella selva
come succede ora, che tutta la rischiari.
Ma ai miei occhi il tuo volto appariva
velato, offuscato e tremulo a causa del pianto
che mi bagnava gli occhi,
perch� la mia vita era sofferta,

piena di problemi e continua ad esserlo senza cambiare
o mia diletta luna. E tuttavia il ricordo  mi provoca sensazione

di piacere, come pure il richiamare alla memoria il tempo
del mio dolore. Oh com�� gradito
negli anni della giovinezza, quando la speranza ha davanti

 ancora tanti anni
e invece breve � il passato da ricordare,
ricordare ci� che � passato,
sebbene(il ricordo) sia doloroso,

 e le sofferenze durino ancora e ci facciano penare!

 

 

La poesia, scritta nel 1819 (per alcuni nel 1820) a Recanati,

trov� una prima pubblicazione nel 1825 con il titolo "La Ricordanza".

 Tema dominante, come nell'Infinito, la gioia poi tradita dal

dolore e un'unica via di fuga: i ricordi legati alla giovinezza.

 

Il tema della poesia � la dolcezza che si prova rievocando

il passato anche se dolo�roso, perch� vengono rievocate tutte

le illusioni. In questo modo viene prodotta la �poetica della memoria�,

gi� intuita ed abbozzata dal Leopardi in altre opere come lo Zibaldone.

Secondo lo schema consueto dell�idillio leopardiano, ad una

parte narra�tivo-descrittiva, che parte da una notazione

paesaggistica, segue la rifles�sione.

A distanza di un anno il poeta riammira la luna, che rischiara

 la natura. Un anno prima essa appariva velata e tremula agli

occhi di lui, pieni di lacrime. Cos� gli appare anche ora, perch�

 niente � cambiato nella sua vita, che continua ad essere

problematica facendolo soffrire.

Nell�et� giovanile, quando la memoria ha poco spazio dietro

di s� e la speranza, invece, ha davanti a s� un lungo cammino,

perch� le illusioni sono ancora vive, ritorna piacevole il ricordo

del passato, anche se esso fu contrastato e se il presente � penoso .

 

Forma metrica e fig.retoriche: endecasillabi sciolti. Numerosi gli enjamblements,

che hanno il compito di mettere in risalto alcune parole .

"O graziosa luna" (apostrofe e anafora)
"Ma nebuloso e tremulo dal pianto": cio� a causa delle lacrime ("pianto", metonimia)
"alle mie luci": cio� ai miei occhi" ("luci", metafora)
"lungo la speme e breve ha la memoria il corso": cio� quando

si � giovani molto resta ancora da sperare e poco da ricordare.

 ("lungo speme breve memoria", chiasmo)

 

 

 
 


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