"ERI DRITTA E FELICE " DI Leonardo Sinisgalli

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"ERI DRITTA E FELICE " DI  Leonardo Sinisgalli

 

ERI DRITTA E FELICE

  Eri dritta e felice
      Sulla porta che il vento
      Apriva alla campagna.
      Intrisa di luce
5    Stavi ferma nel giorno,
      Al tempo delle vespe d'oro
      Quando al sambuco
      Si fanno dolci le midolla.
      Allora s'andava scalzi
10   Per i fossi, si misurava l'ardore
      Del sole dalle impronte
      Lasciate sui sassi.

 

 

METRO: versi liberi.

Dalla memoria emerge un ritratto femminile, situato in un tempo indefinito ma lontano e felice, che fa intuire un senso di pacato rimpianto per la perduta et� della giovinezza. La donna � dunque, se non un pretesto, un'occasione per un'intensa rievocazione del passato.

 

Il poeta recupera, attraverso una figura femminile,immagini ed atmosfere del passato.La donna, infatti, pi� che a porsi al centro del componimento offre al poeta l�occasione  per un�intensa rievocazione venata di nostalgia. Tuttavia , il rimpianto che trapela non si risolve in tristezza, ma � connotato da immagini luminose che trasmettono intatta al lettore l�idea di un mondo sereno.Ed ecco, dunque, che la presenza femminile intrisa di luce si fonde con il colore dorato delle vespe e con lo splendore  del sole estivo che asciugava le impronte sui sassi.

 

Il lessico semplice e di immediata comprensibilit�, l'uso misurato
dell'aggettivazione, la costruzione lineare dei periodi, allontanano questo
breve componimento da ogni forma di retorica.

 


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