MONTALE : I LIMONI

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MONTALE : I LIMONI

ANALISI DEL TESTO

Lirica  programmatica e polemica , precisa la poetica montaliana in rapporto alla tradizione del poeta-vate , che si avvale di parole auliche e ricercate; in mezzo alla realt� umile e quotidiana, invece, magari per uno sbaglio di Natura, si pu� delineare una strada, da cui si intraveda un barlume di verit�.. Questo componimento, che si configura come un vero manifesto poetico, apre la prima sezione della raccolta Ossi di Seppia.

 

CONTENUTI

Manifesto emblematico dell�originale visione dell�arte di Montale, il componimento introduce  un elemento peculiare della poetica dell�autore: il rifiuto della lirica tradizionale propria dei poeti  laureati, da cui scaturisce il voler conferire importanza a quegli aspetti della realt� che gli altri poeti definiscono quotidiani e dimessi. Montale apre la prima parte del testo presentando la differenza tra il proprio modello di poeta e il canone tradizionale. Mentre per quest�ultimo vengono preferiti i luoghi raffinati in cui si trovano piante e cose illustri, egli predilige i luoghi comuni, come i fossi, le pozzanghere e gli alberi di limoni. Nella seconda parte il poeta si sofferma  a osservare la realt� circostante, per trovare uno spiraglio che gli consenta di accostarsi al mistero della natura. Se ,infatti, si scruta bene, nel clima del tedio dell�inverno, � possibile intravedere da un malchiuso portone i gialli dei limoni, simboleggianti  un barlume di speranza, un frammento di verit�.

Montale con questa lirica si pone in contrasto con il modello proposto da D�Annunzio. Si pu� riscontrare in questo atteggiamento un richiamo ai poeti crepuscolari, i quali allo stesso modo sentono la realt� come a loro estranea. Ma,mentre essi preferiscono inventare un proprio mondo fatto di ricordi e di nostalgie in cui evadere per fuggire alla realt�, Montale resta in attesa di scoprire un varco che gli permetta di avvicinarsi alla verit� : ci� gli � consentito da un ricordo improvviso, che comunque conferma l�essenza di ogni certezza.

 

FORMA

Il tessuto formale della lirica si articola attraverso un percorso stilistico non lineare.Questo procedere irregolare trova fondamento in una sorta di duplicit� dell�autore : egli, infatti,nello scorgere il miracolo dell�apparire dei limoni, con un flashback rivive una scena dell�infanzia, sullo sfondo della terra ligure, il cui carattere peculiare � dato appunto dalla presenza dei limoneti. Questa assenza di linearit� si manifesta nel procedimento stilistico dell�anastrofe e nella soppressione del relativo, tesa a suggellare la frattura tra il poeta � incapace di infrangere il velo che lo separa dalla realt� � e la vita, in cui attende sempre che il miracolo accada. Perci� Montale si affida al tintinnante gioco delle rime, che, pur presentandosi in modo imprevisto e non regolare, producono una musicalit� che cela la condizione dissonante dell�autore. Anche a livello fonico-timbrico il poeta tesse una trama  di suoni ricorrenti.Caratteristico � quello della doppia z, che d� l�idea di questa duplicit� di effetti : in alcuni casi essa rende il senso dell�asperit� e della spezzatura, mentre in altri provoca un effetto opposto di distensione e pacatezza. Questo gioco formale dell�alternanza ritorna nella terza e nella quarta strofa.La terza strofa � infatti segnata dall�assenza pressoch� totale della punteggiatura, che crea un ritmo insistente. Decisamente  rasserenante � invece , nell�ultima strofa, il suono della vocale o soprattutto nell�ultimo verso, in cui rimarca  il carattere �solare� del limone color �oro�. Questo effetto � confermato nella conclusione della  lirica non solo con termini come �canzoni o trombe� , ma soprattutto  da suoni onomatopeici e da allitterazioni, come quella della s, che fanno della lirica una triste �allegra sinfonia musicale.

 



 


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