IL RACCONTO DI  LUIGI TORINO

 
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L’assessore Pepe

                                                     di Luigi Torino

È trascorsa mezz’ora appena da quando si sono spente le luci!.. Quanto durerà ancora lo spettacolo?... I drammi di Ibsen sono lunghi… Devo smettere di guardare continuamente il telefonino, sia pure soltanto per controllare l’ora… non sta bene in una pièce così seria… la luce del display potrebbe dare fastidio… Ma se uno mi osserva, vuol dire che è distratto quanto me, e nei suoi confronti perciò non devo sentire imbarazzo… Avrei fatto meglio a regalare il biglietto ad Antonio, lui è portato per questo genere di spettacoli… ha scritto anche una commedia… Sarei stato scortese verso Giulio però, è stato lui a regalarmi il biglietto… sua sorella fa parte del cast… una ragazza molto carina… vent’anni o poco più… Ha una particina, poche battute nell’ultimo atto… Quando ho detto che m’avrebbe fatto piacere vederla recitare, Giulio non ha esitato a privarsi del suo biglietto… L’intenzione era buona… è che non sono abituato a restar seduto per tanto tempo… Mi piace andare a cinema, ma un film difficilmente dura più di un’ora e mezza… e poi il cinema ha anche di buono che uno può andar via in qualsiasi momento... E io che speravo di distrarmi venendo qui... Beh, pazienza... Anche i drammi finiscono!

Applausi, applausi!... a scena aperta… Recitano benissimo… Sì, applaudiamo anche noi!... Il dramma è commovente… la signora seduta al mio fianco non smette di asciugarsi le lacrime… La vicenda è  interessante, ma io non sono nello stato d’animo adatto… E come potrei esserlo?... Stamattina al Comune, nel mio ufficio, ho avuto un duro scontro con il titolare dell’impresa che ha curato l’impermeabilizzazione della nuova discarica… Un tipo rozzo… alto, grosso, un fisico possente… La discarica doveva entrare in funzione a fine mese… Nell’esecuzione dei lavori non ha rispettato il capitolato d’appalto… la qualità dell’argilla utilizzata per la barriera di fondo è scadente… non si compatta… c’è pericolo che il percolato penetri nel terreno sottostante… Mi sono rifiutato di firmargli il mandato di pagamento… La discussione stava degenerando… per fortuna che c’era la mia segretaria… Di nuovo applausi!... Bravi, bravi! Sta per finire… Manca soltanto l’ultima scena, quella in cui recita la sorella di Giulio… Riuscirò a riconoscerla? L’ho vista solo due volte… Dev’essere quella che sta nell’angolo reggendo un vassoio… Sì, è lei! Ma come si trasformano gli attori sulla scena!... Interpreta una donna di servizio… Anche in abiti dimessi è molto carina… un bocciolo!... Ecco, invita gli ospiti a servirsi… Ha terminato il giro ed esce dalla porta in fondo… Adesso potrei anche andar via se avessi avuto un posto d’angolo… ma qui, al centro della fila, dovrei dar fastidio a troppe persone… quel signore che non ha mai staccato gli occhi dalla scena mi ammazzerebbe… Avrei fatto meglio ad uscire con Katia!... Che bella serata ho trascorso l’altra sera!... Ma forse era già impegnata con lui!... Se sapessi dove è andata, potrei raggiungerla e andare a sedermi di fronte a lei… come è successo la scorsa settimana quando, per caso, ci siamo ritrovati nello stesso locale… Mi lanciava continuamente occhiate d’intesa!... E lui non si è accorto di nulla!... Sai che bella storia sarebbe, se lui venisse a sapere che esce con me!... Allora dovrei mantenerla io… Se penso a quello che costa ad Antonio la sua relazione con Eleonora… Credo che dovrei incominciare a pensare seriamente al matrimonio… E’ pur qualcosa avere una graziosa donnina che ti aspetta a casa ed è sempre a tua disposizione…

 

Adesso dovrà pur finire?... Comincia anche a far caldo!... Ci siamo… Applausi! Bravi, bravi! Battiamo pure noi!... Che piacere potersi alzare, muoversi… Se questo qui mi lascia passare! Non la smette più di applaudire!... Finalmente nel foyer! Per Dio, che ressa! E’ meglio aspettare che sfolli… Che tipino elegante, quella laggiù... e carina anche!… Tutta sola?... Come mi guarda!... Oh sì, signorina, certo che vorrei!... Ora la seguo… Questa sì che è una buona idea!... Si è accorta di me e mi sorride… Adesso scendiamo le scale… Mi precede di alcuni gradini… Devo dribblare un po’ di gente… Eccomi gabbato! Mi ha preso in giro! Infame birichina! C’è un signore molto più grande di lei che l’aspetta… Non credo proprio sia il padre da come le cinge i fianchi con il braccio… Si gira verso di me per l’ultimo sorriso… Non c’è nessuna per cui valga la pena… Che pigia pigia al guardaroba… Mettiamoci in fila… Chi è quel signore in compagnia della moglie che mi saluta?... Non ho la minima idea di chi sia… Passa tanta gente nel mio ufficio…  Ossequi! Ossequi!... Bel personale, la signora!… Che ha da spingere questo signore dietro di me? Adesso mi giro e gli faccio passare la voglia… Ah, ma lo conosco! E’ quel tipo con cui ho litigato di brutto stamattina al Comune… Che ci fa qui un tipaccio del genere?..  Ha qualche parente tra gli attori o mi ha seguito?... Ma che fa ora? Mi ha afferrato per il braccio e mi trascina fuori dalla fila… Gli avrà dato di volta il cervello?...

