PSICOLOGIA : Carl Jung

PSICOLOGIA : Carl Jung


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Famoso psicologo - Carl Jung

 

Carl Gustav Jung (Carl Jung) � uno degli psichiatri svizzero famoso e conosciuto come il fondatore della psicologia analitica (noto anche come psicologia junghiana). Nato il 26 Luglio 1875, Carl Gustav Jung appartenne alla famiglia del pastore e divenne il primo psicologo moderno di Stato e di spiegare che la psiche umana ed esplorare in profondit� la sua. Egli � uno dei pochi psicologi rinomato il cui approccio nei confronti della psicologia ha costantemente influenzato i diversi settori della psicologia e dei movimenti contro-culturali in tutto il mondo.

 

Scrisse in " Psicologia dell'inconscio" (1942), � vero ci� che dice Freud a proposito della rimozione dell'Eros, ma l'attivit� psichica non � solo quello, anzi ci� � solo una piccola parte.

Il pensiero Junghiano � caratterizzato fondamentalmente da tre elementi: il rapporto paziente terapeuta, l'individuazione e il concetto di simbolo e archetipo.

Una delle immagini che per tanto tempo ha caratterizzato l'attivit� psicanalitica freudiana fu quella di paragonare lo psicanalista ad un telo bianco dove il paziente proiettava i suoi pensieri, emozioni e l'analista li rifletteva, li rimandava al paziente rimanendone totalmente neutro. Jung parla invece di co-infettarsi, farsi infettare dal paziente e in "Psicologia e alchimia" descrive in maniera metaforica, utilizzando i miti dell'alchimia, il processo analitico proprio come una co-fusione paziente-terapeuta, all'interno dello stesso crogiolo come condizione prima ed essenziale per la ricerca della verit� del paziente, della sua realizzazione del se, che chiama "individuazione".

Dice pi� volte nei suo scritti, io sono un empirico, non un filosofo, n� un teologo, ma un medico psichiatra che lavora con i suoi pazienti ed osserva e sperimenta.

Tale modo di procedere, scrive in "psicologia dell'inconscio", non ha niente a che vedere con la scientificit� di Galileo.

L'oggetto: il paziente, non pu� mai essere staccato da chi osserva, ma tra l'uno e l'altro c'� inevitabilmente una interazione Per arrivare all'individuazione, processo a cui tende l'analisi junghiana e vocazione che impegna l'uomo per tutta la vita, indipendentemente dal rapporto terapeutico.

Jung ha in mente, dentro di se una struttura psicologica molto pi� complessa di quella di Freud e per descriverla parte proprio dall'osservazione di Freud ed Adler e di ci� che fino ad allora avevano scritto e dice: vedete sia quello che dice Freud ed Adler � fondamentalmente vero eppure uno parla di rimozione dell' eros e l'altro di volont� di affermazione: Ma sono veri entrambi perch� sono complementari.

Freud � complementare ad Adler, perch� il primo � un estroverso, l'altro, un introverso. Jung fece un lungo studio sui tipi psicologici, con lo scopo, come dice Trevi, "di liberare il pi� possibile dalla qualifica di patologico un vasto settore della fenomenologia dell'umano". Introduce cos� il concetto della dualit�, del doppio, del chiaro e dell'ombra, del maschile e del femminile, dell'introverso e dell'estroverso, del bene e del male. Non siamo mai tutto maschio o tutta femmina, santi o diavoli, introversi o estroversi.

C'� sempre dentro di noi, nell'inconscio, l'altra parte del manifesto, del conosciuto: "l'ombra".

Fin tanto che questa rimane non conosciuta, rimossa, anche una parte della nostra energia vitale, ci� che lui chiama libido, non pu� esprimersi ed � la nevrosi Il medico ha il compito di stabilire con il paziente un rapporto non tanto con la parte esposta ma con quella rimossa, e solo una comunicazione tra preconscio a preconscio (come dice Lopez),o meglio come direbbe Jung , tra preconscio del terapeuta e l'ombra del paziente, favorir� l'individuazione.

Un altro dei cardini fondamentali della psicanalisi Junghiana � la dottrina del simbolo. Il simbolo � la sintesi di elementi culturali, personali consci e inconsci, opposti altrimenti non conciliabili.

Per Jung il simbolo � il vero motore del divenire psichico dell'uomo. Pensiamo ad esempio ai simboli religiosi, al simbolo della madre, del padre, della patria e ancora ai simboli sessuali.

Il concetto del carattere culturale transpersonale presente nel simbolo ci introduce immediatamente in una delle speculazioni teoriche che pi� caratterizzano la psicologia junghiana, il concetto dell' inconscio su due livelli, uno personale ed uno collettivo.

Il simbolo per la sua struttura � l'elemento sintetetizzante nell'inconscio della parte personale, soggettiva e della parte culturale, traspersonale, collettiva ed oggettiva Rispetto a questo concetto del simbolo, il processo di individuazione consiste allora in due processi parziali e complementari: Differenziazione e integrazione.

Differenziazione dell'Io dalla forza plasmatrice delle istanze collettive, agenti sia a livello cosciente che inconscio e nel contempo integrazione degli aspetti bipolari del simbolo. I movimenti del se verso l'individuazione, proprio perch� sottoposti alla forza del simbolo che � in se bipolare, non saranno mai movimenti di tipo lineare, dal basso verso l'alto, dall'inconscio verso il conscio come pensava Freud, ma continui movimenti oscillanti e che pur tendono verso una direzione: l'individiazione.

La psicanalisi � oggi uno dei mezzi che favoriscono l'individuazione, ce ne sono tanti altri basti pensare all'arte, forse anche una certa risposta religiosa, ma riamane l'unica possibilit� per superare un blocco libidico: la nevrosi.

 

La psicologia junghiana

La psicologia analitica, fondata da Carl Gustav Jung  � la pi� importante alternativa alla psicoanalisi freudiana nell'ambito delle impostazioni di tipo analitico e ne rappresenta l'evoluzione in senso non riduttivistico. In essa viene considerata l'intera dinamica psichica, passata ed attuale, ed anche futura, nel senso delle intenzioni e delle tensioni verso la propria destinazione, il proprio progetto di vita, che tende naturalmente, attraverso il processo dell'individuazione, allo sviluppo dell'Io .

 

La psicologia junghiana esamina anche l'atteggiamento (introverso o estroverso) e la funzione psichica prevalente (pensiero, sentimento, sensazione, intuizione), che d� forma e sostanza all'agire (Persona) e al rapporto con il proprio mondo interiore (Anima). Essa amplia la visione della psiche, affiancando a quello personale l'inconscio collettivo, nel quale si possono rintracciare quelle forme psichiche, specifiche ma sovra-personali, che sono le immagini archetipiche.

 

In una seduta junghiana il lettino � poco usato; viene preferita una poltrona, posta di fronte all�analista. I problemi e le emozioni che emergono sono discussi durante la seduta. Viene data molta importanza al contenuto dei sogni, in quanto l�inconscio non � il solo il luogo di ci� che la coscienza nasconde, ma racchiude potenzialit� non ancora venute alla luce.

Dura In media dai 4 ai 6 anni, con due sedute alla settimana. Durata, frequenza e interruzioni vengono decise all�inizio del percorso terapeutico.

 

 

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