In
agguato
in queste budella
di macerie
ore e ore
ho strascicato
la mia carcassa
usata dal fango
come una suola
o come un seme
di spinalba
Ungaretti
uomo di pena
ti basta un'illusione
per farti coraggio
Un riflettore
di l� mette un mare nella nebbia
Poesia suddivisa in tre
strofe di versi liberi: la prima pi� lunga di dieci versi e due quartine
pi� piccole. Manca la punteggiatura, domina lo spazio bianco che
amplifica il significato delle parole. Gli a capo sono abbondanti tanto
da costringere la voce a sostare nella lettura.
L�immagine che
caratterizza la poesia di Ungaretti, � quella del fante che trascina la
sua carcassa nel fango dei camminamenti e si paragona a un oggetto come
una suola consumata, ma anche a un seme di biancospino, che, da quello
stesso fango, sapr� portar fuori l�energia per fiorire e consolare il
mondo attraverso la poesia.
Il Pellegrinaggio, di cui
parla il poeta, non � altro che una ricerca della sua identit�,
sollecitato dalle difficolt� di una trincea dove non c�� differenza tra
la vita e la morte. Ma il poeta capisce che non tutto � perduto nella
trincea e quindi � �in agguato in queste budella di macerie�.
Parte importante della
poesia � sempre il contrasto tra angoscia e speranza, tra sofferenza e
amore per la vita, quell�amore per la vita che permette all�uomo di pena
di sollevarsi dalla disperazione e di continuare il cammino. Lui scopre
che non c�� dolore tanto grande da impedire all�uomo di conservare
un�illusione che d� la forza di andare avanti �un riflettore mette un
mare nella nebbia� cio� apre una vasta distesa di luce.