<<Ma signore, come si permette? Lasci immediatamente il mio braccio.>>

 <<Lei, signor assessore, stia zitto e mi stia bene a sentire.>>

Che ha detto? Non credo alle mie orecchie! Ma perché mi tiene ancora stretto il braccio?... Adesso gli faccio vedere io!... Per Dio, non riesco a liberarmi dalla morsa delle sue dita… Devo restare calmo… L’importante ora è di evitare uno scandalo… sicuramente molti dei presenti mi riconoscerebbero… Ecco che riprende a parlare…

<<Egregio assessore, se solleva il benché minimo clamore, tiro fuori la pistola e l’ammazzo seduta stante. Sono stato chiaro?>>

Che dice mai? Davvero si sta rivolgendo a me? Sogno o son desto? Ma questo fa sul serio? Per Dio, si è portato la mano libera sotto la giacca… Che intenzioni ha? Per l’amor di Dio, niente scandali!... Che dice ancora?         

<<Stia calmo e non abbia paura! Non voglio rovinare la sua carriera, né tantomeno ho l’intenzione di ritornare in galera… Lei è giovane ed io ho più di una famiglia da mantenere!… Dunque se ne stia buono ed apra bene le orecchie!... Se entro domani il mandato relativo ai lavori di impermeabilizzazione della discarica non sarà firmato, si consideri un uomo morto!>>

Ma dice davvero a me?... Devo rispondere qualcosa?... Non me ne dà il tempo…

<<E perché nessuno pensi che noi due abbiamo litigato, mi congederò da lei in modo molto cortese!... Ossequi, dottore, è stato un vero piacere incontrarla! Porti i miei ossequi alla sua famiglia.>>

Santo cielo, ho sognato?... Ma davvero si è rivolto a me?... E dov’è ora?... Eccolo laggiù… Dovrei rincorrerlo e dargli quello che si merita!… No, avrei dovuto farlo subito, ma gli si leggeva negli occhi che se avessi tentato una reazione mi avrebbe ammazzato all’istante… Per fortuna non ha sentito nessuno… ha parlato a voce bassa… Devo esserne contento… Che vuole quella coppia là di fronte, vicino all’uscita?... Perché marito e moglie guardano entrambi nella mia direzione?... Che abbiano sentito qualcosa?... No, nessuno può aver sentito nulla… Allora sarà per il mio aspetto che guardano… Che aspetto avrò mai? Devo avere un’aria stravolta!... Anche quella coppia va via… D'altronde, oramai non c’è più nessuno… Ma dov’è il mio cappotto?... L’ho già indossato… Non me ne sono neppure accorto… Perché mi fissa la ragazza del guardaroba?... Ah, devo darle la mancia… Ringrazia… Bene!

Finalmente sono di nuovo all’aperto. Che refrigerio questo venticello!… Riordiniamo le idee… Ma è accaduto davvero? Qualcuno davvero mi ha minacciato di morte? E io me ne son stato lì senza reagire?... Non ho potuto… ero stretto come in una morsa di ferro… No, devo aver perso la ragione, altrimenti con l’altra mano avrei… ma allora lui avrebbe estratto la pistola e… addio, sarebbe finita. E dopo, quando si è allontanato, era troppo tardi… mica potevo rincorrerlo… No, non potevo né fare né dire nulla… l’unica cosa che mi rimanesse da fare era di star zitto, star zitto!... E’ terribile, insopportabile… avrei dovuto ucciderlo, quel figlio di un cane! E per di più mi conosce… sa chi sono… i luoghi che frequento... Potrebbe raccontare in giro che mi ha trattato in quel modo!... No, no, non lo farà… ha fatto in modo che lo sentissi io solo, altrimenti non avrebbe parlato così piano!... Ma chi può garantirmi che tuttavia domani non lo racconti a sua moglie o ai suoi figli? A pensarci bene, spesse volte l’ho incontrato anche al caffè vicino al Comune… Potrebbe addirittura raccontare l’accaduto ai suoi amici… quelli che come lui bazzicano attorno al Comune in cerca di incarichi e di soldi… Così non va, non posso lasciar correre… Devo fare qualcosa! Andrò dal sindaco e gli riferirò l’accaduto… certo, dal sindaco… la cosa non riguarda solo me, coinvolge tutta l’amministrazione… Il sindaco si è dimostrato sempre molto cortese, anche se non è del mio stesso partito… Che dirà il sindaco? Che potrà dire?... Se ben ricordo qualche volta l’ho visto parlare proprio con quell’individuo… in disparte, lontano da orecchi indiscreti… A pensar male si fa peccato, ma spesso s’indovina… Ora comprendo perché nessuno ambiva all’assessorato all’Ambiente e Territorio… e perché al dirigente responsabile hanno bruciato l’auto sotto casa... C’è una sola cosa da fare: dimettersi ignominiosamente! Dimettersi...

 

