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La Festa era Finita
DE SIMONE LUIGI
Eravamo rimasti soli
tra le mura di un antico ostello,
rifugio di una festa appena consumata;
tra disordine di suppellettili
e avanzi di leccornie
assaggiate e stuzzicate
nel teatro di colori e sapori.
Lei era l�... a un palmo della mia mano,
entrambi seduti su una panca traballante.
Forse, l'ondeggiare di qualcosa
che non si spiegava.
E io non capivo il perch�
di quell'equilibrio nei nostri occhi.
Dopotutto, bastava non muoversi
tra una frase e l'altra.
Lei giocava con il suo corpo
appoggiandosi al mio;
sentii il suo profumo.
Aveva i capelli neri lucidi
come filamenti di seta ben curati e ordinati.
Con un leggero inarcamento di schiena,
la sollevai con le braccia,
facendola sedere sulle mie gambe,
chiedendole. Sei comoda cosi?...
- S� grazie! - rispose lei.
Non so cosa ci spinse a baciarci,
ripetutamente,come in una muta follia.
Lei mi accarezz� il viso pronunciando
poche parole: - Hai un buon sapore - .
Mentre le mie mani esploravano
sotto le sue vesti, povere e leggere
sconvolgendo qualsiasi forza di gravit�
tra la sua nuda carne.
Lei mi condusse lentamente al suo piacere,
morbide e umide le sue labbra.
Il suo bacino ondeggiava
pacato come la risacca.
Io divenni scoglio tra le sue carezze.
Godeva a denti stretti e sussurrava:
- S�... S�.
Siamo rimasti cosi, viaggiando insieme.
Poi la roccia mut� in miele.
Mi sciolsi dentro quell'incanto,
sfiorandole il viso con le ciglia.
E quando il nostro ansimare
torn� un pacato respiro,
ci accorgemmo che la festa era finita.
24 - 04 - 2015