TEDIO INVERNALE
Giosu� Carducci
Tedio Invernale
Ma ci fu dunque un giorno
su questa, terra il sole?
Ci f�r rose e viole,
luce, sorriso, ardor?
Ma ci fu dunque un giorno
la dolce giovinezza
la gloria e la bellezza
fede, virtude, amor?
Ci� forse avvenne ai tempi
d'Omero e di Valmichi,
ma quei son tempi antichi,
il sole or non � pi�.
E questa ov'io m'avvolgo
nebbia di verno immondo
� cenere d'un mondo
che forse un giorno fu.
ANALISI
Opera impregnata di pessimismo tratta da 'Rime Nuove', con temi cari all'autore:
dalla morte a quello del buio, dal richiamo dei morti alla tomba, per giungere
fino alla rievocazione epica della storia. Probabilmente Carducci ha scritto
Tedio invernale nel periodo immediatamente successivo al 1980, cio� nel suo
periodo pi� critico.
L�opera � formata da tre quartine e due distici secondo lo schema quartina -
quartina - distico - distico - quartina. La rima � cos� composta: ABBC ADDC EF
FG HIIG.
La prima quartina fa riflettere il lettore su quella che era la situazione in
passato ma anticipa implicitamente la delusione che il poeta vuole sottolineare
con il paragone passato - presente. Delusione e pessimismo che ritroviamo anche
nell'accorto utilizzo dei tempi verbali: passato per sottolineare i 'bei tempi
antichi', presente per mettere l'accento sulla negativit� del periodo a lui
contemporaneo.
Poi il poeta ripiglia la visione positiva della Natura soffermandosi sulla
metafora della primavera e sul parallelismo tra luce, sole e vita.
Poi Carducci valorizza la giovinezza, la gloria, la bellezza, la fede intesa
come fiducia, la virt� e l'amore; ad ognuno di questi aspetti viene associato
intrinsecamente il suo opposto in un rapporto apertamente conflittuale. La
giovinezza diviene quindi specchio della vecchiaia. I versi lasciano intravedere
un certo rammarico per quello che era ed ora non � pi�.
Quindi il poeta riprende con la citazione di due poeti del passato
geograficamente molto distanti come Omero e Valmichi ,ci viene data una
determinazione spazio temporale molto precisa sul dove si debba indirizzare la
nostra riflessione.
Immediatamente per� veniamo svegliati da questo sonno contemplativo del passato
dal secondo distico che con brutale efficacia ci mostra quella che � la realt�.
Il passato � tale, cio� passato ed il presente e futuro sono un luogo dove 'il
sole non � pi�'. Proprio in questo punto troviamo la divisione netta tra un
passato assolutamente positivo ed un futuro visto con pessimismo quasi
leopardiano. Leopardi adotta un pessimismo cosmico assoluto senza via d'uscita,
nel Carducci abbiamo un flebile speranza .
Nel finale i versi proseguono la spiegazione del mondo presente e futuro
lasciandoci la speranza che esso sia solamente coperto da nebbia e non immerso
in un buio totale ; l'ultimo verso chiude la ciclicit� della poesia riprendendo
il tema del passato contenuto nei primi versi in un eterno ciclo in cui il tempo
che fu risulta sempre migliore del presente.