QUASI UN MADRIGALE
Quasi un madrigale( QUASIMODO)
Il girasole piega a occidente
e gi� precipita il giorno nel suo
occhio in rovina e l'aria dell'estate
s'addensa e gi� curva le foglie e il fumo
dei cantieri. S'allontana con scorrere
secco di nubi e stridere di fulmini
quest'ultimo gioco del cielo. Ancora,
e da anni, cara, ci ferma il mutarsi
degli alberi stretti dentro la cerchia
dei Navigli. Ma � sempre il nostro giorno
e sempre quel sole che se ne va
con il filo del suo raggio affettuoso.
Non ho pi� ricordi, non voglio ricordare;
la memoria risale dalla morte,
la vita � senza fine. Ogni giorno
� nostro. Uno si fermer� per sempre,
e tu con me, quando ci sembri tardi.
Qui sull'argine del canale, i piedi
in altalena, come di fanciulli,
guardiamo l'acqua, i primi rami dentro
il suo colore verde che s'oscura.
E l'uomo che in silenzio s'avvicina
non nasconde un coltello fra le mani,
ma un fiore di geranio.
Due momenti in questa lirica, corrispondenti alle due strofe in cui � suddivisa.
Un tramonto, dapprima, del giorno e, insieme, dell'estate; ma la visione paesistica si definisce attraverso lo sguardo del poeta e della donna amata che la contemplano legandola alla loro storia che sembra durare da sempre e per sempre.
Cos� il primo sentore della sera, quasi un appannarsi del respiro lieve delle cose, riflette il fluire del loro tempo, pacificato con lo scorrere dei giorni e il presentimento del declino.
La seconda strofa ribadisce questo abbandono alla vita che � anche accettazione della sua legge.
Il poeta non vuole ricordare, perch� memoria � senso di morte, di passato concluso, sfiorito, ma vuole aderire totalmente alla vita che � "senza fine", confondersi col suo fluire sempre nuovo e intatto.
E l'uomo che s'avvicina a lui e all'amata con un fiore di geranio � la personificazione di questa volont� di cogliere in ciascuno dei nostri giorni la gioia, fuggitiva ma pur sempre dolce, dell'esistenza vissuta in una luce d'amore.
Il girasole si volge
a cogliere gli ultimi
raggi del sole e ormai il
declinare del giorno
si rispecchia nella corolla
chiusa del girasole,
mentre l'aria dell'estate
si addensa e piega
le foglie e il fumo
delle ciminiere.
S'allontana con lo
scorrere delle nubi e
con l'avvento dei fulmini
questo ultimo contrasto
di luci che si manifesta
nel cielo.
Da sempre, cara,
ci costringe alla contemplazione
degli alberi stretti tra la
ramificazione dei canali,
che chiudono Milano
come un cerchio.
Ma � sempre il nostro giorno e sempre quel sole che
se ne va con il suo ultimo benevolo raggio di sole.
Non ho ricordi, non voglio ricordare,la memoria risale
dall�oscurit� dei ricordi passati,
la vita � senza fine.
La felicit�, la gioia che la
vita ci offre quotidianamente
� tutta nostra,
di noi due soli.
Anche quando la vita si arrester�,
e pi� vivo sar�
il rimpianto delle cose
non godute,
mi auguro tu sia mia
inseparabile compagna.
Qui, sull�argine del canale,
guardiamo l�acqua e,
approssimandosi l�autunno,
cadono i primi rami secchi
nell�acqua del Naviglio,
che riflette il colore
non pi� verde delle foglie.
L�uomo che si avvicina
non nasconde un coltello
ma porta un fiore in mano,
un segno di serenit�
di amore riacquistato.