la Leggenda di Osiride

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la Leggenda di Osiride

 

 Osiride era un mitico re dio degli abitatori del Nilo ; sovrano benefico indusse i suoi selvaggi sudditi a vivere in pace, a non sbranarsi a vicenda, ad abbandonare l'avventurosa vita nomade. A questo fine insegn� loro a lavorare la terra, a coltivare la vite e ad ottenere il vino, e l'orzo da cui trarre la birra. Mostr� loro come forgiare i metalli e le armi per difendersi dalle belve, li invogli� a vivere in comunit�, a fondare citt�. Iside, la sorella sposa, per parte sua, guariva le loro malattie, scacciava gli spiriti maligni con arti magiche ; fond� la famiglia, insegn� agli uomini a fare il pane e alle donne tutte le arti muliebri, la tessitura, il ricamo. Insomma, inventarono la civilt�.

L'Egitto si trov� cos� nell'Et� dell'Oro. Compagno e amico di Osiride era Thot, dio delle scienze, cui spett� il compito di insegnare agli Egizi a leggere e scrivere. Non contento di ci�, Osiride volle portare la sua benefica missione anche nel resto del mondo e, durante la sua assenza, lasci� la reggenza del trono a Iside. Ma ecco il fratello Seth, escluso dal trono in quanto figlio cadetto, tramare subito per usurparglielo : la vigile Iside riesce a stroncare ogni manovra.

Osiride torna dal viaggio, felicemente concluso, in compagnia di Thot e di Anubi ( dio dei morti ). Il perfido Seth, l'esatto opposto di Osiride, ordisce un orribile inganno : d� una grande festa in onore del fratello e durante il banchetto mostra agli invitati un magnifico scrigno finemente istoriato e tempestato di gemme e, scherzando, proclama che ne far� dono a chi, entrandovi, lo occuper� esattamente con il proprio corpo (l'aveva fatto costruire su misura per Osiride, che aveva una statura gigantesca). Ognuno dei commensali, ammirato per la preziosit� dell'opera e desideroso di averla, ci si prov�, ma risultava sempre troppo piccolo.
Alla fine fu la volta del re, la cui statura si attagli� a pennello.

Seth, fulmineo, con i suoi complici rinserra il coperchio, lo sigilla con piombo fuso e getta lo scrigno nel Nilo. Gli dei atterriti presero forme di animali per sfuggire a una simile sorte. Iside, disperata, si strapp� le vesti e con l'aiuto di Thot riusc� a fuggire e part� alla ricerca della salma dello sposo per dargli almeno degna sepoltura.
Era scortata da sette velenosissimi scorpioni, terribile guardia del corpo. Giunse esausta alla citt� di Pa-sin ; ma lacera e sfinita com'era, non trov� ospitalit� ( forse a causa del poco raccomandabile seguito ). Una donna le chiuse ostentatamente la porta in faccia. I sette scorpioni si consultarono tra loro sul modo di vendicare l'affronto alla dea, e ad uno a uno, avvicinandosi al loro capo, Tefen, iniettarono nella sua coda tutto il proprio veleno.

Tefen, introdottosi nella casa della poco cortese signora, trovato il suo bambino, lo punse. La potenza del veleno era tale che la casa prese fuoco.

Frattanto una misericordiosa e umile contadina, Taha, impietosita da quel volto impietrito dal dolore, accolse Iside, spontaneamente ; l'altra, che si chiamava Usa, non trov� una sola goccia d'acqua per spegnere l'incendio e disperata, col bambino morente fra le braccia, vagava in cerca di aiuto, ma nessuno le rispondeva. Fu Iside che ebbe piet� di lei : impart� al veleno l'ordine di non agire e il bimbo guar� subito, mentre una pioggia miracolosa spegneva l'incendio.

L'ira del cielo s'era placata ; Usa, pentita, cap� di trovarsi di fronte ad un essere soprannaturale e offr� doni a Iside, implorandone il perdono. Iside riprese il vagabondare tra le infinite insidie che gli spiriti maligni, al servizio di Seth, cospargevano sulla sua via. Presso Tanis, da alcuni bimbi, seppe che la cassa, sul filo della corrente di quel ramo del Nilo, aveva raggiunto il mare aperto.
Disperata, cammin� e cammin� e giunse a Biblo. Proprio qui era approdata la tragica bara, tempo prima, tra i rami di un cespuglio che, al contatto col corpo divino, s'era trasformato in una splendida acacia che rinserr� la scrigno nel proprio tronco. Un giorno il re di Biblo, vedendo lo stupendo albero, ordin� che lo si tagliasse per farne una colonna del suo palazzo. Iside, giunta in citt�, tutte le notti si trasformava in rondine e svolazzava intorno alla colonna, lanciando strida strazianti, ma nessuno le faceva caso.

Alla fine decise di agire : si sedette presso la fonte, e quando le ancelle della regina vennero ad attingere acqua, prese a conversare, poi a pettinarle, a offrire divini profumi, con loro grande gioia. Anche la regina volle conoscere la straniera che, in brevissimo tempo, entr� nelle sue grazie e fu nominata governante del principino. Ogni notte, preso il suo aspetto di rondine, non cessava il suo pianto. La regina, una sera, volendo sincerarsi che il bambino dormisse, entr� nella sua camera e trov� uno spettacolo raccapricciante : la culla del figlioletto era circondata da alte fiamme e, a pi� del letto, sette minacciosi scorpioni facevano la guardia. Atterrita, url�, accorsero le guardie, accorse il re e la stessa Iside, al cui cenno le fiamme si spensero d'incanto. La dea svel� il proprio essere e rimprover� la regina ; riconoscente per l'ospitalit� aveva deciso di rendere il principe immortale, e, per questa ragione, ogni notte lo immergeva nelle fiamme purificatrici. Ma purtroppo ora l'incanto era rotto.

