PARAFRASI
Voi che ascoltate in versi di varia natura l'eco
di quei sospiri di cui io nutrivo il mio animo
al tempo del mio primo errore giovanile
quando ero in parte diverso dall'uomo che oggi sono
spero di trovar comprensione e perdono
- presso chi, per diretta esperienza, conosce cosa sia amore -
per il vario stile in cui piango e rifletto ( sulla mia condizione)
tra inutili speranze e vano dolore.
Ma mi accorgo ormai come per tutti gli altri
sia stato oggetto di derisione per lungo tempo, per cui spesso
di me stesso mi vergogno;
vergogna � il frutto del mio inutile vaneggiare
il pentimento e l'accorgermi chiaramente
che, quanto piace all'uomo, non � altro che un breve sogno.
FIGURE RETORICHE
La struttura delle quartine si distende " a chiasmo": nella prima quartina si incontrano in ordine l'invocazione ( voi)
con verbo portante(ascoltare) + catene di subordinate ; nella seconda il sistema viene rovesciato : catena di subordinate + invocazione (chi per prova) + verbo portante (spero) .
Nelle terzine c'� una ripetizione insistita di allitterazioni "favola fui " , "di me medesimo meco mi vergogno" e " vaneggiar vergogna".
Presenti alcune anastrofe nelle terzine " di me medesimo mi vergogno" e " del mio vaneggiar vergogna � il frutto".