Ad Annie
Batto a la chiusa imposta con un ramicello di fiori
glauchi ed azzurri, come i tuoi occhi, o Annie
Vedi: il sole co 'I riso d'un tremulo raggio ha baciato
la nube, e ha detto�Nuvola bianca, t'apri. �
Senti: il vento de l'alpe con fresco susurro saluta
la vela, e dice�Candida vela, vai. �
Mira: I'augel discende da l'umido cielo su 'l p�sco
in fiore, e trilla � Vermiglia pianta, odora. �
Scende da' miei pensieri l'eterna dea poesia
su 'I cuore, e grida � O vecchio cuore, batti. �
E docile il cuore ne' tuoi grandi occhi di fata
s'affisa, e chiama�Dolce fanciulla, canta.
Alessandrina
Gelido il vento pe' lunghi e candidi
Intercolonnii fer�a; su' tumuli
Di garzonetti e spose
Rabbrividian le rose
Sotto la pioggia, che, lenta, assidua,
Sottil, da un grigio cielo di maggio
Battea con faticoso
Metro il piano fangoso;
Quando, percossa d'un lieve tremito,
Ella il bel velo d'intorno a gli omeri
raccolto al seno avvinse
E tutta a me si strinse:
Voluttuosa ne l'atto languido
Tra i gotici archi, quale tra' larici
Gentil palma volgente
Al nativo oriente.
Guard� serena per entro i lugubri
Luoghi di morte; lev� la tenue
Fronte, pallida e bella,
Tra le floride anella
Che a l'agil collo scendendo incaute
Tutta di molle fulgor la irradiano:
E piovvemi nel cuore
Sguardi e accenti d'amore
Lunghi, soavi, profondi: eolia
Cetra non rese pi� dolci gemiti
Mai n� s� molli spirti
Di Lesbo un d� tra i mirti.
Su i muti in tanto marmi la serica
Vesta strisciava con legger sibilo,
Sparg�anmi al viso i venti
Le sue chiome fluenti.
Non mai le tombe s� belle apparvero
A me nei primi sogni di gloria
Oh amor, solenne e forte
Come il suggel di morte!
Oh delibato fra i sospir trepidi
Su i cari labri fiore de l'anima
E intraviste ne' baci
Interminate paci!
Oh favolosi prati d'Elisio,
Pieni di cetre, di ludi eroici
E del purpureo raggio
Di non fallace maggio,
Ove in disparte bisbigliando errano
(N� patto umano n� destin ferreo
L'un da l'altra divelle)
I poeti e le belle!
Qui regna amore
Ove sei? de' sereni occhi ridenti
A chi tempri il bel raggio, o donna mia?
E l'intima del cor tuo melodia
A chi armonizzi ne' soavi accenti?
Siedi tra l'erbe e i fiori e a' freschi venti
D�i la dolce e pensosa alma in bal�a?
O le membra concesso hai de la pia
Onda a gli amplessi di vigor frementi?
Oh, dovunque tu sei, voluttuosa
Se l'aura o l'onda con mormorio lento
Ti sfiora il viso o a' bianchi omeri posa,
� l'amor mio che in ogni sentimento
Vive e ti cerca in ogni bella cosa
E ti cinge d'eterno abbracciamento.
Giosu� Carducci