QUASIMODO GIA' LA PIOGGIA E' CON NOI Gi� la pioggia � con noi, scuote l�aria silenziosa. Le rondini sfiorano le acque spente presso i laghetti lombardi, volano come gabbiani sui piccoli pesci; il fieno odora oltre i recinti degli orti. Ancora un anno � bruciato, senza un lamento, senza un grido levato a vincere d�improvviso un giorno. Nel momento in cui si � lontani dalla propria terra,come � capitato a Quasimodo, sempre si ha nostalgia di essa, dei luoghi noti, dei paesaggi, del calore del
clima e delle persone. L'autunno precoce della Lombardia,che con la pioggia genera maliconia, producendo giornate tutte uguali, risveglia in Salvatore Quasimodo quel
desiderio di scuotersi dalle abitudini quotidiane e di vivere pienamente
almeno un giorno. Scende la pioggia, ormai giunta, e l'aria silenziosa fa vibrare. Le rondini si buttano in picchiata e sfiorano le acque dei laghetti alpini volano come fanno i gabbiani sui pesci che si gettano su di loro e li catturano il fieno manda il suo profumo che oltrepassa i recinti del fienile. Ancora un giorno � passato veloce senza un lamento, senza nessuno grido levato nel tentativo di fermare la sera che scende.