LA POESIA DI BAUDELAIRE
L'opera di Baudelaire, che avvert� la crisi irreversibile della societ� del suo tempo, � varia e complessa. La sua poesia, incentrata sulla perfezione musicale dello stile (egli stesso lo defin� "matematico"), apr� la strada al simbolismo e allo sperimentalismo, che avranno forti ripercussioni nella poesia del Novecento. Particolare importanza ebbero anche i suoi lavori di critico e di studioso di problemi estetici; i suoi scritti furono raccolti e pubblicati postumi col titolo Curiosit� estetiche e Diari intimi nel 1909.
"I fiori del male"
Capolavoro di Baudelaire, la raccolta poetica reca fin dal titolo il segno di un'estetica nuova, moderna in cui, grazie alla poesia, le realt� pi� banali o volgari della natura e della carne (il male), possono acquistare bellezza ed elevarsi al sublime (i fiori). L'opera allude ad una sorta di romanticismo negativo, dove il poeta sperimenta dolorosamente la condizione dell'individuo moderno costretto a sopravvivere in un mondo privo di ideali. Non pi� vate capace di dare voce alle esigenze comuni, il poeta diventa un solitario, un emarginato destinato ad esprimere la propria angoscia attraverso il rigore formale, pur continuando a sognare un'irraggiungibile bellezza. Si crea cos� una scissione tra vita, groviglio impazzito di eventi meschini e casuali, e arte, estremo rifugio dall'abiezione della realt� per un mondo di forme perfette e autosufficienti. Baudelaire enuncia con estrema lucidit� la sua poetica negativa. L'uomo � irrimediabilmente preda di istinti abietti, di desideri inconfessabili, di comportamenti ipocriti. Lo stesso dolore non ha nulla di nobile, perch� � l'effetto di un ineliminabile senso di colpa. Non c'� salvezza quindi se non nel rigore delle forme, unica perfezione e bellezza a cui il poeta pu� aspirare.
Baudelaire non appartenne a nessuna scuola, fu indipendente, nonostante la sua poesia derivi direttamente dal romanticismo. Sebbene i sentimenti che lo ispirarono fossero puramente romantici, seppe esprimerli in una forma nuova, attraverso dei simboli che riflettevano le sensazioni del mondo inconscio.
Fu il poeta della citt� "febbrile", pervertita, dei vizi e delle miserie degli uomini, ma anche la ricerca ansiosa dell'ideale, il desiderio e la paura della morte, la fuga dalla vita monotona e normale, la complessit� e le contraddizioni dell'uomo, furono temi ricorrenti della sua poesia. Nella poesia L'homme et la mer, tratta da Les Fleurs du mal, Baudelaire compara il mare all'animo umano. L'immensit� della distesa marina, la mutevolezza delle sue onde, diventano immagini simboliche che corrispondono ai diversi aspetti e al mistero dell'animo umano.
L'esasperazione della ricerca romantica si razionalizza nella coscienza dell'avvenuta frattura storica tra l'immagine dell'arte e la sostanza della vita, tra id�al e spleen. La negazione della morale collettiva e la rappresentazione del male, del demoniaco, del grottesco vengono ideologicamente poste a fondamento della vita cos� come della poesia.
Il poeta, scrive Baudelaire, � come l'albatro. L'albatro domina col suo volo gli spazi ampi: le sue grandi ali lo rendono regale nel cielo ma se gli capita di essere catturato dai marinai si muove goffo e impacciato sul ponte della nave e diventa oggetto di scherzi e di disprezzo; e sono proprio le grandi ali che lo impacciano nel muoversi a terra.
Anche il poeta � abituato alle grandi solitudini e alle grandi profondit� delle tempeste interiori e in queste dimensioni domina sovrano; anche lui come l'albatro pu� sembrare goffo e impacciato nella realt� quotidiana, nella quale non si muove a suo agio. Il poeta insomma ha il dominio della realt� fantastica, ma nella realt� quotidiana � un incapace e riceve l'incomprensione e il disprezzo degli uomini, esattamente come accade all'albatro.
Il poeta � venuto sulla terra per interpretare la realt� alla luce del suo sogno, ribelle alle convenzioni, inabile alla vita pratica, destinato a gettare il discredito sulle comuni passioni, a sconvolgere i cuori, a testimoniare per mezzo dell'Arte d'un mondo magicamente e idealmente perfetto. Per questo il poeta � deriso e perseguitato; per questo Baudelaire nel 1857 venne processato per il suo capolavoro I fiori del male, accusato di immoralit�.