TASSO
Negli anni acerbi tuoi purpurea rosa
Il sonetto, dedicato alla duchessa Lucrezia
D�Este, fu scritto in occasione del matrimonio con Francesco
Maria Della Rovere. E� un omaggio alla sua bellezza,descritta
mediane paragoni naturalistici, in due momenti diversi , quando
era giovanetta e in et� matura: nel passaggio da un�et�
all�altra la bellezza della donna � diventata sempre pi� intensa
e luminosa.
Negli anni acerbi tuoi purpurea rosa
sembravi tu, c'ha i rai tepidi, a l'ora
non apre �l sen, ma nel suo verde ancora
verginella s�asconde e vergognosa;
O pi� tosto parei, che mortai cosa
non s'assomiglia a te, celeste aurora
che la campagna imperla e i monti indora
lucida in del sereno e rugiadosa.
Or la men verde et� nulla a te toglie;
ne te, bench� negletta, in manto adorno
giovinetta belt� vince o pareggia.
Cos� pi� vago � 'I f�or poi che le foglie
spiega odorate, e �l sol nel mezzo giorno
via pi� che nel mattin luce fiammeggia.
Parafrasi
Quando eri nella prima giovinezza sembravi
una rosa rossa che all'alba � coperta di rugiada ma non si
mostra, anzi si nasconde nel suo bocciolo come se si vergognasse
o piuttosto ti paragonerei all'alba stessa
che riempie di rugiada la campagna e fa brillare le cime dei
monti, perch� non assomigliavi a nulla che � mortale/terreno,
adesso che non sei pi� nella verde et� non
sei cambiata per nulla, anche se sei invecchiata, e in nulla
sono superiori a te le giovani
infatti � pi� languido e profumato il fiore
che � gi� sbocciato da tempo, e il sole a mezzogiorno fiammeggia
pi� di quando � appena sorto al mattino.
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