Sono finiti i motivi
Senza meta
senza senso
Solo questo Tuo vuoto
in me
Notti di nostalgia,
svegliarsi e non trovarti al mio fianco
baciare la tua assenza
di insonnia suicida
La mia pelle si spacca
le mie labbra si asciugano
senza i tuoi baci
il mio sesso appassisce
la vitalit� mi abbandona
Finirono i motivi
terminarono le ragioni
solo questo bicchiere di liquore
e gli eterei ricordi
di una vita migliore...
L'ultimo bacio
Fu una morte tranquilla;
congelamento delle mani,
la respirazione ridotta
un lieve sospiro e dopo niente.
Volevo abbracciarla e cos� lo feci,
presi le sue mani,
viziai le sue labbra ed i suoi occhi,
lasciai cadere in essi
il flusso delle mie lacrime.
In una notte ombrosa andai al cimitero
a visitare il posto nel quale era sepolta;
il vento ronzava misteriosamente
sulle fosse dei morti,
la tomba del mio tormento
brillava abbandonata,
vangando la terra arrivai
fino allo scheletro freddo e bianchiccio,
sulla risata permanente
del suo denudato cranio,
stampai un ultimo bacio.
Pastore di versi
Pascolano le parole
nei prati dell'universo,
tra stelle e galassie
continuano a ruminare versi.
Come pastore io penso
di riunirli nell'ovile,
li unisco in una ballata
nel gregge del silenzio.
Sono un pastore di lettere
su una pergamena bianca,
li porto per il campo
verso le fonti segrete.
Sentimenti porto nella bisaccia
come alimento di vita,
che nutrono il mio cuore
e mi riempiono di poesia.
Sono pastore di versi
che camminano al mio fianco,
li pascola il mio pastorale
per strade diverse.
Universo (di Maurizio Trapasso)
Tra la moltitudine mi espando come il fumo
e mi dissolvo per le ombre della gente
preservo puro il mio spirito immanente
nella narcotica nostalgia in cui mi sommo
Ma solo con l'emozione di un nuovo verso
esplode in me un big bang di sentimento
per creare la tua immagine nel mio pensiero
e costruire dal tuo viso il mio universo
Grovigli
� rinata la penombra mistica
in un altro cuore
che frustato fu
per l'amara confusione,
mutilato � rimasto,
ha perso la ragione
perch� nelle braccia del dolore
cerca consolazione.
Geme angosciato
carcerato dall'oppressione
il dubbio gli ha giocato
un tragico tradimento
e nella quiete della notte
canta una canzone
fatta di emozioni aggrovigliate
che ha strappato dal suo interno.
Suicidio (di Maurizio Trapasso)
PROLOGO
La notte ha aghi nelle palpebre
e coltelli inchiodati nella bocca.
Piangere con sovrana libert�
l'epidemia di un dolore vanitoso,
l'estensione del lamento,
l'errore delle cose che sanguinano e liberano
suicidi nella punta delle dita,
nella punta e nell'angolo delle dita.
PRIMO ATTO
Io sento a volte morti insistenti,
morti come trapani nelle ossa
e crepe che si espandono
come polvere da sparo.
A volte devo chiudere gli occhi
perch� li porto troppo aperti
e si inondano di polvere,
mi sono asciugato
e rimango vedendo uccelli e brine
e dardi che si inchiodano nella mia ombra.
SECONDO ATTO
Mi abbandonano la voglia di seguire
perch� comprendo che la lotta � un'altra
che i posti sono solo luoghi
e che il tempo non � pi� di un istante
che ci sono solo forze per le quali scelgono
transitare una strada vera:
perch� se non c'� strada,
il viandante non ha usato i suoi piedi camminando.
TERZO ATTO
Non voglio andare ma � fino al fondo;
l'oscuro rimpiazzo della morte
come un alone sontuoso che mi agita
e mi ritorce l'anima contro il petto.
Le labbra colorate,
la bruttezza ed il sospiro triste del viso
dopo l'inserzione dei ricordi
e il volo fruttuoso della calma.
EPILOGO
Ho freddo nelle mani, nel petto,
freddo nel posto della cicatrice,
sotto la mia lingua dove nasce
a volte un fantoccio di fango
ed una maschera sovraffollata tremenda,
un orologio accurato sull'armadio
ed una parola intera per me,
erede di ogni azione persa.
***
Splendore di silenzi
Globuli di silenzio assaltano il suono,
l'assediano.
Ogni sfiori di carta smerigliata nell'aspra matassa,
ogni incessante gocciolamento di pioggerellina,
il tremore nella foglia del tamburo sibilante,
nascondono granelli di silenzio,
ciottoli per lanciare alla vetrata degli uditi
per svegliare il guardiano che riscatta i sogni.
