PSICOLOGIA : ALZARSI DAL LETTO PIU’ STANCHI DI PRIMA
ALZARSI DAL LETTO PIU’ STANCHI DI PRIMA

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ALZARSI DAL LETTO PIU’ STANCHI DI PRIMA                 dal Web

 

Com'è possibile che una persona va a letto con uno stato d'animo sereno senza la tristezza per una

situazione (lavoro, casa, amici) senza ansia, e dopo una nottata di sonno non del tutto tranquillo,

si risvegli con tanta ansia ?

 

In ogni caso, non è una cosa così strana e assurda andare a letto con uno stato d'animo e svegliarsi con uno completamente diverso. Anche in quelle ore il cervello non si spegne ma rimane attivo, e lo stato d'animo del risveglio può dipendere dalle cose più disparate, ad esempio sogni (sia ricordati che dimenticati), pensieri ricorrenti, ricordo di qualcosa che abbiamo visto in TV la sera prima, una musica ascoltata per caso dalla radio del vicino, eccetera.

Una cosa comunque sembra  chiara e certa: lo stato d'animo del mattino, in media, rispecchia molto il tipo di pensieri ricorrenti che facciamo durante tutto il giorno, cioè più siamo abituati a rimuginare in noi pensieri negativi, più facilmente il cervello, durante le ore di sonno, quando la razionalità non c'è, tende a tornare verso quei pensieri.

E' come se con i nostri pensieri ricorrenti giornalieri costruiamo una strada che porta il cervello a fare automaticamente quel tipo di pensieri, quindi più tempo indugiamo su pensieri negativi,  più si costruisce la strada in quella direzione. Occorre, quindi, durante le ore del giorno, quando la ragione predomina, dar largo spazio a pensieri positivi. In questo modo contribuiamo a smantellare quella strada che induce il cervello a ritornarci durante la notte.

 

 


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