FILOSOFI : Heidegger Martin

FILOSOFI : Heidegger

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Martin Heidegger (1889-1976) nasce a Messkirch, Baden, il 26 settembre del 1899, � il massimo rappresentante dell�esistenzialismo europeo.

 Heidegger   La sua idea si basa sulla ripresa dell�ontologia e sulla sottolineatura della radicale trascendenza dell�essere (inteso pi� come concetto-limite che come realt�) rispetto all�ente.
In questo senso Heidegger ritiene che l�intera metafisica tradizionale debba essere criticata e superata grazie alla riscoperta dell�essere come irriducibile differenza che si cela, negandosi, in ogni singolo oggetto o persona, pur rivelandosi nella temporalit� della storia.
L�uomo, acquisendo coscienza della propria finitezza di fronte alla possibilit� della morte, pu� superare l�angoscia che ne deriva solo recuperando il nesso fondamentale che lo lega all�essere.
Heidegger definisce �Cura� questo compito dell�uomo che, in quanto esserci, cio� in quanto progetto calato nell�esistenza, deve custodire e rivelare l�essere.
Nella storia contemporanea, tuttavia, l�umanit� vive un pericolo fondamentale: il senso dell�essere viene smarrito a causa sia della manipolazione dell�ente operata dalla tecnica, sia della scarsa attenzione che l�uomo di oggi pone al linguaggio.
La questione della tecnica ed il grande valore assegnato da Heidegger alla poesia sono perci� due temi fondamentali in cui si sviluppa la riflessione ontologica di questo importante pensatore tedesco.

L�angoscia �  della morte provoca una fuga davanti ad essa. Nella quotidianit� l�individuo �conosce� la morte come un evento che accade continuamente, come �caso di morte�, esso viene considerato come un evento intramondano noto a tutti. Ci� che si pensa � che una volta o l�altra si morir�, ma per ora, si � ancora vivi. Questo atteggiamento � proprio dell�esistenza inautentica e si svela nel modo di essere-quotidiano-per-la-morte. La morte in questo modo � concepita come un qualcosa di non determinato, non ancora presente, che prima o poi finir� per accadere, ma per ora non rappresenta una minaccia, si diffonde la convinzione che la morte riguarda il Si anonimo (�si muore�). Il Si si prende cura di una costante tranquillizzazione nei confronti della morte perci� rappresenta una fuga davanti ad essa. Esso si occupa di trasformare l�angoscia in paura per un evento che sopravverr�. L�angoscia, ormai banalizzata, � un sentimento che non si deve conoscere, in questo modo si provoca l�indifferenza di fronte al fatto che si muore.

Tentazione -  tranquillizzazione ed estraniazione caratterizzano il modo d�essere della deiezione, processo con cui l�uomo cade dall�essere alle cose del mondo. L�essere-per-la-morte-quotidiano � una fuga davanti ad essa. Questo atteggiamento porta a un equivoco: la �certezza� della morte. Heidegger sostiene che il Si per essere certo delle morte deve essere certo del poter-esserci pi� proprio e incondizionato. L�Esserci non sa che cosa la morte sia. Inoltre la quotidianit� tradisce una certezza. Si sa della certezza della morte ma non si � sicuri della propria. Ci� testimonia che la morte deve essere concepita come la possibilit� pi� propria, incondizionata, insuperabile e certa.L�esserci, poich� � gettato essere-nel-mondo, � gi� da sempre consegnato alla propria morte. Esistendo per la propria morte, l�Esserci muore effettivamente e costantemente fino a quando non sia pervenuto il decesso. L�inautenticit� ha alla sua base l�autenticit� possibile. L�esserci non � costretto a disperdersi necessariamente, anzi egli pu� comprendere autenticamente la sua esistenza. L�essere-per-la-morte-autentico non pu� evadere dalla possibilit�, ne tantomeno pu� capirla fuggendo e cadendo nell�incomprensione del Si. Tale essere per la morte non � un tentativo di realizzarla (suicidio). Poich� la morte � una possibilit� e in quanto tale pu� essere intesa e realizzata come minaccia sospesa sull�uomo, non pu� nemmeno essere un�attesa, poich� l�attesa concerne la sua realizzazione che nega la possibilit�. Essere per la morte significa procedere oltre le illusioni del Si e tramite un atto di libert�, accettare la possibilit� pi� propria del nostro destino.

 


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