Pianure,
chiarezze,
valli,
dove riposano larve e si raggomitolano boccioli,
minuscoli semi,
fini corpuscoli
che come atomi implodono battiti
girando in parallelo.
Sono cime,
sentieri,
cisterne,
salvadanai,
ci sfida e combatte il silenzio
il fugace e monocorde esercito del rumore.
Corridoi e labirintici tunnel
che acchiappano gli arpeggi dell'egregia sinfonia.
Infiniti portoni dove la luce schiocca
ad ogni palpito del suono,
salti allontanandosi
ascendendo in curvilinea sintonia.
Quanti paesi addormentati
nella mite geografia della musica?
Dentro,
molto dentro,
uno scricchiolio di dadi,
un saltellare di monete.
Oasi di silenzi,
a galoppo i sensi.
Danza furiosa
la mondanit� della vita.
Sono quei silenzi
Ancora i nostri silenzi
sento ameni,
nella distanza
profonda
caverna dei sogni
ci riuniscono silenziosi e teneri.
Ancora in quelle onde
del viavai eterno,
lucciole
della marea rossa,
scorgo la sincerit� dei ricordi.
Amanti
ingenui siamo,
passeggeri
della fortuna terrena,
la carne
non ci unisce mai.
L'altro,
come ponti
su qualunque turbolenza,
amore,
vero,
sono
quei
silenzi.
Sia in te la luce amando
Con intenzione la luce amando
� regalando virt�,
rifiutando pregiudizi,
gelosia e paure
sfumando ogni nebbia.
Sia in te ed amati
come ti piacerebbe essere amato
� legge universale che l'amore si espanda
solo cos� cresce ogni porzione di cosmo
con la luminosa energia interna dell'amore.
Ama e ti accenderai come bella stella
nebulose gassose dell'opinione si infiammano
e i tuoi occhi brilleranno come aurora luminosa
con assolo rovesciare attraverso essi amore.
Perch� il freddo del nostro silenzio
bolla le labbra amate
la brina ed il ghiaccio copre la vita
che aspetta baci di luce
ma all'interno di ogni essere
l'amore continua a battere
come fiorisce il mandorlo nudo in inverno...
Sei Mia
E ho bevuto il tuo sangue...
E fu percorrendo il mio corpo
millimetro a millimetro riempendomi di vita,
come fuoco ardente nelle mie vene
sentii correre la luce della tua anima.
Sei gi� mia...
Mi appartieni,
le tue aurore non esisteranno pi�,
l'oscurit� si riempie
ed io ti proteggo sotto il mio manto.
Mi senti...
Sei mia...
Risorgo in Te
Batt�, il mio cuore, per te di nuovo.
Torn� a risorgere il sentimento,
la nuvola oscura smise di versare acqua
e il Sole albeggi� in un nuovo bacio.
Resuscit� in me quell'affetto confesso,
che mi vest� debole, preda nella sua fucina
e con desiderio mi copr� nel suo racconto
dove ci prendiamo con staffetta.
Torn� ad incendiarsi il mio sguardo nel tuo.
Arse la mia anima nella brace della tua bocca,
mi vestii il tuo tocco e le tue mani
e rise la mattina col ricordo della notte.
Mi sentii lusingato per l'appassionata veglia,
preda nei silenzi pluviali e lontani,
nel tuo corpo vinto con la tua voce
che mi fa impazzire,
con una speranza cantando alleluia.
Ricordi profumati
Ho molti ricordi nascosti
nella cassapanca delle mie brame interiori,
ma solo uno � sempre con me
occhi azzurri, candore.
Nonostante tutto appartenga al passato
lo conservo ancora come una luce accesa,
sar� il fascino delle ore vissute
o il dolce tormento di crederla al mio fianco.
Io la cullo tra i miei sogni pi� cari
ricordi profumati della mia felicit� troncati.
Di amarla cos� e di crederla sempre con me
sar� la passione che non si spegner� mai.
Potrei moltiplicarmi
Potrei moltiplicarmi in mille carezze,
in tutte le dita necessarie
mirando al tuo fervore,
tuttavia il pendolo dei sentimenti,
questa volta
oscilla sul lato opposto
dell'amore,
quello spazio che si riempie di silenzi,
n� � facile ritornare.
Niente � lo stesso.
Quando ci stacchiamo,
ci allontaniamo.
Girando il movimento della lancetta dei minuti,
l'orologio che respira nella mia testa,
deambula,
gioco a perdere il tempo
e tutte le altre ore.
Mi eccedono mani,
anche i baci.
