|
POESIE DI MARIO LUZI
IL MARE DI MARIO LUZI Si ara, si pettina si struscia contro se stesso il mare pizzicato dall'aria, mordicchiato dal vento nella verde-azzurra pelle. La notte lava la mente La notte lava la mente. Poco dopo si � qui come sai bene, fila d'anime lungo la cornice, chi pronto al balzo, chi quasi in catene. Qualcuno sulla pagina del mare traccia un segno di vita, figge un punto. Raramente qualche gabbiano appare. Alla vita Amici ci aspetta una barca e dondola nella luce ove il cielo s'inarca e tocca il mare, volano creature pazze ad amare il viso d'Iddio caldo di speranza in alto in basso cercando� affetto in ogni occulta distanza e piangono: noi siamo in terra� ma ci potremo un giorno librare esilmente piegare sul seno divino come rose dai muri nelle strade odorose sul bimbo che le chiede senza voce. Amici dalla barca si vede il mondo e in lui una verit� che precede intrepida, un sospiro profondo dalle foci alle sorgenti; la Madonna dagli occhi trasparenti scende adagio incontro ai morenti, raccoglie il cumulo della vita, i dolori le voglie segrete da anni sulla faccia inumidita. Le ragazze alla finestra annerita� con lo sguardo verso i monti non sanno finire d'aspettare l'avvenire. Nelle stanze la voce materna senza origine, senza profondit� s'alterna col silenzio della terra, � bella e tutto par nato da quella. Natura DI LUZI La terra e a lei concorde il mare e sopra ovunque un mare pi� giocondo per la veloce fiamma dei passeri e la via della riposante luna e del sonno dei dolci corpi socchiusi alla vita e alla morte su un campo; e per quelle voci che scendono sfuggendo a misteriose porte e balzano sopra noi come uccelli folli di tornare sopra le isole originali cantando: qui si prepara un giaciglio di porpora e un canto che culla per chi non ha potuto dormire s� dura era la pietra, s� acuminato l'amore. Croce di Sentieri Sfuma l'acqua precipite i pendii, pi� le siepi non ronzano e le more si coprono di bruma. Tu devii dalla tua ombra, a poco a poco � sera. Vaghe, pi� vaghe errano dietro un velo di polvere le vespe, i cani ansanti e le viottole: l'aria intorno al melo s'annebbia, un breve spirito trascorre. I ruscelli profumano di miele e di menta svanita sotto i ponti minuscoli ove passi insieme al sole ed ai lenti colori della vita. Dietro i tuoi quieti passi che mi lasciano qua seduto sull'argine nel bianco splendore della polvere, che fugge, che si stacca per sempre dal mio fianco? La voce dei pastori nelle gole dei monti si raggela, dalla selva esce fumo e si tinge di viola, le mie vesti si velano di brina.PER COMMENTI A TUTTE LE POESIE CLICCA
|