PARLIAMO DELLO
ZEN?
Fu tramandato ai cinesi da un
saggio indiano, dalla lunga barba nera: si rec� in Cina nel 527 A.C. e ne
trasmise l'essenza attraverso il suo modo di essere. La sua originalit�
influenz� profondamente la cultura cinese e quella giapponese.
Una delle caratteristiche pi�
evidenti, nei monaci che lo praticano, � il sorriso con cui essi affrontano la
vita e accolgono il visitatore, � la gioia profonda che si legge nei loro occhi
lucenti. La loro facilit� al riso ci riportata alla voglia di sdrammatizzare
ogni cosa, cogliendone il lato umoristico .
Lo Zen significa "esercitare
l'attenzione"
Significa non andare oltre l'attimo, vivere nell'attimo e non giudicarlo. Si
tratta semplicemente di viverlo cos� com'�.
Dal nostro punto di vista significa correre � basta, vivere la corsa per quella
che �, senza pensare a che ritmo sto correndo al chilometro.
Percepire ogni azione, vivere pienamente ogni azione, sperimentare, eseguire,
vivere consapevolmente tutte le infinite azioni della vita quotidiana, calarsi
interamente in ogni azione, in ogni movimento, con il corpo, con la mente e con
l'anima, questo � lo ZEN.
Lo Zen significa anche "DARE CALMA
ALLA MENTE"
I nostri pensieri sono un "nastro
nella testa". La nostra mente � inquieta non per i rumori
esterni ma a causa di noi stessi. Siamo noi stessi a far scorrere quel nastro
nella testa, i continui discorsi, il susseguirsi ininterrotto delle immagini, i
pensieri, il continuo confrontarci con le nostre emozioni, continue valutazioni
e prese di posizione.
Un esercizio utile per calmare la mente potrebbe essere quello utilizzato nella
meditazione Zen dello Zazen (da seduti) , concentrandosi sull'aria che entra ed
esce dal nostro corpo. E' importante capire che i pensieri sono come "nuvole
bianche che passano". I pensieri non lasciano traccia. Con questo esercizio la
mente imparer� a concentrarsi sull'attimo, su quello che state facendo.
Lo Zen significa anche "Agire
concentrato"
Quando la mente � calma agiamo in maniera concentrata, non facciamo altro se non
quello che stiamo facendo in quel momento
Lo Zen � anche "Non voler
raggiungere nulla"
C'� una storia tratta dal libro Momo di Michael Ende, la storia di Beppo lo
spazzino. Beppo spazza la strada, un tratto dietro l'altro. Egli non guarda la
fine della strada, non si cura di quanto manca ancora, poich� essa � lunga.
Magari oggi non ce la far� a finire, e continuer� domani.
Questo significa "non voler raggiungere nulla", fare ci� che l'attimo richiede,
passo dopo passo, spazzando un tratto di strada dopo l'altro� correndo un tratto
di strada dopo l'altro.