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POETI STRANIERI
SIMONIDE



Simonide di Ceo


- Epigramma -
Uomo, non dire mai cosa avverr� domani,
n�, se vedi altro felice, quanto tempo lo sar�,
ch� neppure il volo ad ali distese della mosca
sar� cos� veloce come
il mutare delle vicende umane.



LAMENTO DI DANAE

Quando nell'arca regale l'impeto del vento 
e l'acqua agitata la trascinarono al largo, 
Danae con sgomento, piangendo, distese amorosa 
le mani su Perseo e disse: "O figlio, 
qual pena soffro! Il tuo cuore non sa; 
e profondamente tu dormi 
cos� raccolto in questa notte senza luce di cielo, 
nel buio del legno serrato da chiodi di rame. 
E l'onda lunga dell'acqua che passa 
sul tuo capo, non odi; n� il rombo 
dell'aria: nella rossa 
vestina di lana, giaci; reclinato 
al sonno del tuo bel viso. 
Se tu sapessi ci� che � da temere, 
il tuo piccolo orecchio sveglieresti alla mia voce. 
Ma io prego: tu riposa, o figlio, e quiete 
abbia il mare; ed il male senza fine, 
riposi. Un mutamento 
avvenga ad un tuo gesto, Zeus padre; 
e qualunque parola temeraria 
io urli, perdonami, 
la ragione m'abbandona.



piccola foglia

- Per i caduti alle Termopili -
Dei morti alle Termopili gloriosa
� la sorte, grande l'impresa e un'ara
la tomba. Per costoro non lamenti,
ma la memoria viva; e il compianto
un elogio. N� il tempo che ogni cosa
distrugge, n� il musco potr� tale
funerea veste disfare. In questa tomba
famosa ora vive la gloria dell'Ellade.






 

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