Il Gran Caffè Gambrinus… E’ affollato… le vetrate sono appannate… Certamente all’interno ci sarà qualcuno che conosco… Potrei fermarmi per un tramezzino… sedermi tra la gente e raccontare l’accaduto al primo che capita, ma così, come se la cosa fosse successa ad un altro… No, no, credo che chiunque mi leggerebbe in faccia che il fatto è successo proprio a me!... Meglio passare oltre. Attraversiamo Piazza del Plebiscito… Che ci faccio tutto solo ancora in strada a quest’ora? Napoli è una città complicata, molto diversa da zona a zona… Questo quartiere era elegante ed affollato un attimo fa, ed ecco che, un momento dopo, è sporco e vuoto.  Che vado facendo così in giro da solo? Già, ma dove dovrei andare? Raggiungere gli amici in qualche posto? Con l’aspetto che mi ritrovo?... Rifugiarmi in casa?... Non se no parla proprio! Restare solo con me stesso dopo quello che è accaduto?... Perché, che è accaduto?... Nulla, nulla!… Nessuno ha udito nulla… nessuno sa nulla… Per il momento nessuno sa nulla!... C’è gente in giro a cui è successo di molto peggio… Cosa non si è raccontato dell’assessore al Patrimonio… e il Palazzo ha messo tutto a tacere… Ma come si comporterebbe il Palazzo nei miei confronti se venisse a sapere… <<Firma, altrimenti…>>, e io me ne sono stato lì impietrito... Santo cielo, quel che conta non è se altri ne sono venuti a conoscenza… conta che io lo so! E’ questa la cosa essenziale. Io sento di essere un altro rispetto ad un’ora fa… Io so di non essere più in grado di assolvere con dignità il mio compito, e perciò… non mi resta che dimettermi… o denunciare tutto alla polizia… Costi quel che costi… E se firmassi il mandato domani? Non potrei più guardarmi allo specchio per il resto dei miei giorni… avrei sempre paura che qualcuno possa rinfacciarmi l’episodio di stasera. Che uomo felice ero soltanto poche ore fa!... Nel pomeriggio era ancora tutto normale, mentre ora… Giulio doveva proprio regalarmi il biglietto!… Pepe, adesso stai diventando ingiusto… Quel forzuto scavafossi ti ha seguito… Se non ti avesse raggiunto stasera a teatro, ti avrebbe di sicuro aspettato sotto casa… Sì, ma perché  ha scelto il teatro? Voleva evitare una reazione a caldo… Ha considerato che in pubblico ti saresti più facilmente controllato… A nessun politico piacciono gli scandali…  Voleva lasciarti il tempo di riflettere sulle sue parole… Ha avuto ragione.

 

Le triplici arcate della Fontana dell’Immacolatella!... Sulla città girovaga una luna splendente… io vado con lei. Sono già a S. Lucia? Ma perché corro in questo modo? Tanto non è che debba raggiungere un posto entro una cert’ora o mi stia sfuggendo qualcuno. Che ora è?... E’ da poco passata la mezzanotte… farei bene a cenare qualcosa. Alla fine dovrò pur fermarmi in qualche posto!… Mica posso andare in giro per tutta la notte!... Potrei fermarmi in qualche pizzeria fuori mano, sperando che nessuno mi riconosca… Dopo tutto l’uomo deve mangiare, anche se il giorno successivo deve dimettersi… Chissà chi ne soffrirà di più!... Mia madre e mia sorella sicuramente molto… Katia? Soltanto un po’, credo… Oltretutto non potrebbe neppure farsene accorgere, altrimenti lui le dà il benservito… Povera ragazza, dipendere così tanto dal volere di una persona!...  Mi chiederanno perché mi sono dimesso, ma nessuno immaginerà perché l’ho fatto… Al comune però dovrò dare delle spiegazioni!… Per seri motivi di salute… per gravi problemi familiari… Nessuno crederà alla versione ufficiale… Si lambiccheranno tutti il cervello… Se scoprissero perché mai l’assessore Pepe si è dimesso! Nessuno riuscirà a indovinare che sono stato costretto a dimettermi perché un miserabile imbroglione, un vigliacco dalle mani robuste… e con la pistola… Per questo un giovane come me, così a modo e con una brillante carriera politica davanti… Che idiozia, che idiozia! Per Dio, siamo completamente inermi di fronte alla gente, all’opinione pubblica… Ci chiamano la casta perché la gente pensa che siamo avvantaggiati… che godiamo di chissà quali privilegi stando nella stanza dei bottoni… ma se poi uno di noi si avvale di una propria prerogativa… gli si avventano contro come se fosse un ladro nato!… Che su di me ci sarà l’accanimento dei giornalisti… questo è scontato!... <<Dimissioni dell’assessore Pepe: si ignorano i veri motivi…>>. Ma è tutto veramente accaduto?… Ho la sensazione come se stessi raccontando una storiella a me medesimo… Ma è vero, è tutto vero… Devo dimettermi, non mi resta altro da fare!… E se stanotte gli piglia un colpo?... No, io non sono certo il tipo da continuare a rappresentare le istituzioni dopo aver subito un tale affronto!... Le convinzioni, o io dimentico me stesso, che mi hanno spinto a scendere nell’agone politico erano dettate dagli ideali di libertà ed equità… Dunque devo dimettermi, e basta! In fondo che importa? Domani stesso l’amministrazione potrebbe cadere… è già accaduto… gli stessi governi nazionali a volte entrano in crisi dalla sera alla mattina… Certamente ci sono politici che al mio posto prenderebbe la cosa più alla leggera… Dio, che razza di gente c’è in giro!… Ma per me no, per me no! Dunque hai sentito Pepe?... è finita, finita!... Hai chiuso con la politica! Del resto l’ho sempre detto a me stesso: la politica non può essere un mestiere, deve essere un servizio… Se ti accorgi che non puoi operare per il bene della gente, allora… Eppure non ho mai immaginato che sarebbe finita così… che mi dovevo dimettere, perché un energumeno di tal fatta… Forse non ho interpretato bene le sue parole… chissà che non abbia detto tutta un’altra cosa… Forse m’ha dato di volta al cervello per il caldo e non è vero niente?... Ma come non è vero niente!... Io ora lo vedo con minore possibilità di equivoco di quando l’ho visto allora!… Le sue parole mi risuonano nell’orecchio ancora con più forza… ho ancora la sensazione sgradevole del suo alito sulla mia faccia… sento ancora le sue dita contrarsi per lo sforzo sul mio braccio quando ho tentato di divincolarmi… E’ un uomo forte… Eppure io non sono un debole… A scuola menavo sempre tutti… Ma qui non si tratta di fare a botte!... Quando ha mollata la presa, la giacca gli si è aperta per un attimo… la pistola nella fondina c’era per davvero…

