Qual da
gli aridi scogli erma su 'l mare
Genova sta, marmoreo gigante,
Tal, surto in bassi d�, su 'l fluttuante
Secolo, ei grande, austero, immoto appare.
Da quelli scogli, onde Colombo infante
Nuovi pe 'l mar vedea mondi spuntare,
Egli vide nel ciel crepuscolare
Co 'l cuor di Gracco ed il pensier di Dante
La terza Italia; e con le luci fise
A lei trasse per mezzo un cimitero,
E un popol morto dietro a lui si mise.
Esule antico, al ciel mite e severo
Leva ora il volto che giammai non rise,
"Tu sol" pensando "o ideal, sei vero".
Il poeta ritrae Mazzini che grandeggia solitario
rispetto agli uomini e agli avvenimenti della sua epoca, come la citt�
di Genova domina superba sul mare circostante; e come Cristoforo Colombo
immaginava l'esistenza di continenti sconosciuti, cos� Mazzini ha
prefigurato il destino nobile dell'Italia, chiamandola alla libert�,
all'unit� e all'indipendenza.
Nella seconda quartina c'� una replica :dagli
scogli di Genova Colombo sognava quei nuovi paesi dei quali poi sarebbe
stato lo scopritore; allo stesso modo Mazzini intu� che stava per
cessare la notte dell'asservimento e s'avanzava l'alba di una nuova
epoca.Egli quindi fu profeta della terza Italia e con i suoi scritti
ridest� nei compatrioti l'aspirazione alla libert�.