Com'è possibile che una persona va a letto con uno stato d'animo sereno senza la tristezza per una
situazione (lavoro, casa, amici) senza ansia, e dopo una nottata di sonno non del tutto tranquillo,
si risvegli con tanta ansia ?
In ogni caso, non è una cosa così strana e assurda
andare a letto con uno stato d'animo e svegliarsi con uno completamente
diverso. Anche in quelle ore il cervello non si
spegne ma rimane attivo, e lo stato d'animo del risveglio può
dipendere dalle cose più
disparate, ad esempio sogni (sia ricordati che dimenticati),
pensieri ricorrenti, ricordo di qualcosa che
abbiamo visto in TV la sera prima, una musica ascoltata per caso dalla radio
del vicino, eccetera.
Una cosa comunque sembra chiara e certa: lo stato d'animo del mattino, in media,
rispecchia molto il tipo di pensieri ricorrenti
che facciamo durante tutto il giorno, cioè più siamo abituati a rimuginare in
noi pensieri negativi, più facilmente il cervello, durante le ore
di sonno, quando la razionalità non c'è, tende a
tornare verso quei pensieri.
E' come se con i nostri pensieri ricorrenti giornalieri costruiamo una strada
che porta il cervello a fare automaticamente quel tipo
di pensieri, quindi più tempo indugiamo su
pensieri negativi, più si costruisce la strada in quella
direzione. Occorre, quindi, durante le ore del
giorno, quando la ragione predomina, dar largo spazio a pensieri positivi. In
questo modo contribuiamo a smantellare quella strada che induce il cervello a
ritornarci durante la notte.