Classifica di siti - Iscrivete il vostro!


PER VISITATORI

 

 

POESIE DI FEDERICO A.



A LUCIA

Da lontano
una luce nel ciel
e poi
la casa tremar,
ero piccolo allor
nel buio della notte
sirene a suonar
urla e corse
verso un rifugio sicur
donne e bambini tutti a invocar,
solo lei ,vestita  di nero, all'alba spuntava
con quelle piccole dita quei corpi a cullar
madre di vincitori e vinti
nelle sue mani la pace a trovar.
O mamma Lucia ,un papa a Roma chiam�
ma pi� lontano volasti
e come una rondine portasti 
i resti della terra a lor  case
O maledetta guerra in quelle trincee vincesti ancor
illudendo l'uomo di  poter contro la morte ,
prendendo tutto ,speranze e futuro,
e ancor oggi ,dopo  anni vivi e prosperi
nel dolor di tanti; ma ricorda bene 
un tempo una mamma vestita di nero
sal� su un monte dove un castello regnava
 e ,anche se per pochi attimi, 
tu  la guardassi incredula di tanta umanit� 
 ti accorgeresti che un seme d'amor piant� 
in un punto dove ,nel cader a morte,
 tanti giovani avevan ceduto alle tue lusinghe
 buttando via la propria umanit�.
Ora guardi quel campo che  rinascer� ,
una nuova luce tutto sull'erba colorer� , 
e presto quel seme germoglier�.






L'UOMO NUOVO

Un d� 
di un anno che non so
dall'alto della sua figura,
e di indubbio valor,
si svest� delle sue vesti
della sua ricchezza
che anni prima erano state 
il suo credo
il suo io.
Quel tempo era finito
sprecato, bruciato
e guardando in s�
cap� l'unica cosa che contava:
era il suo cuor.
L'uomo nuovo pianse
le lacrime coprivan il suo viso
ora non pi� giovane
ma ancora in forza,
strinse a s� le sue emozioni
e la sua nuova vita.




IL NERO COLOR

I suoi piedi doloranti
eppur ancora giovane
nel caldo torrido di un�estate
con i suoi occhi neri e profondi
� intenta a guardar i suoi figli
e con lo sguardo rivolto al mare
stringe a s� la sua vita
mentre le onde di grigio funesto
sembran scuotere le sue radici
nel buio completo
sotto un cielo stellato.
Da lontano una voce,
dopo il tanto navigar,
l� abbraccia per la morte scampata.
Il giorno dopo non pi� persona
ma, chiusa in una gabbia,
non ha pi� lacrime per un�umanit� cieca,
lei vestita di stracci
come pu� far tremare governi e persone
se a tremar son le sue esili e fragili gambe;
poi disperata guarda il cielo
in cerca di un angelo che arrivi
a portar un amor mai avuto
o di quel Dio che disse di amar
il prossimo come se stessi.





A CIRO  
                                          
In un pomeriggio quasi estivo di Maggio,
ricco di color al cielo un urlo sal�, 
un ragazzo disteso a terra 
cercava con lo sguardo aiuto, 
 le sue mani poco prima calde 
accarezzavano l'asfalto
 il suo cuore battendo cos� forte 
aveva permesso ad una lacrima 
di accarezzargli il viso 
che ore prime gioioso d'amore
 ora lottava per vivere.
 Ora son passati mesi poi saranno anni
 ma qell'urlo non sar� dimenticato,
quella lacrima non si asciugher�,
 quel cuore dal cielo 
continuer� a battere le sue mani
 non pi� sull'asfalto 
ma per abbracciare il mondo.




A MIO PADRE    

Nel vederti disteso sul letto,
col tuo viso intento a soffrire,
per un male grave a dir,
io inerme a pensar
perch� prima tanto vigore
e poi tanto dolore 
questo � il voler giusto o sbagliato
per quale fine non c'� consentito  sapere.
Uscito dal bianco dolore
visi diversi sorrisi e speranze 
ma tu che hai vissuto come un re 
aprendo a tutti e dando tutto
ti ricordi di un tempo lontano
la tua stessa sorte a tuo padre tocc�
poche speranze se non di pensare
l'unico amore che � in te.
Chiudi gli occhi chiedendo di lui 
che tante gioie negli studi ti diede.
Cos� si spense in un triste Novembre
mio padre, un uomo buono,
che tutto diede e nulla chiese.   
      


***


Una stella d�amore.

 Ho visto nei tuoi occhi un desiderio d �amore,
 tenuto nascosto nel profondo del cuore
 ma una piccola luce vive ogni giorno di pi�
 vorrei prenderla e portarla lass� 
 per farla diventare la tua stella d�amore.


***

Se dovessi scrivere il mio nome su una roccia,
 avrei timore di rovinarla ,se dovessi scrivere
 il mio nome sulla sabbia sarei felice
 perch� dopo il mare la cancellerebbe.




ULISSE

Il lungo passo
nell'ombra della sera
dopo un lungo cammino
di un uomo solo
fra le rovine dei ricordi�
gli amici persi
e desideri smarriti
da una lunga assenza
dagli affetti cari�
nel silenzio della notte
un lungo abbaiare
di un amico vero (Argo)



 

Informativa Privacy Cookie Policy
- � POESIA E NARRATIVA -