PSICOLOGIA :STRINGIMI FORTE L'ANIMA DI GIORGIO BRUNO
PSICOLOGIA :  STRINGIMI FORTE L'ANIMA

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PSICOLOGIA : STRINGIMI FORTE L'ANIMA

 

 

DI GIORGIO BRUNO

 

STRINGIMI FORTE L�ANIMA

 

S�, stamani sono proprio felice, adesso so il perch� e mi accingo di gran carriera a dare un volto alla mia felicit�, non voglio che resti soltanto un�emozione, bellissima quanto si vuole, da vivere anche, ma pur sempre un�emozione.  Perci� scendo gi� a grattare nel fondo dell�anima alla ricerca �dell�oro�, un po� come facevano un tempo passato i pionieri del west che, armati di setaccio e pala, rastrellavano i fondali dei fiumi per trovare quelle pepite d�oro, quelle pagliuzze dorate che avrebbero cambiato la loro vita. Come i poveri cercatori d�oro nel loro setaccio raramente vedevano il luccichio dell�oro cos� anch�io pensavo di avere delle grosse difficolt� a immergermi nel buio dell�anima poich� ritenevo che nell�anima la visibilit� fosse quasi uguale a zero nel senso che nell�oscurit� dell�anima si annidava tutto ci� che non voleva proprio essere visto e dunque cercato e l�, nel suo fondo, rimaneva ancorato chiss� per quanto tempo senza dare alcun segnale di vita. Credevo inoltre che per entrare nell�anima si dovesse passare attraverso uno stretto cunicolo, ancora pi� stretto e buio di quello dal quale ero appena uscito. Mi sbagliavo davvero nel pensarlo. L�antro dell�anima aveva un�apertura enorme senza alcuna porta e perci� non c�era bisogno di nessuna chiave per entrare, potevo tranquillamente entrare e uscire a mio piacimento e, una volta entrato, depositarvi tutto ci� che volevo e allo stesso tempo prendere quello che volevo senza alcuna difficolt�. Il padrone ero Io e nessun altro. Una luce immensa simile a quelle luminarie sfarzose di fine anno l�illuminava quasi totalmente. Vi erano, per�, anche delle parti buie, piccoli punticini neri che a malapena si vedevano e quasi parevano scusarsi per essere in quel posto ma c�erano e non si poteva fare a meno di vederli. Ombre simili a piccole nubi grigiastre che saltavano di qua e di l�, a tratti si dileguavano come per non farsi vedere, a tratti oscuravano quella luce senza riuscire per� a impedire la visione dello spazio intero. Ferite cicatrizzate si vedevano anche perch� un�anima che �non ha nessuna cicatrice � un�anima che non ha mai vissuto nell�emozione. Non facevano per� male, non erano pi� fonte di dolore perch� l�anima �sa regalare sempre nuove occasioni per fiorire� a chi sa essere disponibile ad aprirsi e sbocciare come un fiore e sa guardare sempre avanti senza fissarsi su di un passato irraggiungibile e congelarsi nel ricordo. Mi sbagliavo dunque, il mio antro animoso era pieno di luce, una luce per niente accecante, anzi cos� tenue e delicata da sembrare �una mano carezzevole� che ti accarezza proprio con tanto ma tanto amore. Gi�, l�antro della mia anima era pieno zeppo d�amore. �Sar� stato sempre cos�?� dico tra me. Non ne sono poi tanto sicura. �A pensarci bene, l�amore significa fare spazio. Fare spazio dentro di s� a un�altra persona, aprirle la nostra anima e farle piantare la sua tenda nel mezzo. Non pensare pi�, non sentire pi�, non vedere pi� solo sulla base dell�IO, ma cercare, ogni giorno di nuovo, di farlo sulla base del noi�. A pensarci bene, non avr� in passato conosciuto l�amore e dunque la spazio della mia anima in passato non sar� stato per niente luminoso, anzi ho il sospetto che sia stato piuttosto buio e fuligginoso. A pensarci bene, in passato �un�energia proteiforme� chiamata desiderio attrattivo - sessuale occupava l�intero spazio dell�anima, un�energia naturale e indispensabile alla vita che per� rabbuiava l�anima tingendola di nero perch� non era incanalata nella giusta direzione e diretta verso relazioni serene e felici. Dunque in passato l�antro era, diciamo, scarsamente illuminato. Come mai ora � cos� piena di luce?

