V. CARDARELLI: ABBANDONO

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ABBANDONO DI V.CARDARELLI

 

Abbandono

 

Volata sei, fuggita

come una colomba

e ti sei persa, l�, verso oriente.

Ma sono rimasti i luoghi che ti videro

e l'ore dei nostri incontri.

Ore deserte,

luoghi per me divenuti un sepolcro

a cui faccio la guardia.

 

Abbandono vide la luce nel 1934 nella raccolta GIORNI IN PIENA(1934).E� il ricordo del congedo da una figura femminile, segnato dalla malinconia struggente per la lontananza incolmabile che l�accompagna.

 

STRUTTURA: Versi liberi di varia misura.

 

Gli otto versi contengono tre sequenze. I vv. 1-3  rappresentano il distacco, in modo relativamente drammatico, come mostra la successione dei verbi : volata, fuggita, persa. I vv.4-5 descrivono ci� che la donna ha lasciato : i luoghi che la videro e le ore degli incontri.Infine negli ultimi tre versi �ore e luoghi� sono diventati il sepolcro della memoria, o piuttosto della vita trascorsa, a cui il poeta fa la guardia. La tensione che innerva Abbandono trova per� una compensazione non solo nella scansione delle parti, ma soprattutto nella struttura a chiasmo delle ultime due sequenze: luoghi v.4, ore (v.5), ore v.6, luoghi v.7.Il perfetto equilibrio formale  mira a contenere  una tensione sentimentale altrimenti lacerante.



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