POESIE DI GUIDO CAVALCANTI




Chi � questa che v�n, ch'ogni'om la mira

Chi � questa che v�n, ch'ogni'om la mira, 
che fa tremar di chiaritate l'are
e mena seco Amor, s� che parlare
null'omo pote, ma ciascun sospira?

O Deo, che sembra quando li occhi gira,
dical' Amor ch'i' nol savria contare:
cotando d'umilt� donna mi pare,
ch'ogn'altra ver di lei i' la chiam' ira.

Non si poria contar la sua piagenza,
ch'a le s'inchin' ogni gentil vertute,
e la beltate per sua dea la mostra.

Non fu s� alta gi� la mente nostra
e non si pose 'n noi tanta salute,
che propriamente n'avi�n canoscenza.






Tu m�hai s� piena di dolor la mente

 Tu m�hai s� piena di dolor la mente, 
che l�anima si briga di partire,
e li sospir� che manda �l cor dolente
mostrano agli occhi che non pu� soffrire.
    Amor, che lo tuo grande valor sente,
dice: �E� mi duol che ti convien morire 
per questa fiera donna, che n�ente
par che piatate di te5 voglia udire�.
    I� vo come colui ch�� fuor di vita,
che pare, a chi lo sguarda, ch�omo sia
fatto di rame o di pietra o di legno,
    che si conduca sol per maestria
e porti ne lo core una ferita
che sia, com�egli � morto, aperto segno.




Io vidi li occhi dove Amor si mise
-Guido  Cavalcanti

Io vidi li occhi dove Amor si mise
quando mi fece di s� pauroso,
che mi guardar com' io fosse noioso:
allora dico che 'l cor si divise;
e se non fosse che la donna rise,
i' parlerei di tal guisa doglioso,
ch'Amor medesmo ne farei cruccioso,
che fe' lo immaginar che mi conquise.
Dal ciel si mosse un spirito, in quel punto
che quella donna mi degn� guardare,
e vennesi a posar nel mio pensero:
elli mi conta s� d'Amor lo vero,
che[d] ogni sua virt� veder mi pare
s� com' io fosse nello suo cor giunto.






Gli occhi di quella gentil foresetta
-Guido  Cavalcanti

Gli occhi di quella gentil foresetta
hanno distretta - s� la mente mia,
ch'altro non chiama che le', n� disia.
Ella mi fere s�, quando la sguardo,
ch'i' sento lo sospir tremar nel core:
esce degli occhi suoi, che me [ . . ] ardo,
un gentiletto spirito d'amore,
lo qual � pieno di tanto valore,
quando mi giunge, l'anima va via,
come colei che soffrir nol poria.
I' sento pianger for li miei sospiri,
quando la mente di lei mi ragiona;
e veggio piover per l'aere martiri
che struggon di dolor la mia persona,
s� che ciascuna vert� m'abandona,
in guisa ch'i' non so l� 'v'i' mi sia:
sol par che Morte m'aggia 'n sua bal�a.
S� mi sento disfatto, che Mercede
gi� non ardisco nel penser chiamare,
ch'i' trovo Amor che dice: "Ella si vede
tanto gentil, che non p� 'maginare
ch'om d'esto mondo l'ardisca mirare
che non convegna lui tremare in pria;
ed i', s'i' la sguardasse, ne morria".
Ballata, quando tu sarai presente
a gentil donna, sai che tu dirai
de l'angoscia[to] dolorosamente?
Di': "Quelli che mi manda a voi tra guai,
per� che dice che non spera mai
trovar Piet� di tanta cortesia,
ch'a la sua donna faccia compagnia".






Voi che per li occhi mi passaste �l core

Voi che per li occhi mi passaste �l core
e destaste la mente che dormia,
guardate a l�angosciosa vita mia,
che sospirando la distrugge Amore.

5E� v�n tagliando di s� gran valore,
che� deboletti spiriti van via:
riman figura sol en segnoria
e voce alquanta, che parla dolore.

Questa vert� d�amor che m�ha disfatto
10da� vostr� occhi gentil� presta si mosse:
un dardo mi gitt� dentro dal fianco.

S� giunse ritto �l colpo al primo tratto,
che l�anima tremando si riscosse
veggendo morto �l cor nel lato manco.







Perch�io no spero di tornar giammai

Perch�io no spero di tornar giammai,
ballatetta, in Toscana,
va� tu, leggera e piana,
dritt�a la donna mia,
che per sua cortesia
ti far� molto onore. [...]

Deh, ballatetta, a la tu� amistate
quest�anima che trema raccomando:
menala teco, ne la sua pietate, 
a quella bella donna a cu� ti mando.
Deh, ballatetta, dille sospirando,
quando le se� presente:
�Questa vostra servente
vien per istar con voi,
partita da colui
che fu servo d�Amore�.

Tu, voce sbigottita e deboletta,
ch�esci piangendo de lo cor dolente,
coll�anima e con questa ballatetta
va� ragionando della strutta mente.
Voi troverete una donna piacente,
di s� dolce intelletto,
che vi sar� diletto
starle davanti ognora.
Anim�, e tu l�adora
sempre, nel su� valore.



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