 

Averti fra le braccia,

 

sentire il tuo desiderio

 

che si unisce al mio,

 

amare la tua anima

 

prima del tuo corpo,

 

vederla correre

 

su ogni mio pensiero

 

e inebriare dolcemente

 

ogni mia emozione,

 

avvertire la tua compagnia

 

anche se non ci sei,

 

un sogno dolcissimo

 

che solo l�amore

 

pu� e sa realizzare,

 

avere il tuo amore,

 

vederlo crescere in me,

 

il pi� bel regalo

 

ricevuto dalla vita.

 

 

 

L�amore, dunque, illumina l�anima e lo fa trasformando l�Io in Noi, un Noi che tutto racchiude e apre allo stesso momento, un desiderio costante di vita comune, una comunione spirituale che mette insieme il corpo e l�anima. Troppo tardi � arrivato l�amore. Purtroppo non � dato sapere quando arriva. Sono per� fortunata, l�ho conosciuto in giovane et� e non ho proprio di che lamentarmi, anzi, posso affermare che da quando l�ho conosciuto la mia vita � cambiata, Io sono cambiata, la mia anima s�� fatta pi� chiara e luminosa e tutto intorno, persone e cose, appaiono sotto un�altra luce. L�amore � un miracolo, s�, s�, proprio un miracolo che spinge Chamfort, scrittore e moralista del Settecento francese, a dire: �Quando un uomo e una donna provano uno per l�altra una passione violenta, mi sembra che comunque, quali siano gli ostacoli che li separano, un marito, i genitori ecc., i due amanti siano uniti naturalmente, si appartengono per diritto divino, malgrado le leggi e le convenzioni umane�. Gi�, l�amore � un miracolo che eleva, pu� far volare alto, va di l� da ogni cosa e di ogni persona perch� � luce allo stato puro, � un miracolo e, in quanto tale, accade una sola volta e fortunato � chi pu� partecipare a questo miracolo. �E� dunque amore quella luce che illumina la mia anima?�  �Non pu� essere diversamente, solo l�amore pu� generare il chiaror dell�anima e la fulgente bellezza d�un corpo, il piacere sorridente della vita e le interminabili lacrime di dolore, l�azzurro sconfinato d�un mare e il verde fiorir d�un prato negli occhi, l�ebbrezza vinacea d�una emozione, la quiete rassicurante d�una carezza, la vivace passione del desiderio, l�acuta tristezza d�una mancanza e la gioia esplosiva d�una vicinanza, il veloce scorrere delle ore e la penosa lentezza del tempo� continuo a dire tra me. Una voce improvvisa giunge dall�altra stanza e mi distoglie dalla dolce essenza che si agita nella mia anima e la infiamma d�ardore e non ho proprio voglia di allontanarmi da questo contatto, non accade spesso e stamani sono proprio felice.  �Cristina, non hai fatto ancora colazione, sbrigati altrimenti fai tardi e perdi il treno�, la voce � quella di mia madre Maria che come tutte le mamme si preoccupa e spinge la figlia verso i suoi doveri. Stamani per� non ho voglia di andare all�Universit�, gi�, mi sento particolarmente pigra, gi� lo sono per natura, e poi se perdo una lezione non � la fine del mondo, voglio lasciarmi cullare dall�amore e parlargli, s�, trascorrere qualche ora con Lui e scoprire pian piano la sua presenza dentro di me. Alla mamma rispondo con una bugia. �Mamma, stamane non ci sono lezioni, i professori scioperano e perci� � inutile andare, meglio restare a casa a studiare tanto l�Universit� rester� chiusa e aprir� domani�. Di nuovo vengo a contatto con l�amore e mi trovo a galleggiare nella mia anima piena di luce, sono felice come non lo sono mai stata, un piacere indescrivibile, cos� forte da averne quasi paura, un piacere irresistibile che sembra non voglia mai finire. �Appartiene a Me, � tutto mio quest� amore, � cos� naturale da essere nato con me o si � intrufolato pian piano dentro di me proveniente da chiss� dove e da chiss� quale persona?