MONTALE: La gondola che scivola in un forte

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La gondola che scivola in un forte

 

La gondola che scivola in un forte
Montale

La gondola che scivola in un forte
bagliore di catrame e di papaveri,
la subdola canzone che s'alzava
da masse di cordame, l'altre porte
rinchiuse su di te e risa di maschere
che fuggivano a frotte -

una sera tra mille e la mia notte
� pi� profonda! S'agita laggi�
uno smorto groviglio che m'avviva
a stratti e mi fa eguale a quell'assorto
pescatore d'anguille dalla riva.

 

SCHEMA METRICO

Due strofe di endecasillabi con un settenario in settima posizione, con varie rime e assonanze distribuite.

Si tratta di un mottetto in cui Montale � volto alla ricerca di una raffinata musicalit� mettendo in primo piano il tema della memoria.Il poeta si trova a Venezia dove ritorna alla sua memoria il ricordo di un altro momento trascorso nella citt� lagunare con la sua donna. Arriva all�amara considerazione del distacco, alla presa di coscienza di una perdita cui la memoria non pu� porre riparo. E� la vista dell�acqua e dei riflessi che fa emergere l�improvviso ricordo del passato. Il poeta si paragona ad un pescatore di anguille : come questi si china in quel groviglio di pesci, cos� il poeta si china nel groviglio delle memorie emerse dal suo animo, in questo caso � il ricordo di una serata di carnevale.

La poesia � caratterizzata da immagini in movimento: la gondola scivola, la canzone s�alzava, , le porte si chiudevano, le maschere fuggivano. La donna, che � assente nel presente ,viene mostrata lontana anche nel passato. Evocare la sua presenza � comunque un�impresa disperata.



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