VERLAINE
Colloquio sentimentale
Nel vecchio parco solitario e ghiacciato
due figure poco fa sono passate.
Spenti hanno gli occhi, le labbra senza lena
e le loro parole s'odono appena.
Nel vecchio parco solitario e ghiacciato
due fantasmi hanno evocato il passato.
- Ricordi la nostra estasi d'un tempo?
- Perch� mai volete che mi torni in mente?
- Ti batte ancora il cuore al solo mio nome?
Vedi ancora in sogno la mia anima? - No.
Ah! i bei giorni di felicit� indicibile
che univamo le nostre bocche! - � possibile.
- Che cielo azzurro, che speranza infinita!
- Sconfitta, verso il cielo nero � fuggita.
Cos� andavano per le avene incolte,
le loro parole ud� solo la notte.
IL MIO SOGNO FAMILIARE
Spesso mi viene in sogno bizzarra e penetrante
Una donna mai vista, che amo e che mi ama,
Che con lo stesso nome si chiama e non si chiama
Diversa e uguale m'ama e sempre � confortante.
� per me confortante, e il mio cuore parlante
Per lei soltanto, ahim�! Non � pi� cosa grama
Per lei soltanto, in fronte del sudore la trama
Lei soltanto rinfresca, con le lacrime piante.
�' bruna, bionda o rossa? Non mi � dato sapere.
Il suo nome? Ricordo che � dolce e d� piacere.
Come nomi diletti che la vita ha esiliato.
All'occhio delle statue � simile il suo sguardo,
Ed ha la voce calma, lontana, grave, il fiato
Delle voci pi� care spente senza riguardo.
Le conchiglie
Ogni incrostata conchiglia che sta
In quella grotta in cui ci siamo amati
Ha la sua propria particolarit�.
Una dell'anima nostra ha la porpora
Che ha succhiato nel sangue ai nostri cuori
Quando io brucio e tu a quel fuoco ardi;
Un'altra imita te nei tuoi languori
E nei pallori tuoi di quando, stanca,
Ce l'hai con me perch� ho gli occhi beffardi.
Questa fa specchio a come in te s'avvolge
La grazia del tuo orecchio, un'altra invece
Alla tenera e corta nuca rosa;
Ma una sola, fra tutte, mi sconvolge.
Vola, canzone, rapida
Vola, canzone, rapida
davanti a Lei e dille
che, nel mio cuor fedele,
gioioso ha fatto luce
un raggio, dissipando,
santo lume, le tenebre
dell'amore: paura,
diffidenza e incertezza.
Ed ecco il grande giorno!
Rimasta a lungo muta
e pavida - la senti?
- l'allegria ha cantato
come una viva allodola
nel cielo rischiarato.
Vola, canzone ingenua,
e sia la benvenuta
senza rimpianti
vani colei che infine torna.
Noi saremo
Paul Verlaine
Noi saremo, a dispetto di stolti e di cattivi
che certo guarderanno male la nostra gioia,
talvolta, fieri e sempre indulgenti, � vero?
Andremo allegri e lenti sulla strada modesta
che la speranza addita, senza badare affatto
che qualcuno ci ignori o ci veda, � vero?
Nell'amore isolati come in un bosco nero,
i nostri cuori insieme, con quieta tenerezza,
saranno due usignoli che cantan nella sera.
Quanto al mondo, che sia con noi dolce o irascibile,
non ha molta importanza. Se vuole, esso pu� bene
accarezzarci o prenderci di mira a suo bersaglio.
Uniti dal pi� forte, dal pi� caro legame,
e inoltre ricoperti di una dura corazza,
sorrideremo a tutti senza paura alcuna.
Noi ci preoccuperemo di quello che il destino
per noi ha stabilito, cammineremo insieme
la mano nella mano, con l'anima infantile
di quelli che si amano in modo puro, vero?
DESIDERIO - di Paul Verlaine
Ah, quegli appuntamenti! Ah, quelle prime amanti!
Ed i capelli d'oro, e gli occhi azzurri, e il fiore
delle carni. Ed ancora, tra gli odorosi corpi
giovani e cari, i tocchi spontanei, timorosi!
Sono cos� lontani tutti questi candori,
tutti questi piaceri! Ahim�, sono fuggiti
verso la primavera dei rimpianti i neri
inverni della mia noia, del mio sconforto.
Adesso eccomi solo, cupo e solitario,
cupo e disperato, pi� gelido di un vecchio,
un povero orfanello senza sorelle grandi.
Oh, la donna che ama carezzevole e calda,
dolce, pensosa e bruna, che mai si meraviglia,
e a volte come un bimbo vi bacia sulla fronte!
