- Dove la luce
- 1930
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- Come allodola ondosa
- Nel vento lieto sui giovani prati,
- Le braccia ti sanno leggera, vieni.
- Ci scorderemo di quaggi�,
- E del mare e del cielo,
- E del mio sangue rapido alla guerra,
- Di passi d'ombre memori
- Entro rossori di mattine nuove.
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- Dove non muove foglia pi� la luce,
- Sogni e crucci passati ad altre rive,
- Dov'� posata sera,
- Vieni ti porter�
- Alle colline d'oro.
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- L'ora costante, liberi d'et�,
- Nel suo perduto nimbo
- Sar� nostro lenzuolo
Versi liberi in endecasillabi
Si tratta di una poesia d'amore dopo tante
liriche sulla guerra. Il poeta Ungaretti invita la
sua donna, che gli � stata accanto nella gioia e nel
dolore, a seguirlo in un mondo diverso, lontano
dalla realt� che li circonda, in cui regnano la
felicit� e la pace, una dimensione meravigliosa ,
forse irraggiungibile.Il poeta vuole condurla sulle
colline che splendono come fossero dorate nel
tramonto, qui il tempo smetter� di correre e a loro
non importer� pi� di avere un'et�.
FIGURE RETORICHE : Similitudine e metafora
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