MONTALE :Non ho mai capito se io fossi

MONTALE : Non ho mai capito se io fossi

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Non ho mai capito se io fossi

il tuo cane fedele e incimurrito

o tu lo fossi per me

Per gli altri no, eri un insetto miope

smarrito nel blabla

dell�alta societ�. Erano ingenui

quei furbi e non sapevano

di essere loro il tuo zimbello

di essere visti anche al buio e smascherati

da un tuo senso infallibile, dal tuo

radar di pipistrello.

 

 

Cane: metafora (il Poeta raffigura la moglie attraverso l�uso metaforico di alcuni animali: cane, insetto, pipistrello).

Incimurrito = il cimurro � una malattia infettiva dei cani. Il poeta intende vecchio e malandato in salute.

Insetto = Mosca era il soprannome della moglie di Montale.

Smarrito = stordito nel cicaleccio.

Blabla = onomatopea.

Erano ingenui quei furbi: ossimoro.

Zimbello = persona oggetto di derisione.

di essere visti ....pipistrello = di essere visti anche nell�oscurit� e scoperti nelle loro ipocrisie dal tuo radar interiore, come quello del pipistrello;

anche al buio = allude alla forte miopia della moglie.

dal tuo radar = il pipistrello non vede, ma riesce ad evitare gli ostacoli grazie ai nervi sensori, che svolgono la funzione di un radar.

 

Tema : Questa poesia fa parte della raccolta �Satura�, che raccoglie poesie scritte tra il 1962 e il 1970, e pi� precisamente della sezione �Xenia� (nell�antica Roma Xenia erano i doni che si facevano all�ospite), relativa ai componimenti dedicati al ricordo della moglie, deceduta nel 1963.

Il Poeta in queste liriche istituisce un colloquio continuo e amoroso con la moglie, il cui nomignolo affettuoso era Mosca, come se fosse presente.

La prima parte mette in evidenza il rapporto di completa reciprocit� che si era costruito negli anni tra il poeta e la moglie,  l�uno era per l�altro un cane fedele e insieme bisognoso di cure e protezione.

La moglie � fatta oggetto di affettuosa ironia da parte di Montale, che ne delinea l�immagine attraverso paragoni con vari animali (cane, insetto, pipistrello). Tutte le metafore utilizzate dal Poeta (cane, insetto miope e pipistrello) per definire la figura della moglie sono intese in un�accezione positiva: cos� il cane � scelto perch� simbolo di fedelt�,  l�insetto miope, in riferimento al nomignolo dato alla moglie e alla sua accentuata miopia, riesce a vedere ci� che conta della realt� e il pipistrello � dotato di una sensibilit� particolare che coglie l�essenza del reale.

Ma sottolinea Montale che tutti gli altri non hanno la capacit� di cogliere queste positivit� e ottusamente colgono solo l�aspetto esteriore sia delle cose che delle persone.

In contrapposizione alla figura positiva della moglie, espressa con ironia piena di affetto, Montale pone gli uomini ipocriti, rappresentanti dell�Alta Societ�, poveri di sensibilit� e di intelligenza che il Poeta descrive utilizzando invece un�ironia aspra e pungente. Egli usa, con efficacia, l�ossimoro �erano ingenui quei furbi� e l�onomatopeico �blabla� per esprimere tutta la superficialit�, la stupidit� e l�ingenuit� di uomini, che in realt� si credono smaliziati e astuti, e l�inutilit� di tutte le  loro chiacchiere e del loro �blaterare".

La moglie, detta insetto miope (soffriva di una grave miopia), � in realt� dotata di una capacit� di acuta osservazione che le permette di smascherare l�ipocrisia dei furbi, attraverso il suo buonsenso e la sua sensibilit� per cogliere il vero senso della vita.


Forma metrica: La poesia ha un tono colloquiale e usa un linguaggio semplice ma nello stesso tempo ha anche un�accurata struttura sintattica: quattro periodi, di cui il primo e il quarto occupano tre versi, il secondo e il terzo due versi e mezzo. Si avvale di diverse figure retoriche: metafore (cane, insetto, pipistrello); ossimori (ingenui/furbi); onomatopee (blabla); enjambements (se io fossi / il tuo cane fede/e; Erano ingenui / quei furbi.




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