Piedi di filo
Ho anima di cane
e piedi di filo di ferro,
per equilibrare la mia ombra
ottusa.
Parlo
con la met� della mia voce;
la met� della mia anima
la prestai agli uccelli lunari;
essi divorano
l'argilla delle mie ossa,
per essi sanguino
lacrime azzurre
e cospiro
contro l'alba.
Sono
tilde rotta
nell'abbecedario dell'inverno,
e continuo a rammendare le mie dita
al letto ovattato
della poesia,
dragando tutte le vene
del silenzio
per seppellire ognuna
delle mie morti
o ingrossare lento,
dolcemente
il corpo
di qualche sogno rachitico.
Datemi
una tomba di parole vive,
una tomba di petali e dimenticanze
che possano riparare
questo formaggio gruviera
della mia esistenza.
L'Alfa e l'Omega
Io voglio essere l'Alfa e l'Omega,
principio e fine di tutta la tua tenerezza.
Il freddo e il caldo della tua avventura,
l'ispirazione della tua mietitura.
Siccit� e pioggia tenue,
quella che irriga il tuo essere
dove abita la dolcezza,
sar� anche rimedio che si cura
di ogni disamore che si piega.
Di giorno vestir� di sole radiante,
se � notte emuler� la luna bella
e lascer� nel tuo petto un bacio ardente.
Ripeter� un ti voglio appariscente,
ed inzupper� la tua bocca silenziosa
con lacrime di giubilo fervente.
L'emozione del mio cuore
Con te tutto � distinto,
rimane una pace
immensa nel mio interno,
quando ti guardo,
riempi di emozione
il mio cuore.
Ti scriver�
tutte le mie lettere,
descrivendo
ognuno dei miei sentimenti.
Tu sei,
fonte ispiratrice,
dove germogliano le poesie d'amore
bollate con il tuo nome,
inconfondibile,
perenne,
tu sei amore.
Il mio dolce e tenero amore,
diletti i miei giorni
con sinfonie che arrivano al mio cuore.
Io sono il vento
Io non sono poeta,
scrivo solo versi
che non os� dire la mia lingua.
Io non sono pittore,
d� solo al mondo
un p� di colore.
Io,
quello che sono veramente,
� vento.
E navigo attraverso l'aria.
Senza freddo.
Senza paura.
Ed a lombi della mia piuma,
scrivo,
disegno,
penso.
E volo a causa del suolo.
Ed osservo a chi mi osserva.
Perch� voglio.
Perch� posso.
Perch� sono.
In Questi Indegni Versi
Ahi!
Le mie labbra riarse
in arcaici fal�,
cantano ancora felici
vibrando con anziane nostalgie,
ingenui sognando il tuo dolce
sguardo.
Peregrina la mia anima
illusa ti aspetta,
in onirici campi
di terse sabbie.
In profondi abissi
di dolore e solitarie
chimere,
un corvo disegna
speranze rigide.
Il brutale inverno
che affligge il mio petto,
primavera diventa
quando ti ricordo.
Ed ancora in grigiastri
paesaggi piovosi,
le mie ali sorridono
il tuo ricordo coprendo.
Sgozzasti la mia anima,
ammazzasti il mio petto,
asciugasti i miei sogni,
appassisti il mio ego.
Ed ancora dissanguandosi
la mia putrida essenza,
ti Amo e ti Bacio
in tutti i miei pravi,
e spregevoli versi.
Eternamente Addormentata
Mia madre mi ha lasciato il
27 Aprile 2013 per l'eternit�
la sua vita � stata un esempio d'AMORE.
Come un uccello ferito,
debole e agonizzante,
stavi quel giorno.
Dio ti chiamava
in quell'istante,
allora seppi che ti perdevo.
Non potevo crederlo!,
non ero preparato,
tutto mi sembrava crudele,
spietato,
ingiusto!
Sentii
che non potevo fare niente,
percepire la morte,
mi port� un gran dispiacere.
Sapendoti tranquilla e in pace con Dio,
molti cercarono,
inutilmente di calmarmi,
tuttavia,
la tua dolce e armoniosa voce,
Mai!, non torner� mai a chiamarmi!
Alla tua ultima passeggiata,
non potevo accompagnarti.
Era troppo tardi,
era il nostro addio.
Il fine si presentava improvvisamente,
e in quell'istante,
mi avvicinai,
ti sentii fredda baciandoti,
Eternamente addormentata!
Ricordai le nostre passeggiate,
sentii la mancanza dei buoni momenti
emozioni e tristezze,
che passai nella tua compagnia,
l'incantesimo della tua risata,
l'energia dei tuoi occhi
la tua dolcezza e forza,
la tua consacrazione e allegria.