 

Una nuvola passeggera, come una mano enorme, interrompe il corso placido della luna. La mano si ritrae, e la luna ritorna a carezzare con il suo pallido splendore i tetti e le grondaie degli alberghi del lungomare e il Castel dell’Ovo... Venne eretto sui resti di un’antica villa appartenuta a Lucullo… i romani sì che sapevano vivere!... Se continuo con questa andatura tra breve sarò a Marechiaro!... Come eravamo contenti quando ci siamo stati il mese scorso… Antonio e la compagna, Roberto con la moglie, Giulio e… chi c’era più con noi? Ah, già, la sorella di Giulio con l’amica… Fu quando l’ho conosciuta per la prima volta… Chissà se dopo le dimissioni mostrerà ancora interesse per me… Pepe, Pepe, mi sembra che non ne sei convinto del tutto! E’ inutile che ti lambicchi il cervello… non c’è altro da fare! Non ti resta che comportarti da uomo, in modo che la gente possa dire: <<In un Paese come l’Italia dove tutti minacciano le dimissioni, ma poi restano ancor più abbarbicati alla poltrona, Pepe le ha date e confermate…>>. Dimissioni irrevocabili, dunque!... Davanti a quel caffè sono stato seduto l’estate scorsa con l’assessore all’ambiente del Comune di Bologna. Era a Napoli per il convegno sulla raccolta differenziata... nella sua città è superiore al 50%... qui da noi ancora non è partita… Ma vale veramente la pena di organizzare questi convegni? Portano a qualche risultato? A giudicare da Napoli... Mi passano a fianco una donna e due uomini… il più alto mi saluta… lavora al comune… si chiederà che ci faccio qui a quest’ora di notte… penserà che vengo da una riunione segreta…  In Italia prima o poi si scopre che chi appena conta qualcosa appartiene ad un’associazione più o meno segreta e più o meno influente… ad una P2 o P3 o P4… ma a Napoli conta soltanto la P38… Ah! Ah! Faccio dello spirito?... Benissimo!... E’ certo una mia qualità innata… mi  viene riconosciuta anche dalle donne… Katia mi dice spesso che come racconto io le barzellette non le racconta nessuno… A quest’ora avrà già lasciato il ristorante e sta andando a casa con lui… non me ne importa nulla, proprio nulla!... Il suo è un appartamento piccolo ma grazioso… nel bagno c’è una doccia così stretta… in due ci si sta solo abbracciati… L’ultima volta che sono stato a casa sua è venuta alla porta avvolta nell’accappatoio rosa… abbracciandomi si è aperto… l’accappatoio rosa non lo rivedrò più… e neppure le sue gambe… Ne sto parlando come se dare le dimissioni sia la stessa cosa che andare al patibolo… Non è la stessa cosa, ma le ripercussioni sulla mia vita certamente si vedranno… Che farà Katia?... Vorrà ancora stare con me?... Continuerà a divertirsi come se nulla fosse accaduto? Questo certamente!... Del resto non potrà raccontare a nessuno che il suo caro Pepe si è dimesso… e neppure potrà mostrare a lui di essere amareggiata per un tempo molto lungo… altrimenti dovrà dargli delle spiegazioni… Ma soffrirà di sicuro… Oh, di sicuro piangerà… Veramente a piangere saranno in molti… Per l’amor di Dio, mia madre!... mio padre!… Claudia, mia sorella!… No, no, assolutamente non ci devo pensare!… Alla famiglia non si pensa, Pepe, chiaro? Neppure l’ombra di un pensiero… E se fuggissi all’estero?... Vado a casa… appronto la valigia… scrivo una lettera di dimissioni che imbucherò all’aeroporto di Capodichino… salgo sul primo aereo in partenza per un Paese che non prevede l’estradizione verso l’Italia… Ma perché poi dovrebbero chiedere la mia estradizione?... non sono mica un evasore fiscale o un bancarottiere!… Qui comincia a darmi di volta il cervello… ora sei solo, non hai bisogno di recitare la commedia dinanzi a nessuno… ammetti che è dura, è dura…

 