La regina ne fu profondamente rattristata e il re, onorato d'aver dato ricetto a una dea, le offr� tutto ci� che lei volesse. Iside, naturalmente, chiese la grande colonna e lei stessa ne trasse lo scrigno e riemp� il tronco di profumi, lo avvolse in aulenti bende e lo lasci� al re e al suo popolo come suo ricordo e preziosa reliquia. Ripresa la via del ritorno scortata da due figli del re, non seppe resistere a lungo : ordin� alla carovana di fermarsi e apr� la cassa. All'apparire del volto del marito le sue urla di dolore riempirono l'aria di un tale spavento che uno dei figli del re usc� di senno. Peggiore sorte tocc� all'altro : Iside s'era chinata lacrimando sul caro viso, e l'ignaro ragazzo l'osservava incuriosito ; la dea, accortasene, gli lanci� una tale occhiata che il poveretto cadde fulminato.

Rimasta sola, Iside tent� di tutto, us� invano tutte le possibile formule magiche per richiamare in vita lo spose ; e, trasformatasi in falco, e agitando su di lui le ali per cercare di ridargli il soffio della vita, miracolosamente rimase fecondata. Giunta in Egitto, nascose la bara in un luogo romito presso Buto, tra le inestricabili paludi del Delta che la proteggevano dai pericoli. Ma per caso Seth, andando una notte a caccia al chiaro di luna, la trov�. Apertala e vista la salma del fratello, in preda al pi� scatenato furore la fece a brani, tagliandola in quattordici parti che sparpagli� per tutto l'Egitto. L'infelice Iside, al nuovo scempio, ricominci� la pietosa ricerca dei macabri resti e dopo immense fatiche riusc� a ricomporli ( tranne il membro virile divorato da un ossirinco, una specie di storione del Nilo ). Sui luoghi ove i resti furono trovati, sorsero cappelle e poi templi ai quali si compivano pellegrinaggi chiamati " della ricerca di Osiride ".

Ricomposto il corpo, Iside chiam� a s� la diletta sorella Neftis ( incolpevole sposa del malvagio Seth ), Thot e Anubi. E con la scienza ereditata da Osiride, tutti insieme si prodigarono per rendere a Osiride la vita. Anubi imbalsam� il corpo e confezion� cos� la prima mummia, che fu fasciata e ricoperta di talismani. Sui muri del sepolcro, ad Abido, furono incise le formule magiche di rito. Accanto al sarcofago fu posta una statua del tutto somigliante al defunto.

Osiride cos� resuscit�, ma no pot� regnare pi� su questa terra e divenne Re del "Sito che � oltre l'Orizzonte occidentale", che trasform� da luogo cupo e triste in una landa ubertosa e ricca di messi. Compiuto il rito della sepoltura, Iside torn� a nascondersi nelle paludi per proteggere se stessa e soprattutto il nascituro dalle vendette di Seth. Quando Horo nacque, la madre lo protesse con tutto l'amore, invoc� su de lui l'aiuto di tutti gli dei, poi gli insegn� la scienza, l'educ� nel culto del padre. Horo crebbe " come il sole nascente, il suo occhio destro era il sole, quello sinistro la luna " ed egli stesso era un grande luminoso falco che solcava i cieli. E quando fu abbastanza grande, Osiride torn� una volta sulla terra per farne un soldato. Allora Horo, radunati tutti i fedeli del re tradito, part� alla ricerca di Seth per vendicare il padre.

La tremenda battaglia dur� tre giorni e tre notti ; Seth e i suoi si trasformarono nei pi� terribili e imprendibili animali per cercare di sfuggire alla sconfitta : Horo mutil� Seth, ma questi di trasform� in un enorme maiale nero e ingoi� l'occhio sinistro di Horo : la luna cess� cos� di splendere, l'umanit� era attonita. Alla fine Seth stava per soccombere, quando Iside cominci� ad intromettersi, a supplicare il figlio perch� il massacro avesse termine : dopo tutto, Seth era suo fratello e marito della diletta sorella Neftis. Horo, in uno scatto d'ira, taglio la testa alla madre. Thot la guar� subito ponendole, al posto della sua, una testa di mucca. La battaglia riprese e dur� all'infinito senza vincitori n� vinti. S'intromise allora autoritariamente Thot, che guar� Seth ma gli impose di restituire l'occhio a Horo. La luna torn� a risplendere. Intervennero allora anche gli altri dei e posero la questione al giudizio di Thot. Fu un processo fiume che dur� ottant'anni. Seth accus� Horo di non essere figlio di Osiride, essendo nato troppo tempo dopo la morte del vantato padre. Horo controbatt� tacciando Seth di malafede ; e alla fine il Divino Tribunale sentenzi� che Horo avesse il regno del Basso Egitto e Seth quello dell'Alto Egitto.
Tratto da L'Egitto dei Faraoni di F.A. Mella, Mursia Editore


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