- ALLITTERAZIONE: “Quivi, secondo che per ascoltare, non aveapianto mai che di sospiri, che
l’aura etterna facevan tremare; ciò avvenia di duol sanza martiri, ch’avean le
turbe, ch’eran molte e grandi, d’infanti e di femmine e di viri.” (vv. 25-30)
- perifrasi : un possente vv.53
- metafora : la folla di spiriti spessi vv.66
- anastrofe : a noi venire vv.83
- METAFORA: “quel segnor […] che sovra li altri com’aquila vola” (vv. 95-96). Si riferisce
ad Omero.
- INVERSIONE: “e più d’onore ancora assai mi fenno” (v. 100).
- METONIMIA: “il verde smalto” (v. 118). Sta a significare il prato verde all’interno del castello.
- ENUMERAZIONE: “Democrito, che ‘l mondo a caso pone, Diogenes, Anassagora e Tale,
Empedocles, Eraclito e Zenone” (vv. 136-138) |