� riprende il pensiero ad agitarsi. �Il treno della vita � una carrozza sempre piena, sempre affollata da volti sconosciuti che potresti conoscere e che ti girano intorno e tu nemmeno li guardi e da volti noti, familiari, la cui frequentazione ti d� un senso, ti d� un significato e il cui contatto ti permette di provare quel piacere che poi sa tanto d�amore e ti fa crescere un po� alla volta pur nelle fermate che il treno � costretto a fare nelle varie stazioni che incontra sul suo percorso�. Un fiume in piena il pensiero quando t�immergi a occhi aperti nel lago dell�anima. L� e soltanto l� incontri te stesso nella sua cruda nudit�. �Il treno continua a correre su rotaie che a volte s�incontrano, a volte solo per un momento s�intersecano, subito dopo, per� riprendono il loro cammino senza neppure guardarsi tanto da sembrare sconosciute l�una all�altra, senza sosta, fino alla prossima fermata dove si riposano un po� per prendere fiato e ripartire�. Cos� va la vita. Un treno il nostro corpo, il conducente il nostro Io, la carrozza la nostra anima, le rotaie....  Gi�, le rotaie. Occorrerebbe denominarle e non � semplice. Proviamo a chiamarla �dovere e piacere, desiderio e illusione, passione e sfinimento, emozione e freddezza, moto e inerzia, giaciglio e preghiera, confine e orizzonte, delusione e amore�. �Quando impareremo a sostare in quel mondo intermedio (in mezzo alle rotaie) e non a macinare chilometri senza sensi n� significati, quando crederemo fermamente che una cosa non ancora raggiunta pu� essere vista, quando comprenderemo che il desiderio riveste di luce il suo oggetto e contemporaneamente noi stessi perch� fa vivere in pieno la nostra interiorit� e la trasmette chiara all�altro, quando sapremo che il desiderio guardato nella sua essenza ci insegna l�inafferrabilit�, ecco, solo allora ci� che � impossibile diventa possibile, solo allora ci sar� una perfetta identit� fra il soggetto che desidera e l�oggetto desiderato, solo allora amante e amato potranno essere completamente congiunti�. Mi addentro, scendo sempre di pi� negli abissi dell�anima e cerco di non perdermi mentre avverto una bellissima, entusiasmante sensazione, �la sensazione che, nonostante gli sforzi, una parte, una pur piccolissima parte rimane sempre inafferrabile, fluttua libera e sfugge a ogni volont�, una parte inafferrabile che ci insegna l�impossibilit� del possesso�. Potremmo assegnare un nome a questa piccolissima parte e perci� potremmo chiamarla Amore poich�, libero, �sfugge a ogni volont��, non lo si pu� afferrare e tenerlo stretto se mai bisogna imparare a lasciarlo andare perch� non lo si pu� decidere come si pu� �decidere di guardare in una certa direzione o di mettersi a camminare�.  Proprio per questo l�amore � qualcosa di stupendo, quella libera, piccolissima parte dell�anima che pian piano si allarga e accoglie a braccia aperte ogni altra parte che incontra sulla sua strada fino a costituire un tutt�uno indistinguibile e illuminato. Comincio solo ora a comprendere perch� la mia anima � piena di luce, �amo� e ora vedo il suo riflesso in tutto ci� che guardo, in tutto ci� che tocco, in tutto ci� che sento, in tutto ci� che ascolto e mi d� un pizzicotto per essere sicuro di non sognare. �Come si chiama e da dove deriva quella sorgente che sprigiona amore a pi� non posso a tal punto da allagare la mia anima?� mi chiedo stupefatta difronte alla felicit� che m�inonda e non ne vuol sapere di andare via. S�, stamane sono ebbra di felicit� e non voglio assolutamente far evaporare queste bollicine di frizzante champagne dalla mia anima, anzi, voglio gustarle lentamente e non disperderne nemmeno una. S�, stamani mi sento scoppiare per tanto amore. Mi viene allora incontro una poesia che silenziosa s�intrufola e con voce suadente inizia a declamare.

 

Creatura divina,

 

s� bella e attraente

 

l�anima ti fa

 

che oltre vai

 

senza il saper

 

e in aria disegni

 

anelli d�amore.

 

Nel cuore ti porto

 

e nell�anima mia,

 

il soffio tuo

 

amore genera

 

e quell�emozione

 

che tutto travolge

 

qual fiume in piena.

 

Creatura fatata,

 

il bacio tuo

 

dal pozzo fa tirar

 

quel secchio

 

di felicit� colmo

 

e quella follia

 

d�amor intrisa.

 

Tanto t�amo,

 

dolce Creatura

 

che tanto ami

 

e la vita mia

 

immaginar

 

proprio non posso

 

senza Te e l�Amore.

 

Per un attimo s�arresta il respiro, mi sento confuso e allo stesso tempo dolcemente stordito come se avessi bevuto un  bicchiere d�allegro vinello. Subito per� mi riprendo.

 

 

 

 
 
 
 

 

 


 


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