Sono solo con la luna. Il suo nudo splendore inazzurra l’erba e gli alberi della Villa Comunale... Chi l’avrebbe detto che per una volta mi sarei ritrovato a vagare in piena notte lungo via Caracciolo!... Che penseranno quei carabinieri nella gazzella ferma laggiù?... Speriamo che non vengano a chiedermi i documenti... l’ultima cosa che vorrei fare è dare spiegazioni... Sono stanco, mi sento come se avessi scalato il Vesuvio… non sono più abituato ad andare a piedi… la macchina ci uccide… Mi riposerò su quella panchina… Ho il mare dirimpetto… La brezza che scende dal Vomero spinge le onde al largo rese argentee dalla luna… Che aria magnifica!… Cos’è che ha un profumo così singolare?… Siamo alla fine di marzo… sarà già cominciata la fioritura… è buio, ma di sicuro gli alberi sopra di me sono ricoperti di fiori… Di cenare oramai non se ne parla più… è bello qui, e c’è una pace… Vero è che di pace ne avrò ben presto tanta… Niente più riunioni di partito… riunioni di maggioranza… riunioni di Giunta… riunioni con i rappresentanti della Regione e del Governo… riunioni con i sindacati… riunione con i comitati civici… riunioni con le ditte preposte alla raccolta dei rifiuti… riunioni con i sindaci dei comuni limitrofi… riunioni con i Presidenti delle provincie per avere la disponibilità a sversare nel loro territorio… riunioni, sempre riunioni… e in strada cumuli di rifiuti sempre più grandi a rendere l’aria della città sempre più irrespirabile… Sarebbe bello addormentarsi qui!… Ah! Ah! Un assessore senzatetto!... Che silenzio! Ora ho tutto il tempo e la calma per riflettere sul da farsi!… Si deve riflettere su tutto… questa è la vita!… Dunque riflettiamo… Allora, domani mattina si danno le dimissioni… domani mattina alle nove, quando il sindaco è già nel suo ufficio, entrerò chiudendomi la porta alle spalle e… Ma forse è meglio informare prima il partito della mia decisione… Che dirà il segretario? I rapporti con lui non sono mai stati ottimi… Dopo la sorpresa iniziale, si metterà subito a pensare come sostituirmi… A lui non gliene importerà molto… ma alla moglie, così dolce e graziosa, sempre gentile… con lei c’era da fare qualcosa… Se solo mi fossi impegnato un po’, con lei avrei avuto più di una chance… Se si  corteggia una signora non si può essere pigri… bisogna rispettare la regola delle tre s: solo, solerte e segreto… il che vuol dire: essere pieno di premure, inviare fiori, conversare con garbo, essere disposto a lunghe attese… il tutto sempre con molta discrezione… e tatto… Certo, con una signora così perbene, sarebbe stata tutt’altra cosa che con Katia… sarebbe stata una relazione di un certo livello… una di quelle relazioni capaci di trasformare radicalmente un uomo… di fargli acquistare maggiore sicurezza… maggiore rispetto di sé... Signore assessore, non continui ad ingannare se stesso!… Deve riconoscere che si è sempre circondato di donnacce… e ha cominciato fin da ragazzo… La prima volta fu con la domestica dei vicini… un’ucraina che era solita arrotondare la paga… i vicini  erano via per il weekend… Mio padre capì subito, ma probabilmente anche mia madre vedendomi ritornare soltanto al mattino presto… Forse dovrei prima passare per casa… informare delle mie intenzioni tutta la famiglia… Certamente sarebbe andato tutto diversamente se avessi continuato a frequentare lo studio legale di quell’amico di papà!… Sarei diventato un buon avvocato… magari ora sarei sposato con una brava ragazza dalla quale avrei avuto dei figli… forse proprio con Rosanna, la figlia dell’avvocato, mi voleva così bene… anche la madre ne avrebbe avuto piacere… Rosanna sì che resterà scossa… mi vuole ancora bene, sebbene  abbia marito e figli…  me ne sono accorto da come mi guardava l’ultima volta che ci siamo incontrati… Certo potrei mettermi a frequentare di nuovo uno studio legale… o trovare un posto di dirigente in qualche grossa azienda… le amicizie non mi mancano… Non voglio essere più niente di quello che sono stato… occorre uccidere la memoria fino in fondo… Tutte assurdità… lo sai bene che questa società non perdona i transfughi… e inoltre sei fin troppo pigro per iniziare d’accapo qualcos’altro… o per trasferirti in qualche altra città… Del resto, per chi, come te, è nato e cresciuto a Napoli il destino è alle spalle, è provenire da lì… l’ha avuto in dote nascendo… metà zavorra e metà salvacondotto… e ovunque vada non può cancellare che proviene dal luogo che è il circo più grande al mondo... Ragionando così, Pepe, non approderai a niente… No, qui non c’è proprio nulla su cui riflettere… Riposiamoci ancora qualche minuto su questa panchina e poi… A casa!

La mia testa… Dove mi trovo?... Che ci fa questo cane sdraiato accanto ai miei piedi!… Dunque ho dormito! Mi sono addormentato sulla panchina!... Dio, che strano sogno! Ero all’interno di un teatro… il San Carlo?... Sedevo in una platea completamente vuota a contemplare uno spettacolo di speranze e timori. Al suono ora dolce ora acuto dell’orchestra, una coorte di uomini e donne avvolti in veli neri o bianchi, volteggiando qua e là, mimavano scene di lotta. Dapprima hanno prevalso gli uomini e le donne vestite di bianco, ma poi le sorti della lotta si sono capovolte ed i neri hanno preso il sopravvento. Quando, ricoperto dal nero, il bianco è scomparso dalla scena, il buio ha invaso tutto il teatro come se all’improvviso fosse mancata la corrente… E mi sono svegliato!... Quante ore avrò dormito?... Incomincia a far giorno… l’alba traccia una linea purpurea sulla collina di Pizzofalcone… Che ora è?... guardiamo il display… Sono da poco passate le cinque. Mi gira la testa… non posso muovere il collo… ho la schiena bloccata… Devo alzarmi, muovermi, camminare… Ah, così va meglio!... Che arietta!… Viene dal mare… Questa notte sì che me la ricorderò per un pezzo… Mi sembra di essere tornato indietro di oltre vent’anni… a quando partecipavo ai raduni dei boy-scout e ci accampavamo nei boschi… Quello, però, era un altro svegliarsi… mi aspettava una giornata di escursioni in compagnia degli amici… Così presto tra i viali della Villa non ci sono mai stato… Con Sonia ci venivamo spesso, qualche volta anche di mattina a fare footing… Certo, se avessi ancora Sonia accanto a me… Lei sì che mi ha voluto bene!... E’ stata la relazione più intensa che ho avuto… Vorrei sapere perché l’ho lasciata… una vera bestialità… Il delitto più grande è di uccidere un amore! La relazione era diventata troppo scontata… uscire ogni sera sempre con la stessa… Di’ la verità! Ad un certo punto hai avuto paura di non riuscire più a liberarti di lei… Eppure avrei potuto aspettare ancora un po’… Che farà ora? Che diritto hai di chiederlo? Avrà un altro… magari sarà sposata… avrà già dei figli…  Certo con Katia ci sono meno difficoltà… L’impegno è solo saltuario… Certo quando un altro si prende tutti i fastidi, e tu solo il piacere… non puoi pretendere che lei si strappi pure i capelli se le cose ti vanno male… Del resto, perché uno si dovrebbe rammaricare eccessivamente per le tue sventure se non ha con te un legame molto stretto? Eppure è triste sapere di non avere nessuno… Che sciocchezza! Papà, mamma, Claudia… In fondo sono il figlio, il fratello… mi vogliono bene, sicuro… ma che sanno di me? Che sono assessore… che mi accompagno con donnacce e gioco a carte… Ma che altro sanno? Quello che della mia attività politica scrivono i giornali… Che qualche volta ho ribrezzo di me stesso, però, questo i giornali non lo scrivono… del resto mi pare che neppure io ne sia stato mai molto convinto!... Che vai a pensare ora, Pepe? Ci manca solo che ti commuova… Busto eretto e pancia in dentro, così va bene! Sia che si vada ad un appuntamento con una bella donna o si vada in guerra, il vero uomo non lo lascia scorgere né dal volto né dall’andatura!

