LA CIOCIARA
di A. Moravia
HOME PAGE | RACCONTI AUTORI VARI | POESIE INTROSPETTIVE DI B.BRUNO | NARRATIVA | AFORISMI |
LA CIOCIARA
Con
La ciociara Moravia ha voluto pagare il suo tributo alla letteratura
della Resistenza e dell'antifascismo; ma ha anche ripreso i grandi problemi
esistenziali e ideologico-politici che animavano gi� i drammi di altri suoi
personaggi. Ce lo indica Moravia stesso:
Con LA CIOCIARA si chiude idealmente la mia fase di apertura e di fede senza
incrinatura nei confronti del Comunismo. Si consumava dentro di me
l'identi-ficazione tra comunista e intellettuale. In altri termini il
personaggio di Michele de GLI INDIFFERENTI si conclude l�, ne "LA CIOCIARA". Non
a caso, il protagonista maschile del romanzo l'ho chiamato appunto Michele.
Ne "LA CIOCIARA" c�� il superamento dell�indifferenza di Michele che diviene
responsabile e consapevole della lotta antifascista, e la sua elevazione ad
esempio di eroe del sacrificio e dell'altruismo.
Questo processo di purificazione e superamento appare tuttavia come problema
esistenziale pi� che problema politico. Forse pi� che l'ideologia marxista,
spingono Michele all'azione attiva e diretta contro i fascisti e i nazisti la
situazione drammatica del mondo sconvolto e il buon senso di popolano. Anche
qui, come sempre, l'intellettuale � il prodotto migliore che � venuto fuori
dalla borghesia, e che ha saputo mettere in netta crisi quella stessa classe
sociale.
Indubbiamente ne
La ciociara, che rimane un romanzo autobiografico, una specie di
documentario delle esperienze che l'autore ha fatto nel suo rifugio a Fondi,
Moravia ha voluto sottolineare precisamente la tragedia della guerra, queste
nuove forme di alienazione degli uomini imbarbariti prima dal bisogno e dalla
fame, e poi dal profitto e dalla violenza. La vita � questa triste esperienza, e
non c'� alcun paese innocente che possa sfuggire alla realt� drammatica e
alienante della guerra e della violenza. Questo � il tono drammatico de "LA
CIOCIARA", uno dei romanzi pi� autentici e veristici scritti su quest'ultima
guerra, sofferta da Moravia nelle carni e nello spirito.
Nel 1960 Moravia affronta nel personaggio di Dino, protagonista de La noia il
tema della incomunicabilit�, che � l�aspetto pi� desolato dell�alienazione. E se
nel 1929 aveva scelto i personaggi e l'ambiente storico-sociale della societ�
borghese fascista, ora sposta la sua indagine sulla borghesia italiana
neocapitalistica del secondo dopoguerra. Protagonista sar� la societ�
industrializzata e alienata del dopoguerra, la borghesia fondata sul denaro.
"Analizzando un Dino, come personaggio tipico della societ� borghese
contemporanea, Moravia viene a suggerire e rappresentare che ci� che vi � di
tipico in siffatta societ�, � il fenomeno per cui, mentre la societ� borghese
classica poteva vantare una pienezza di rapporti con il reale prepotentemente
assoluta e di grande ricchezza vitale almeno per la classe borghese, e anzi una
pienezza di rapporti crescente, quanto pi� ci si poteva accostare al vertice di
quella stessa classe sociale, riservando l'alienazione ai soli strati inferiori,
o moravianamente, ai poveri, oggi l'alienazione investe, nel processo fatale di
corruzione di siffatta societ�, anche gli strati pi� alti, e raggiunge, nei
termini di Moravia, anche i ricchi"
(Sanguineti).
Quello de La noia � quindi un dramma di ordine sociale, perch� basato
sull'analisi dei rapporti fra l'uomo e il sistema neocapitalistico del secondo
dopoguerra.
Il romanzo pu� apparire quasi pornografico, ma la prima impressione � smentita
dal dramma umano ed esistenziale che matura attraverso il rapporto sessuale,
sentito come unico mezzo disperato di comunicazione in una societ� alienata dal
denaro e dal benessere. E questo � chiaramente detto da Dino: eravamo madre e
figlio e il legame che ci univa non era l'amore bens� il denaro.
Qui il denaro non � pi� psicologicamente nobilitato dalla verghiana religione
della roba, unica realt� che possa dare l�eternit� a Mastro don Gesualdo; �,
invece, un potente mezzo che condiziona la solitudine e l'incomunicabilit� umana
nel mondo borghese. E quindi "se la sua efficacia di denaro viene meno, se la
sua essenza di strumento per possedere la realt� � sconfitta, � la realt� stessa
che � perduta e diviene assolutamente enigmatica. Perch� il denaro, in sostanza,
� lo strumento non soltanto dell'alienazione, ma della conoscenza stessa, nel
mondo borghese; ci� che non si spiega in termini di denaro, non si spiega
affatto. Il che chiarisce ancora meglio quanto si affermava pi� sopra: la realt�
� tanto pi� amabile e desiderabile quanto pi� non � economicamente valutabile,
cio� proprio in quanto si sottrae al possesso e rende vano quell'amore e quel
desiderio" (Sanguineti).
E Dino stesso lo confessa:
Proprio perch� Cecilia non si lasciava possedere attraverso il denaro, io mi
sentivo, adesso, spinto, irresistibilmente, a dargliene; cos� come proprio
perch� non riuscivo a possederla attraverso l'atto sessuale, mi sentivo spinto a
ripetere pi� e pi� volte l'atto medesimo. In realt�, cos� il denaro come l'atto
sessuale mi davano per un istante l'illusione del possesso; e io non potevo pi�
fare a meno, ormai, di quell'istante, bench� sapessi che era sempre regolarmente
seguito da un sentimento di profonda delusione.
SINTESI Tempo: 1943/1944
Personaggi principali: Cesira, Rosetta, Michele, Filippo, Concetta e la sua famiglia
Luoghi: Roma, Fondi e i monti circostanti.
Narratore: interno
Le azioni si svolgono durante la seconda guerra mondiale e pi�
precisamente nel periodo tra il 1943 e il 1944, quando gli alleati sono sbarcati
nel sud dell'Italia e cominciano la loro risalita per liberare tutta la
penisola, mentre i tedeschi si ritirano lentamente.
Cesira e la figlia Rosetta fuggono da Roma dove la guerra comincia a farsi
sentire e arrivano a Fondi e sulle montagne vicine dove vivono insieme ad altri
sfollati.
Le due donne dopo un anno di permanenza sulle montagne decidono di spostarsi ma, durante il cammino, in una chiesa Rosetta viene stuprata da alcuni soldati delle truppe "alleate" marocchine.
Questo fatto cambia radicalmente la vita della giovane: da ragazza inesperta con una grande fede cristiana e una enorme bont� d�animo si trasforma radicalmente. Questo trauma la costringe improvvisamente a crescere ed ella si lascia andare, non riesce a reagire diventando una prostituta.
La ciociara non � solo la storia di una mamma e una figlia ma anche la descrizione di due atti di violenza: la guerra e lo stupro che portano entrambi a grandi cambiamenti.