Il Tempo Giorni anneriti dalle tempeste di sempre soffiano nella mia testa per discutere del tempo che passa. Continuo ad ascoltare, questo posso fare. Stanco e smarrito nelle mie parole, attraverso anni vaganti di luna incerta, continuo a sognare, questo posso fare. Ho graffiato la terra e sentito il suo odore, sfiorandone la primitiva essenza. Ma non affonder� ci� che ho costruito tra fango e sudore, perch� � fatto per restare a galla. Con gli occhi della memoria ho aspettato un lampo che squarciasse il cielo, ma � inutile� il Tempo non aspetta nessuno! Al Mare E� il mare che culla il mio sonno mentre bagna le mie mani. Onde e profumi increspano le mie giornate umide respingendo i disastri di una nebbia da affettare e di un sole troppo �tiepido�. E� il mare il rimedio a questo cuore naufrago che si infrange sugli scogli dei ricordi arenati su battigie ciottolose � pietra preziosa � la mia costa incastonata in questi occhi assetati di colore. Anche se lontano ed immerso in uno sbiadito pomeriggio d�ovatta, � al mare che appartengo. DIAPASON Giorno dopo giorno inseguo il suono dei tuoi sogni ed ora dopo ora raccolgo i frutti del tuo mondo. In perenne oscillazione tra il gusto amaro dei ricordi e il dolce miele dei tuoi sguardi, afferro il tempo. Sono qui, vibrazione costante ad accordare la frequenza dei tuoi battiti ai miei, attraverso tutte le note del cuore. ORIZZONTI DI PIOMBO La solitudine � l�immagine di ci� che ho dentro, � lei la mia attitudine. Guardo a destra e a sinistra e poi al centro di me stesso convincendomi che devo continuare a cercare. Tutti i miei pensieri si confondono perseguendo risposte che sono altrove, nella luce del sole, nell�acqua pura che sgorga dalla fonte, nel fuoco che brucia poderoso nel cuore delle mie notti insonni. E� sempre lei che ho dentro e in tutto ci� di cui ho bisogno, nei giorni che fuggono inesorabili e nell�aria che respiro; ma quando attraversa i miei orizzonti di piombo, � ancora lei a non accorgersi che sto piangendo. CI SONO� Ci sono sguardi che non si scordano e labbra sulle labbra in respiri che dolcemente soffocano. Ci sono occhi che ti respingono e mani nelle mani pronte a raccogliere schegge d�emozioni e cristalli dal cielo. Ci sono giorni, e notti di stelle che ti tormentano e restituiscono ai sogni, sostenuti dal vento, riflessi di ricordi e passione. Ci sono parole su parole che incessantemente lacerano e lacrime ormai asciutte, incatenate a solchi altrettanto aridi. Ci sono sorrisi che sfuggono al reale e abbracci generosi in cui rifugiarsi e sussurri e grida e lo stupore di perdersi in tutto questo. Ci sono io e ci sei tu in questa immagine sfuocata e nel coraggio di ammettere che non ho mai smesso di amarti. LA FORTEZZA Sei una fortezza invalicabile. Sguardo di ghiaccio, affilate lame e dolce rifugio i tuoi occhi smeraldo. Invalicabile muro di cinta, tieni sotto scacco il mio animo puro da soldato di ventura. Ma io combatto con le sole armi che conosco, le mie parole ispirate dal tuo sguardo al mio cuore. Ogni battito � un dardo pronto a scardinare le tue incertezze, ogni respiro � tempesta pronta a spazzar via le tue paure. DISINCANTO Occorre silenzio mentre cerco di colorare d�azzurro questi versi� E chiss� se vivi ancora affacciata al balcone dei tuoi desideri, con lo sguardo teso su orizzonti di ricordi e nuvole di zucchero? Sospeso, tra la curva dei tuoi fianchi e la luce dei tuoi occhi, si affanna ancora il tramonto a cercare la tua pelle? Io pesto sempre sui tamburi delle mie incoscienti contraddizioni, con passo svelto per� e sulle strade solide che mi sto costruendo� ma voltandomi, i miei sogni, ingenuamente testardi, non hanno mai smesso di rincorrermi! GIANNI E� MORTO Se alzi appena lo sguardo al cielo oltre le nuvole riuscirai a scorgere una stella. � Pensieroso, seguiva il filo di un discorso aggrovigliato a grappoli di parole tanto futili quanto crudeli tali da restituire gocce di rugiada malinconiche ai suoi sospiri ingenui. Calpestava viali senza fiori ma verdi di speranza ed ebbri di suoni docili. Sognatore, prima che concreto tecnico, vaneggiava sul perch� delle cose e mitigava il mal di vivere con malcelata autoironia. Non aveva versi per esprimere ci� che provava in quel momento, ne avesse avuti. Liber� la mente dai pensieri stringendo forte un nodo intorno alla sua anima, un ultimo bacio guardando chiss� dove ed un sorriso disarmante e indecifrabile, poi nulla pi�. � Ora Gianni � una stella, se alzi lo sguardo al cielo oltre le nuvole, forse riuscirai a scorgerla. 