Ricordai le molte volte
che senza paura con angoscia,
disperazione e dolore,
accorsi alle tue braccia,
alla ricerca di quella consolazione,
alla ricerca di quel valore
alla ricerca di quel consiglio,
alla ricerca del tuo amore.
E al sapere che la tua consolazione,
arriverebbe sempre.
E al sapere che il tuo consiglio
mi aiuterebbe a vincere.
E sapendoti al mio fianco
pieno di parole
tutto si risolveva,
tutto girava a fiorire.
Oggi non stai pi� con me,
stai l�.
Ma quello che voglio dirti,
magari dove sei,
percepiscilo.
Dove ti trovi mamma
perch� l'amore di una madre
non si perde mai.
Niente posso fare oggi
solamente ricordarti,
con nostalgia,
con dolore,
con un p� di ironia.
A te la mia grande amica.
Solo amare il tuo ricordo
per tutta la mia vita,
e tristemente piangere,
quando per nostalgia
porto alla mia mente la tua immagine
di quel giorno
Eternamente addormentata!
Era Mia Madre
Fu regina piena di dolcezza,
sempre con carezze evit� il mio pianto,
per fallimenti, pena nascosta,
per colpi che ci d� la vita.
Mi diede appoggio senza condizione,
abbracci� la mia anima con tenerezza,
mi copr� con molto amore,
non si lament� mai nella vita.
Oh, come la ricordo ora,
le mie pazzie appoggi� sempre,
cur� con cotoni di tenerezza,
i colpi, le ferite che la vita d�.
A questa grande donna,
gli ho dedicato questi versi,
pieni di amore fraterno,
pieni di tristezza e poesia,
Michela era il suo nome, era mia madre.
� l'amore, Sono innamorato
Sono vivo a calci a morsi a palpebra
con urla a spina smisurata
e radice al galoppo.
Cascata di petali
sboccata nausea
ali e tagli in un solo volo.
E improvvisamente come il torrente brioso
mi annodo al lago della tua immagine
e sono pace.
� l'amore,
Sono innamorato.
A Fuoco e Lingua
La tua Lingua mi tocca
con precisione metodica
il midollo dell'anima.
Ostinata spinge
il transito feroce del tuo alito,
lubrificando la voce della mia parola.
Vibro nella pazza
accentuazione del tuo Silenzio
e decifro il disordine
della portata sinfonica
che discorre per le tue dita.
Germoglia l'impatto cardinale
che scopre il mio sospiro
nelle vetrine dell'aria.
Le dimensioni arcane
raggiungono la totale
Attestazione del mio sangue,
autorizzandomi penetrare
il tuo incommensurabile sguardo.
A Mia Madre
Con la tua costante protezione,
delicatamente
trapuntasti i giorni della mia vita
dissipando una consegna incommensurabile,
quel mimo materno che perdura.
Se credo nell'amore,
nella tenerezza
e adoro il bel mondo che mi annida,
se mi fido di guarire ogni ferita,
lo devo senza dubbio alla tua fattura.
Bench� risulti un pagamento minuto
a tutto il tuo affetto,
le tue insonnie
che servano queste lettere di tributo.
Non credere che ti dimentico,
abbi consolazione
che continua a essere il tuo albero
questo frutto,
mela matura che cade a terra.
Agita La Speranza
Appetibili le impalcature futili di anemia
stingono pene acrobatiche di seta
e artisticamente scivolo
per i tessuti che avvolgono
l'avvallamento di carezze.
Accorre il pristino accordo
imbavagliando il grido che lacera la gola;
un apice,
una tela e un sogno
scivola per la tua schiena.
Oso alle avventure della tua bocca,
arrampico il cuore assetato di nostalgia
e si accreditano nell'ombra
un bacio
e la coniugazione domestica
di labbra trasgressori,
bestemmia delle regole
perch� in ogni soglia
si agita la speranza.
Brio Indelebile
Distilli lentamente la tua Luce
nell'angolo segreto delle mie parole
e con fibre della tua lingua
ricami il vetro delle mie acque
che soffoca un frammento di questa inesauribile
sensazione incendiaria.
Rifulgono pendenti i silenzi,
zigzagando tra i miei occhi e il tuo fuoco,
rompendo lo spazio legato dalle ore.
Alato tra le mie dita
il vuoto svolge
e trasforma in Lucignolo intangibile
che sostiene l'inesorabile
dimensione della mia anima,
profondo sospiro di angeli e folletti.
Mi benedice la fronte
la fiamma del tuo Alito,
brio indelebile
che si rivela eternamente
tra i miei versi.