La scoperta del segreto del corpo
di Jmenez
Vivo dimentico
del mio corpo.
Quando guardo l'aurora
vagamente lo ricordo bello, come se fossi
fuori da me e molto lontano
Ma quando tu mi prendi
me lo sento
tutto,
duro, morbido, percettibile, completo,
e godo di esso in te e in me.
Con te, � scoperto, nel suo segreto.
Le tue mani, speranza
Le tue due mani, speranza
mia, e conducimi, dritto,
sotto le stelle pure
del cielo che porto dentro!
Chiara, una d'esse mi guidi;
lasciami, con l'altra, cieco
nella purezza di neve
della sua palma di stella.
Paesaggi che, nell'azzurra
anima mia, vedremo:
lune alte del mio cuore,
fonti del mio sentimento!
Non lasciarmi pi� vagare
per i deserti del corpo!
Sempre avanti, mia speranza,
dentro di me, sempre dritto!
� cosi breve il nostro cammino
Nel sogno dell'amore!
Il mondo di una rosa!
Ma noi lo rendiamo
Immenso con soste
Di lunghi baci
Sulle foglie aperte.
Juan Ramon Jimenez
Sei bella come � bello il prato
Sei bella come
� bello il prato tenero dietro l'arcobaleno
nel tacito meriggio d'acqua e sole,
come i riccioli della primavera
nel sole dell'aurora,
l'avena fine della staccionata
contro il sole calante dell'estate,
come i tuoi occhi verdi e il mio riso vermiglio,
Il mio profondo cuore e il mio amoroso palpito.
Il mio amore era cos� unico
(Juan Ramon Jimenez)
Il mio amore era cos� unico
come il cielo iridato di una goccia
di rugiada, in un fiore dell'alba.
Il tuo sole mi colp� nel sangue,
evapor� la rugiada,
e restai senza cielo.
JMENEZ
Lascia
colare il tuo bacio
come una fonte
filo fresco nella tazza
del mio cuore!
Il mio cuore, poi, sognando,
ti restituir� doppia, l'acqua del tuo bacio,
dal canale del sogno,
da sotto la vita.
E l'acqua del tuo bacio
- o nuova aurora della fonte!
Sar� grave; eterna,
perch� il mio cuore sar� la sua sorgente.
Oh i tuoi occhi, ancor fissi
(Juan Ramon Jimenez)
Oh i tuoi occhi, ancor fissi
ai roseti del cielo;
feriti, nel misto
di umano e divino,
da spine di stelle!
Il tuo cuore e il mio
(Juan Ramon Jimenez)
Il tuo cuore e il mio
sono due parti in fiore,
che unisce l'arcobaleno.
Incontro di due mani
Juan Ramon Jimenez
Incontro di due mani
in cerca di stelle,
nella notte!
Con che pressione immensa
si sentono le purezze immortali!
Dolci, quelle due dimenticano
la loro ricerca senza sosta,
e incontrano, un istante,
nel loro circolo chiuso,
quel che cercavano da sole.
Rassegnazione d'amore,
tanto infinita come l'impossibile
S�, stai davanti a me �Jimenez
S�, stai davanti a me
-Juan Ramon Jimenez
S�, stai davanti a me,
che mai dimentico di te,
pensando a te.
Canzone
Quando le tue mani erano luna,
colsero dal giardino del cielo
i tuoi occhi, violette divine.
Che nostalgia, quando i tuoi occhi
ricordano, di notte, il loro cespo
alla luce morta delle tue mani!
Tutta la mia anima, col suo mondo,
metto nei miei occhi della terra,
per ammirarti, moglie splendida!
Non incontreranno le tue due violette
il leggiadro luogo a cui elevo
cogliendo nella mia anima l�increato?