 

Le poche macchine in giro sfrecciano veloci al mio fianco… soltanto di mattina presto Napoli consente alle auto queste andature… Sempre più chiaro… il display del telefonino indica le sei e mezza… Si potrebbe già leggere il giornale… Piazza dei Martiri quando è completamente vuota ha un aspetto insolito… la Colonna non mi è mai sembrata così alta… Laggiù c’è il Palazzo Cellamare, col portale di Ferdinando Fuga e l’insolito arco barocco…  Tracce del passato piene di vita… La storia dell’arte mi ha sempre affascinato… in particolare quella di Napoli. Avevo chiesto l’assessorato alla Cultura… Non mi sarei trovato in questa situazione… <<Assessorato all’Ambiente e Territorio. Devi farti le ossa!>>, sentenziò il sindaco… E tu non hai battuto ciglio… Sì, ma non è detto che per farmi le ossa debba rimetterci la pelle!... Ora ti vedo, Pepe, ti vedo tutto. Tu vuoi far politica e vorresti vivere senza nemici! Ti pare possibile? Ora è tutto finito… non ci pensare più… Ora il problema è solo se dare le dimissioni alle nove nelle mani del sindaco o attendere l’arrivo del capogruppo del partito alle undici… Che dirà quella sorta di imprenditore, quello scavafossi, quando verrà a saperlo? Lui sì che saprà il perché… Si accorgerà, però, di che pasta è fatta un assessore!... Cane maledetto!... Un mascalzone simile può fare a botte per strada… o addirittura partecipare ad una sparatoria… senza che la cosa abbia per lui alcuna conseguenza… Mentre se una persone rispettabile, un servitore dello Stato, viene minacciato a quattr’occhi… è costretto a dimettersi… E così quel malandrino continuerà a vivere tranquillamente e a coltivare i suoi loschi affari, mentre io… E’ lui che mi costringe a dimettermi! Ma lui neppure se la passerà liscia! Scriverò una lettera al Procuratore della Repubblica… anonima… gli racconterò tutto sugli affari sporchi di quest’individuo… o, meglio ancora, scriverò ai giornali, a quelli locali e quelli nazionali… Se crede che una cosa simile possa restare segreta, si sbaglia di grosso!...Voglio vedere se avrà ancora il coraggio di mostrarsi al caffè!… E’ solo un’impressione o avverto dei brividi di freddo? Sarà certo perché ho fame… non c’è da stupirsi… Da quando non ho più toccato cibo?... Da ieri sera alle sei… Giulio, oltre al biglietto, mi ha offerto anche un caffè ed un cornetto… Via Chiaia… Sto ritornando indietro senza accorgermene… Deliziosa la ragazza che sta attraversando la strada… Snella, bionda, cammina portando alto un petto agitato come un gatto in un sacco... Da quant’è che non faccio l’amore? Venerdì scorso è stata l’ultima volta… Con Katia, se no con chi? Il sabato è riservato a lui… Negli ultimi tempi gli impegni dell’assessorato mi hanno assorbito completamente… Questo è l’unico piacere concreto… E se Katia mi abbandonerà?... Qualche volta mi ha dato l’impressione di stare con me più per la mia posizione che… Come lo verrà a sapere? Dai giornali!... Si arrabbierà che non gliel’abbia detto prima… Potrei mandarle un messaggio… Che m’importa se sarà in collera o no!... Da quant’è che dura la relazione?... Dall’estate dell’anno scorso? Ma no, era già cominciata in primavera… Il Lunedì in albis l’abbiamo trascorso insieme… lui era di servizio in ospedale.   

