Lassare il velo o per sole o per
ombra,
donna, non vi vid’io
poi che in me conosceste il gran desio
ch’ogni altra voglia d’entr’al cor mi sgombra.
5Mentr’io
portava i be’ pensier’ celati,
ch’ànno la mente desïando morta,
vidivi di pietate ornare il volto;
ma poi ch’Amor di me vi fece accorta,
fuor i biondi capelli allor velati, 10et
l’amoroso sguardo in sé raccolto.
Quel ch’i’ piú desïava in voi m’è tolto:
sí mi governa il velo
che per mia morte, et al caldo et al gielo,
de’ be’ vostr’occhi il dolce lume adombra.
E’ una ballata di
intonazione elegiaca. Petrarca si lamenta che Laura, da quando si è
accorta del suo amore, per pudore e riservatezza copra col velo i
capelli e gli occhi impedendogli di contemplare la sua bellezza. Dice
che la sua bellezza ha distrutto tutti i suoi pensieri per il desiderio
di vederla, così il velo lo fa morire di dolore e di ansia in ogni
stagione, d’estate e d’inverno, perché non può vedere la dolce luce dei
suoi splendidi occhi ed i meravigliosi capelli biondi.