STANCHEZZA - di Paul Verlaine
Un poco di dolcezza, dolcezza, s�, dolcezza!
Calma un momento, cara, questi slanci febbrili.
Talvolta, sai, l'amante, nel pieno del piacere,
deve aver l'abbandono quieto di una sorella.
Sii languida, accarezzami fino a farmi assopire,
sono uguali i sospiri e gli sguardi cullanti.
Eh s�, la gelosia e l'ossessivo spasimo
non valgono un bel bacio, anche se menzognero.
Ma tu mi dici, amore, che nel tuo cuore d'oro
la passione selvaggia suona il corno da caccia...
E lasciala suonare, la povera accattona!
Appoggia la tua fronte sulla mia fronte e dammi
la mano, e giura cose che presto scorderai.
Piangiamo fino all'alba, mia piccola focosa!
A UNA DONNA - di Paul Verlaine
A te queste parole, per la consolatrice
grazia dei tuoi grandi occhi, dove un tenero sogno
ride e piange, per l'anima tua pura, cos� bella,
a te queste parole, dal mio acre tormento!
Ahim�, l'orrido incubo che sempre mi perseguita
non mi d� tregua, infuria follemente, geloso,
si va moltiplicando come un branco di lupi,
si attacca al mio destino sporcandolo di sangue!
Io soffro, � spaventosa la mia sofferenza,
tale che, al suo confronto, � un'egloga il lamento
del primo uomo, espulso dal giardino dell'Eden!
Le preoccupazioni che puoi avere, cara,
sono rondini in volo nel cielo del meriggio
riscaldato dal sole di un giorno di settembre.
LETTERA - di Paul Verlaine
Signora, io, costretto a starmene lontano
dai vostri occhi (chiamo gli d�i a testimoni),
languisco e muoio come � mio costume in casi
simili, e intanto ho il cuore pieno di amarezza
e vivo tra gli affanni, con l'ombra vostra appresso,
di giorno nei pensieri, di notte dentro i sogni,
di giorno e di notte, signora mia adorabile!
E cos� alla fine, facendo il corpo spazio
all'anima, un fantasma diventer� a mia volta,
e allora la mia ombra si fonder� alla vostra
per sempre, nello spasmo lamentoso dei vani
abbracci, dei molteplici, infiniti desideri.
Nell'attesa, mia cara, sono il tuo servitore.
Laggi� va tutto bene, va come piace a te?
Il pappagallo, il gatto, il cane? E' sempre bella
la compagnia laggi�? Quella certa Silvana
di cui avrei amato l'occhio scuro se il tuo
non fosse blu, e che a volte mi faceva dei segni
(perbacco!), ti fa ancora da dolce confidente?
Ora un'idea impaziente, signora, mi tormenta:
riuscire a conquistare il mondo e i suoi tesori
per deporli davanti ai vostri piedi come
pegno - indegno - d'amore, di un amore uguale
alle fiamme pi� celebri che hanno fatto risplendere
le tenebre profonde dei grandi cuori.
Fu meno amata Cleopatra, in fede mia, davvero,
da Marcantonio e Cesare, che voi da me, signora,
e non abbiate dubbi, perch� sapr� combattere
come l'antico Cesare, per un sorriso, o mia
Cleopatra, e come Antonio fuggire per un bacio.
E adesso, cara, addio. Ho gi� parlato troppo.
E il tempo che si perde per leggere una lettera
non varr� mai la pena che ci si metta a scriverla.
di Paul Verlaine
TUTTA GRAZIA E TUTTA SFUMATURE - di Paul Verlaine
Tutta grazia e tutta sfumature,
nello splendore dei suoi sedici anni,
ha candore e civetterie innocenti
propri di una bambina.
I suoi occhi, che sono occhi d'un angelo,
sanno tuttavia, senza pensarvi,
risvegliare lo strano desiderio
di un bacio immateriale.
E la sua mano, piccola a tal punto
da non poter tenere un colibr�,
imprigiona il cuore che lei ha preso
di nascosto, e non fa sperare fuga.
L'intelligenza, in lei, giunge in soccorso
alla nobile anima; lei � pura
e spirituale: quello che ha detto
doveva proprio dirlo!
Se pure la stoltezza la diverte
e la fa ridere senza piet�,
ella sarebbe, se fosse una musa,
clemente fino a diventare amica,
fino all'amore - chi lo sa? pu� darsi,
nei confronti di un poeta innamorato
che mendicasse sotto la finestra,
audace, un degno premio
per la sua canzone, bella o brutta,
ma testimoniando onestamente,
senza note false n� sciocchezze,
il dolce male che si soffre amando.