Cos’è questo coro?... Viene dalla chiesa posta all’altro lato della strada… S. Maria della Mercede… La prima messa… Da quanto tempo non ne ascolto una?… L’ultima volta è stato a Natale, al Duomo… ha celebrato il Cardinale… stavo in prima fila… ero in veste ufficiale, facevo le veci del sindaco… Mi vien voglia di entrare in chiesa… quelli che credono profondamente, sopportano meglio le avversità… Allora che faccio, entro?... Ma sì, entriamo! Recitare un Pater Noster e tre Ave Maria non ha mai fatto male a nessuno… Le preghiere si apprendono da bambino e non si dimenticano più.. Mamma mi portava spesso con sé in chiesa, veniva anche Claudia…  Avevo imparato a servir messa… Inginocchiamoci un momento a pregare… E se mi andassi a confessare?… Non penso che a quest’ora ci sia un prete disposto… Oramai sono pochi i fedeli che ancora si confessano prima di prendere la comunione… eppure delle due, la confessione, è l’atto più significativo! Esternare con sincerità ad un’altra persona le proprie vicissitudini e i propri pensieri… E’ difficile! Molto difficile!... Chissà che faccia farebbe il prete se, dopo avergli raccontato tutto, alla fine gli dicessi: <<Padre, mi dia la sua assoluzione, perché adesso mi vado a dimettere…>>. Perché? Perché non ho il coraggio di dire no ad un delinquente, né di denunciarlo alla Procura della Repubblica!… Dio mio, che vado a pensare!... Ho l’impressione che le disavventure rendano stupidi! Alziamoci e usciamo! Che luce! E’ pieno giorno! L’ora è vicina!... Preferirei fosse già passata!... Di nuovo ho fame!... Entro in quel caffè a prendere qualcosa?… Anche i condannati a morte, la mattina prima dell’esecuzione, bevono il loro caffè e fumano l’ultima sigaretta!… Ma no, sopporto, resisto fino al Caffè del Comune!… Ho scoperto la dolce sofferenza del ventre affamato… una sensazione che lascia intravedere possibilità di godimento sconosciute alle pance piene… E’ strano, ma è come se avessi nostalgia di Francesco, il cameriere… Farò colazione ad un tavolo del mio caffè, dove i primi pettegolezzi del giorno sono freschi quanto i cornetti appena sfornati. Berrò un caffelatte e andrò via prima che giunga qualcuno che conosca… E anche se incrociassi qualcuno di mia conoscenza?… La mia presenza è tutt’al più un segno di sangue freddo… <<Alle sette ha fatto colazione al Caffè del Comune, e alle nove si è dimesso!…>> Il bello è che nessuno mi costringe… Se volessi potrei ancora fare marcia indietro e buttare tutto all’aria… Non fosse altro per non darla vinta a quel figlio di un cane… Nel cuore della foresta troverai gente senza cuore… è così anche per le città, per le grandi città…

 

 

Attraverso la Galleria Umberto I, mentre il sole rischiara i suoi bracci poggiando un raggio dorato sui vetri della cupola. Tra poco sarò al caffè… Sono di nuovo calmo… mi pare addirittura che mi rallegri all’idea della colazione… Perché poi non dovrei? Recarsi a dare le dimissioni non è come salire le scale del patibolo… Dopo aver fatto colazione potrei mandare un messaggio a chi mi vuole bene… Prima di tutto a Claudia… Lei sì che ne resterà scossa, quando saprà la fine che ho fatto… Al contrario di suo marito, che non perderà l’occasione per fare del facile sarcasmo: <<L’avevo previsto… un mascalzone simile! Sarà stato minacciato da qualche creditore per debiti di gioco!>> A Claudia dirò di avvertire anche papà e mamma in modo che non apprendano in modo brusco la notizia dai telegiornali… Dovrei mandare un messaggino anche a Katia… lo leggerà quando si sveglia… a quest’ora di sicuro dorme ancora… E agli amici?... Tutt’al più scriverò ad Antonio… Sì, ma per dire cosa?...  Forse è meglio che non scriva proprio niente a nessuno… In fondo mandare messaggi non è stato mai il mio forte… La stessa cosa mi capitava quando ancora si spedivano lettere… Ma eccomi dinanzi al Caffè del Comune… stanno terminando le pulizie… C’è già un signore all’interno che prende un caffè al banco… Entro anch’io…  Vado a sedermi al tavolo in fondo… lontano da sguardi indiscreti… Strano, non riesco proprio ad immaginare che l’individuo che spesso ho visto seduto a quel tavolo vicino alla finestra possa essere lo stesso che ieri sera mi ha… Ma dov’è il cameriere?... Eccolo che arriva dal retrobottega… si sta ancora abbottonando la giubba…

<<Buona giornata, dottore!>>

<<Buon giorno, Francesco!>>

<<Così presto oggi, dottore? Cosa posso servirle?>>

<<Un caffelatte e due cornetti alla marmellata.>>

 <<Le porto i giornali, dottore, nel frattempo?>>

 <<Sì, grazie.>>

Questo quotidiano è sempre molto attento ai fatti del Comune… che riporti già qualcosa?... Ma cosa? Stravedo!... Sembra che mi aspetti di trovare un articolo che porti le mie dimissioni prima di averle date?... Ora la cosa sta diventando seria. Pepe, devi stare calmo!…  Sì, però, se non ci fosse nemmeno quel po’ di tensione, allora la cosa non avrebbe proprio nessuna importanza. Tutto sommato, devo riconoscerlo, non mi sto comportando male… Ecco che sopraggiunge il cameriere con la colazione... Che bell’aroma!... Com’è buono questo caffelatte!... Sì, una bevanda calda è proprio quello che ci vuole dopo una notte in bianco… Si diventa tutt’altro uomo… E’ stata una vera sciocchezza non aver cenato… Il cameriere poggia il vassoio  con i cornetti sul tavolo… che fragranza!...

<< Il dottore ha già sentito la notizia?>>

<<Che notizia? Quale novità dovrei conoscere?>> Santo cielo, che sappia già qualcosa?... Ma è assurdo, non è possibile!

<< Il signor Meriani… Lo conosce? E’ quel signore che spesse volte si ferma qui da noi a prendere il caffè, dopo essere stato in Comune.>>

Certo che lo conosco! Questo è proprio il nome del mio uomo… Vuoi vedere che è già stato qui? Che sia passato di qui ieri notte e abbia raccontato tutto?... Ma perché il cameriere non continua… ma sì che continua… Che dirà ora?