5 VITE Mi ritroverai nelle briciole di pane che con cura lasci scivolare in una mano e in una fettina panata troppo asciutta da mandare gi�. Mi ritroverai in quel raggio di luna che fatica a sfiorarti il viso e nella notte di stelle pi� luminosa che il tuo cielo abbia mai interpretato. Mi ritroverai in sguardi taglienti e in sorrisi inconsapevoli, negli abbracci negati e in quelli dati in lenzuola troppo scomode. Ho ancora 5 vite, il passo incerto e il mio cassetto di sogni infranti da riempire; chiss� se ti ritrover�, in questa vita o in un�altra che importa, in fondo giorno e notte (vita e morte) sono solo condizioni temporanee� l�Amore � per sempre!!! GIOIA E DOLORE Le menzogne sono foglie di sigaro continuano a bruciare finch� hai fiato da dedicare loro. Ti riscaldano il respiro e gelano l�anima mentre restituiscono una nuvola di fumo al cielo. Io sono in quel fumo denso, dentro e fuori (gioia e dolore) ci� che rimane del tuo amore. GIUGNO 2007 Spingo lo sguardo oltre la finestra disteso su lenzuola fin troppo candide immagino di fluttuare oltre le mura di questo ospedale dagli angoli aguzzi, che imprigiona le mie gambe ma lascia liberi i pensieri. Stringo i pugni e corro via, salto tra una nuvola d'ovatta e un sogno, scivolo sull'arcobaleno dei desideri afferrando tramonti vestiti di porpora e albe d'azzurro. Stringo i pugni e mi risveglio in questo letto tra pareti strette e volti che continuano a cambiare; magari potessero riaffiorare gli stessi gesti, le stesse labbra che cerchiano di rosso i ricordi. Stringo i pugni e scappo via, ti sento dentro pi� di prima, perch� la delusione ha i contorni di una nuvola viola, ignara nella sua solitudine del peso che trasporta. PIOGGIA DI MAGGIO La pioggia ha preso il sopravvento con fragore sulla notte e la sua luna, ma c�� quiete intorno a me. � in momenti come questo, quando il pensiero si abbandona al sogno, che vorrei sentire il tuo respiro vicino al mio �e le tue mani affondare nel mio cuore. VELE Vorrei poter trovare le parole che ho dentro ogni volta che il tuo respiro arriva a me sostenuto dal vento. IL RE DEL NIENTE Ho affogato la mia anima in un bicchiere di vino. Dolce, goccia a goccia graffia la mia voce e mi allontana da tutto. Ora che sono il re del niente e cielo e stelle sono la mia corte, non ho pi� bisogno dei suoi occhi che puntano dritto ai miei� ho strappato anche quelli dalla mia pelle come brutti tatuaggi, pi� taglienti del giudizio dei passanti. Un altro sorso, lasciami soffocare queste grida prima che sia giorno e le mie mani che non smettono di tremare; ancora un sorso. Ho affogato la mia anima in un bicchiere di vino� alziamo i calici, io sono il re del niente brindo alla tua vita e al mio ultimo bicchiere. ANIMALI MUTEVOLI Siamo animali mutevoli in cerca d'un sorso d'acqua -in continuo affanno- ci abbeveriamo alla fonte dell'inganno e ci trasciniamo in pozze di indifferenza. Siamo arcobaleni spenti, cavalchiamo un sogno di colore e luce ma ci accendiamo triviali e tronfi solo sulla soglia di gambe compassionevoli. Siamo speranze illuse tendiamo la mano al futuro e accartocciamo i ricordi in tasche strette. Siamo lo sdegno che riflette lo specchio. Siamo istinto, emozioni e paure. Siamo solo uomini ...animali mutevoli. AMARTI� Rincorro parole e segni che non mi dai mentre ascolto la risacca e mi infrango in questo cielo di nuvole e stelle. IL POSTO DELLE FRAGOLE Sorrisi taglienti come lame attraversano l�aria esausta questa notte, mentre scappi con la coda tra le gambe e il capo chino. Immaginavo un cuore puro che non chiedeva pi� di quanto dava. Credevo negli sguardi e nelle promesse bagnate da lacrime e passione. Attraversavo il posto delle fragole con la fiducia che si da al proprio respiro, ma non capivo quanto tu l�avessi reso lurido. Vedevo la scintilla nei tuoi occhi generatrice di fulmini, un raggio di luce che si proiettava nel cielo, ma quella stessa scintilla ha incendiato la tua anima-DISCARICA e tutto il fumo che avvolge il tuo sguardo spento, ha ora la puzza della tua misera vita-MENZOGNA. ALLA FINESTRA... In questo scorcio d'inverno, silenzioso, osservo il lento fluire del tempo...