UNGARETTI : NON GRIDATE PIU'

UNGARETTI NON GRIDATE PIU'


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NON GRIDATE PIU'

 

Cessate d�uccidere i morti,

Non gridate pi�, non gridate

Se li volete ancora udire,

Se sperate di non perire.

 

Hanno l�impercettibile sussurro,

Non fanno pi� rumore

Del crescere dell�erba,

Lieta dove non passa l�uomo.

 

PARAFRASI

Finitela di uccidere (una seconda volta) i morti , non gridate pi�, non gridate, se volete ancora ascoltare il loro messaggio di pace, se sperate di non morire e di salvare i valori della civilt� umana.(I morti) hanno una voce debole; essi non fanno pi� rumore di un�erba crescente , sulla quale c��  silenzio se no passa l�uomo.

 

� una poesia ispirata al poeta dalla �Guerra fredda� che  sent� il dovere  di far sentire il  grido doloroso per gli odi e le cattiverie che abitavano nell�animo degli uomini scampati al conflitto crudele.Non gridate pi� � la poesia con cui il poeta, con poche di parole esort� gli uomini a porre fine ai contrasti inutili e a raccogliersi in religioso silenzio, per ascoltare il messaggio di pace che proveniva dalle tombe in cui giacevano i morti invano per colpa della guerra. Non ascoltare la debole voce dei morti era come ucciderli un�altra volta, per non capire il loro sacrificio  inutile.

Sembra una corrispondenza d�amorosi sensi , come quella di Foscolo nei Sepolcri,  tra i vivi e i morti.

 Ma mentre quella del Foscolo era una esortazione energica che mirava a scatenare negli uomini  l�ideale patriottico; quella di Ungaretti,  � calma , intesa a far ragionare gli uomini sugli effetti negativi dell�odio e delle inutili guerre tra gli uomini.

 

 



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