<<Il signor Meriani è stato arrestato stanotte, insieme ad altre sette persone. Sembra che sia coinvolto anche un funzionario del Comune… ancora non si conosce il suo nome.>>

<<Che cosa?>> Devo restare calmo… le parole mi sono uscite di bocca come un grido… non posso urlare a questo modo… non devo tradirmi… Ma sogno o son desto? Devo avere conferma che ho sentito bene… glielo chiederò ancora una volta… 

<<A chi hanno messo dentro?>> Splendido, stupendo! Bravo Pepe, l’hai detto con un’aria distaccata, senza mostrare alcun interesse! Bravo!

<<Il signor Meriani! Lei, dottore, lo conoscerà di certo… Quel tipo alto, massiccio, che è solito fermarsi a quel tavolo vicino alla finestra, a volte anche in compagnia di funzionari del Comune.>>

Sono proprio sveglio… è tutto vero eppure non riesco ancora a crederci… devo chiederglielo ancora una volta… con nonchalance…

<<E’ stato arrestato?… Ma come mai. Come fai a saperlo?>>

<<Ma dottore! Chi dovrebbe saperlo prima di noi! Non per niente questo locale è chiamato il Caffè del Comune! Dal signor sindaco all’ultimo degli uscieri, prima o poi tutti vengono a prendere un caffè da noi. E vuole che una notizia come questa non ci giunga immediatamente? Qui, le notizie, arrivano prima che all’interno di Palazzo San Giacomo! E per giunta, abbiamo anche la questura a due passi… molti poliziotti, al mattino, si fermano qui per un caffè. Non per niente, si dice che il caffè, come lo facciamo noi, a Napoli non lo fa nessuno! >>

 

Per l’amor di Dio, non devo far trapelare la mia felicità, anche se vorrei fare salti di gioia!... Devo fargli ancora delle domande!... Venir arrestato non vuol dire necessariamente essere portato a Poggioreale… Dopo l’arresto, uno può essere condotto in questura, venire interrogato, e… malauguratamente essere subito rilasciato. Devo sapere se è a conoscenza di altri particolari… ma senza dare nell’occhio… Faccio finta di leggere il giornale…

<<Chissà se gli arrestati sono stati portati in questura o a Poggioreale?>>

<<Direttamente a Poggioreale! Dotto’, li hanno anche ammanettati!>>

Chi se lo sarebbe aspettato? E’ un miracolo! E’ un miracolo! E i miracoli, si sa, sono imprevedibili, non ci si può fare affidamento… Posso senz’altro considerarmi fortunato perché nella mia vita se ne è verificato uno! Stupendo, stupendo! Le preghiere di stamattina sono servite!

<<Ieri sera è stato a teatro, al Politeama, in via Monte di Dio… Non che il signor Mariani sia un habitué, forse doveva incontrare qualcuno… Quando è ritornato a casa su al Vomero, ha trovato due volanti della polizia che lo aspettavano davanti al portone… Tre poliziotti l’hanno accompagnato in casa a prendere gli effetti personali e, tra lo stupore e le lacrime dell’amante e del figlioletto, se lo sono portato via ammanettato. Non gli hanno dato neppure il tempo di salutare gli altri due figli che vivono con la moglie a Ponticelli!>>

<<Un arresto è sempre una cosa triste. Essere privato della libertà è la cosa peggiore che possa capitare ad un uomo!>> Questa frase l’ho pronunciata splendidamente!... Anche il mio contegno è di attore consumato, nessuno potrebbe sospettare qualcosa… Bravo, Pepe! Continua così…

<<Veramente una cosa molto triste! Veniva da noi da tanto tempo… Pareva un signore tanto a modo... le sue mance erano sempre molto generose…>>

<<Si sa perché l’hanno arrestato? Qual è l’accusa?>>

<<Dotto’, si dice… ma io non ci credo… Associazione a delinquere di stampo mafioso! Ne avrà almeno per dieci anni!>>

Credo di non essere mai stato così contento in vita mia… E’ stato arrestato, è stato arrestato! Non ci posso ancora credere! Ora nessuno sa nulla, e nulla è accaduto! E che gran fortuna che sia passato per il caffè stamattina… altrimenti mi sarei dimesso per niente… Ma si vedeva che era un poco di buono… ha avuto quel che si merita… E l’accusa è grave… infamante… Non me lo troverò davanti per chissà quanto tempo… e con lui dietro le sbarre tutto è ritornato come prima! Pepe, ora tutto è di nuovo come prima! Ah, come è buono questo cornetto bagnato nel caffelatte! Ho fatto una colazione squisita, signor Meriani! Non so se lei potrà dire la stessa cosa della ciotola di latte che le hanno servito stamattina! Magnifico, ed ora mi fumo anche una bella sigaretta…

<<Francesco!>>

<<Prego, dottore>>

<<Mi offri una delle tue Marlboro light?>>

Sono così felice, così felice!... Che faccio ora, che faccio?… Qui bisogna pensare ad organizzare qualcosa per stasera, bisogna distrarsi, rimuovere… altrimenti corro il rischio che mi venga un colpo per la gran gioia!... Per prima cosa mi ci vuole una bella rinfrescata! Terminata la colazione passo per il salone qui all’angolo, e da Gino mi faccio fare barba capelli e shampoo… Dopo raggiungo il mio ufficio al Comune, e sicuramente la segretaria aggiungerà nuovi particolari all’arresto di Meriani… Verso le undici manderò un messaggio a Katia… a quell’ora sicuramente sarà sveglia… Le dirò che deve tenersi libera per questa sera, piaccia o non piaccia a lui! Mi sento un leone… sto proprio in vena… stasera saranno scintille!

 

 


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