CINO DA PISTOIA -La dolce vista e 'l bel guardo soave -

CINO DA PISTOIA


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La dolce vista e 'l bel guardo soave
 

CINO DA PISTOIA

La dolce vista e 'l bel guardo soave

Di Cino da Pistoia

 

La dolce vista e 'l bel guardo soave

de' pi� begli occhi che lucesser mai,

c'ho perduto, mi fa parer s� grave

la vita mia ch'i' vo traendo guai;

e 'nvece di pensier' leggiadri e gai5

ch'aver solea d'Amore,

porto disir' nel core

che son nati di morte

per la partenza, s� me ne duol forte.

Om�, Amor, perch� nel primo passo10

non m'assalisti s� ch'io fossi morto?

Perch� non dipartisti da me, lasso,

lo spirito angoscioso ch'�o porto?

Amore, al mio dolor non � conforto,

anzi, com'io pi� guardo,15

a sospirar pi� m'ardo,

trovandomi partuto

da que' begli occhi ov'io t'ho gi� veduto.

Io t'ho veduto in que' begli occhi, Amore,

talch� la rimembranza me n'uccide,20

e fa s� grande schiera di dolore

dentro alla mente, che l'anima stride

sol perch� morte mia non la divide

da me, come diviso

m'ha dal gioioso riso25

e d'ogni stato allegro

lo gran contrario ch'� dal bianco al negro.

Quando per gentile atto di salute

ver' bella donna levo gli occhi alquanto,

s� tutta si disvia la mia virtute,30

che dentro ritener non posso il pianto,

membrando di mia donna, a cui son tanto

lontan di veder lei:

o dolenti occhi miei,

non morrete di doglia?35

�S�, per nostro voler, pur ch'Amor voglia.�

Amor, la mia ventura � troppo cruda,

e ci� ch'agli occhi incontra pi� m'attrista:

per� merz�, che la tua man gli chiuda,

poi c'ho perduta l'amorosa vista;40

e, quando vita per morte s'acquista,

gioioso � 'l morire:

tu sail' ove d� gire

lo spirito mio poi,

e sai quanta piat� s'ar� di lui.45

Amor, ad esser micidial piatoso

t'invita il mio tormento:

secondo c'ho talento,

dammi di morte gioia,

che ne vada lo spirito a Pistoia.

 

In questa canzone Cino piange la lontananza della sua donna,trovandosi esiliato,per ragioni politiche,da Pistoia.L'avere perduto la visione di lei,dei suoi occhi,gli fa desiderare la morte(1-9);perch� Amore piuttosto che lasciarlo privo di lei,non lo ha fatto morire?Il poeta non riesce a trovare conforto(10-18);il ricordo di lei lo strazia,lo immerge in uno sconfinato dolore(19-27);ogni bella donna che vede gli fa ritornare in mente la sua,e ci� accresce il suo tormento(28-36);voglia Amore chiudere per sempre i suoi occhi,ch� almeno dopo la morte l'anima sua potr� tornare a Pistoia a rivedere la sua donna.(37-50).

E' un lamento in cui s'avvertono echi cavalcantiani(la personificazione d'Amore,l'invocazione alla morte,il ritorno dell'anima presso la donna dopo la sua morte)ma fuori da quella atmosfera magica e irreale del poeta fiorentino,non abbiamo qui una trasfigurazione dei sentimenti,ma un intimo diario.

 

La lirica in esame � una canzone costituita da cinque stanze di nove versi endecasillabi e settenari, rimanti secondo lo schema ABAB (fronte di due piedi di due versi ciascuno) BccdD(sirma). Il ritmo della lirica � ben scandito e caratterizzato da una particolare fluidit� melodica in virt� della scarsa presenza di enjambements; Il linguaggio utilizzato dal poeta � piano, leggiadro, dolce.


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