Sonetto della donna casuale
Poich� non sei colei che io cercavo
n� del mio ieri alcunch� ricordi,
poich� non c'�, al di qua e al di l� dei mari,
qualcuno pi� erba e seta, avena e lava;
poich� l'effimero e il vano mi riveli
degli idoli antichi che adoravo
e cos� senza inni arrivi
quando io gi� di tutto disperavo;
e poich� sei felice e ami
qualcuno che � felice,fino a quel che resta
di me, quando forse non pi� vivrai,
sarai, inaspettata e lontana amica,
presente in ogni pensiero, gesto
e parola d'amore che avr� e dir�.
Vinicius De MORAES
Di te amo le lunghe gambe,
puerili, lente,
aste tenere
soavi
che per spirali adolescenti salgono
infinite,
esatto tocco e fremito.
Di te amo le braccia
giovani,
che abbracciano fidenti
il mio squilibrio,
mani disvelate,
mani moltiplicanti
che accompagnano in fretta il mio incupito nuoto.
Amo il tuo grembo pieno d�ombra,
onda lenta e solinga,
dove si va facendo esausto il mare,
dove affondare sino a rompermi il cuore,
e di amore affogare
e piangere.
Di te amo i grandi occhi,
dove sondo la voragine buia della mia ansia,
per scoprire negli arcani
sotto l�oceano oceani.
Di te amo pi� di quanto riescano a dire
la mia parola
e la mia tristezza.
(V.De Moares)
Il tuffatore
Di te amo le lunghe gambe,
puerili, lente,
aste tenere
soavi
che per spirali adolescenti salgono
infinite,
esatto tocco e fremito.
Di te amo le braccia
giovani,
che abbracciano fidenti
il mio squilibrio,
mani disvelate,
mani moltiplicanti
che accompagnano in fretta il mio incupito nuoto.
Amo il tuo grembo pieno d'ombra,
onda lenta e solinga,
dove si va facendo esausto il mare,
dove affondare sino a rompermi il cuore,
e di amore affogare
e piangere.
Di te amo i grandi occhi,
dove sondo la voragine buia della mia ansia,
per scoprire negli arcani
sotto l'oceano oceani.
Di te amo pi� di quanto riescano a dire
la mia parola
e la mia tristezza.
***
Essere creato, generarsi,
trasformare l'amore in carne e la carne in amore;
nascere, respirare,e piangere,
e addormentarsi e nutrirsi
per poter piangere per poter nutrirsi;
e svegliarsi un giorno alla luce e vedere,
al mondo e ascoltare e
cominciare ad amare e allora sorridere e
allora sorridere per poter piangere
E crescere, e sapere, ed essere , e avere e perdere,
e soffrire, e avere orrore di essere e amare,
e sentirsi maledetto e dimenticare tutto
quando arriva un nuovo amore e vivere questo amore
fino a morire e coniugare il verbo all'infinito...
Quando sarai arrivata...
di Vinicius De Moraes
Quando sarai arrivata e ti avr� vista, piangendo
a forza di aspettarti, cosa ti dir�?
E dell'angoscia di amarti, aspettandoti
ritrovata, come ti amer�?
Che bacio tuo di lacrima avr�
per dimenticare ci� che ho vissuto ricordando
e che far� del vecchio dolore quando
non potr� dirti perch� ho pianto?
Come nascondere l'ombra in me sospesa
per l'angoscia della memoria immensa
che la distanza ha creato - fredda di vita
immagine tua che io ho composto serena
attenta al mio richiamo e alla mia pena
e che vorrei non perdere mai pi�...
Sonetto dell'amore totale
Ti amo tanto, amore mio... non canta
II cuore umano con pi� verit�...
Amo t� come amico e come amante
In una sempre diversa realt�.
Ti amo affine, di calmo amore pronto,
E da oltre ti amo, presente in nostalgia.
Ti amo, insomma, con grande libert�
Dentro l'eterno ed in ogni momento.
Come ama l'animale ti amo semplicemente,
D'amore privo di mistero e privo di virt�
Con un desiderio massiccio e permanente.
E di amarti talmente e di frequente,
Un giorno nel corpo tuo di repente
Avr� da morire di amare pi� che uno possa.
vinicius de moraes