Natura e paesaggio  in Carducci, Pascoli, D'Annunzio e Saba.

 Il tema della natura  è uno dei più rappresentati nella poesia sia come tema principale che come cornice di altri temi; si è diffuso moltissimo a partire dal Romanticismo fino ai giorni nostri.

In Carducci il sentimento della natura è sereno e pacato, privo di conflitti: in esso trova la genuinità che l'uoma ha perduto o che riesce a conservare negli anni dell'infanzia. Carducci manifesta l'aspirazione ideale ad una vita sana e a un ritorno a quei valori di armonia nel rapporto della natura tipici del mondo antico. Nella rappresentazione del paesaggio naturale Carducci esprime un senso di gratitudine, soprattutto nei confronti della terra ove trascorse l'infanzia, la Maremma, con la quale avverte una profonda affinità.

Anche in Pascoli la natura è importante e dà una sensazione di mistero, che l'uomo può penetrare solamente se riesce a guardarvi dentro con gli occhi del fanciullo. In Pascoli la rappresentazione della natura è legata non soltanto al ricordo dell'infanzia, ma anche a quello dei cari scomparsi e al senso della presenza incombente della morte.Notevole è poi l'utilizzo in forma simbolica degli elementi del paesaggio.

La funzione simbolica della natura si trova anche nella poetica di D'annunzio, il quale giunge ad esprimere una immedesimazione "panica" in essa,una totale fusione nel paesaggio, basata su un'esaltata esperienza dei sensi.

 Di carattere spirituale e religioso è poi il sentimento della natura in Saba, che manifesta un profondo amore , quasi francescano per tutte le creature della natura , con le quali sente un forte legame di affinità e di fratellanza.Anche in lui la rappresentazione del paesaggio è legata alla rievocazione del passato e di persone care, e altrettanto spesso gli elementi naturali assolvono un ruolo simbolico.