VERGA :CONCEZIONE DELLA VITA ,la Famiglia e l'ideale dell'Ostrica

GIOVANNI VERGA

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LA CONCEZIONE DELLA VITA :la famiglia e l'ideale dell'ostrica

Il Verga ebbe una concezione dolorosa e tragica della vita. Pensava che tutti gli uomini fossero sottoposti a un destino impietoso e crudele che li condanna non solo all�infelicit� e al dolore, ma ad una condizione di immobilismo nell�ambiente familiare, sociale ed economico in cui sono venuti a trovarsi nascendo. Chi cerca di uscire dalla condizione in cui il destino lo ha posto, non trova la felicit� sognata, ma va incontro a sofferenze maggiori, come succede a�Ntoni Malavoglia e a Mastro Don Gesualdo. Con questa visione un po� pietrificata della societ� il Verga rinnova il mito del fato ( cio� la credenza in una potenza oscura e misteriosa che regola imperscrutabilmente le vicende degli uomini), ma senza accompagnarlo con il sentimento della ribellione in quanto non crede nella possibilit� di un qualsiasi cambiamento o riscatto. Per il Verga non rimane che la rassegnazione eroica e dignitosa al proprio destino. Questa concezione fatalistica e immobile dell�uomo sembra contraddire la fede nel progresso propria delle dottrine positivistiche ed evoluzionistiche. In verit�, Verga non nega il progresso, ma lo riduce alle sole forme esteriori ed appariscenti; in ogni caso, � un progresso che comporta pene infinite. La visione verghiana del mondo sarebbe la pi� squallida e desolata di tutta la letteratura italiana se non fosse confortata da tre elementi positivi. Il primo � quel sentimento della grandezza e dell�eroismo che porta il Verga ad assumere verso i "vinti" un atteggiamento misto di piet� e di ammirazione: piet� per le miseria e le sventure che li travagliano, ammirazione per la loro rassegnazione. Secondo elemento positivo � la fede in alcuni valori che sfuggono alla dure leggi del destino e della societ�: la religione, la famiglia, la casa, la dedizione al lavoro, lo spirito del sacrificio e l�amore nutrito di sentimenti profondi ma fatto di silenzi, sguardi furtivi e di pudore. Il terzo elemento � la saggezza che ci viene dalla coscienza dei nostri limiti e ci porta a sopportare le delusioni.

La famiglia e l�ideale dell�ostrica

Giovanni Verga torna pi� e pi� volte su un tema preciso: quello dell'attaccamento alla famiglia, al focolare domestico, alla casa; � facile comprendere, quindi, i sentimenti di amarezza e dolore di chi � costretto a vendere la propria abitazione per pagare i debiti di un affare sfortunato, come nel caso dei Malavoglia. Il bene della famiglia sembra il supremo valore: � questo il principale senso dell'ideale dell'ostrica. Se l�ostrica si distacca dallo scoglio � destinata a morire , cos� chi si distacca dalla famiglia � destinato a trovare molte difficolt� e va incontro a mali peggiori. Per i Malavoglia la "roba" consiste nella Provvidenza e nella casa del nespolo. Quando entrambe si perdono, i membri della famiglia sentono di aver perduto le radici stesse della loro esistenza. Solo alla fine del romanzo, Alessi riesce a recuperare la casa e con essa il legame con il passato e gli affetti familiari.

 

 

 


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