Aleksander PUSKIN

Ricordo il magico istante:
Davanti m'eri apparsa tu,
Come fuggevole visione,
Genio di limpida belt�.

Nei disperati miei tormenti,
Nel chiasso delle vanit�,
Tenera udivo la tua voce,
Sognavo i cari lineamenti.

Anni trascorsero. Bufere
Gli antichi sogni poi travolsero,
Scordai la tenera tua voce,
I tuoi sublimi lineamenti.

E in silenzio passavo i giorni
Recluso nel vuoto grigiore,
Senza pi� fede e ispirazione,
Senza lacrime, ne' vita e amore.

Tornata � l'anima al risveglio:
E ancora mi sei apparsa tu,
Come fuggevole visione,
Genio di limpida belt�.

E nell'ebbrezza batte il cuore
E tutto in me risorge gi�
E' la fede e l'ispirazione
E la vita e lacrime e amore.

La poesia racconta l�amore per una donna i cui tratti vengono resi in modo vago e generico. Si tratta di un personaggio misterioso del quale viene taciuto anche il nome. La donna viene cos� trasfigurata in un angelo, in un genio benefico, che appare all�improvviso in un magico istante a salvare il poeta dalla disperazione. Il destino,infatti, del protagonista dipende  dalla presenza o meno della donna:la lontananza della donna porta un avvilimento, ma basta che ricompaia perch� la sua esistenza riprenda senso.

PARAFRASI

Ricordo il magico momento:
mi eri comparsa davanti tu,
come una bella visione,
simbolo di solare bellezza.

Nei miei angosciosi problemi
Nel caos dei valori meno importanti
Sentivo dolce la tua voce
Sognano il tuo bellissimo volto.

Trascorse molto tempo. Il tempo
I vecchi sogni presero
Dimenticai la tua voce dolce,
il tuo bel volto.

Pian piano passavano i giorni
Rinchiuso nell� oscurit�,
senza pi� amore,
senza senso e senza amore.

Rivedendo la mia anima si � risvegliata
E mi sei apparsa di nuovo
Che bella visione
Immagine di straordinaria bellezza

Nella gioia sconfinata
E tutto ritorna in me
E credo l�ispirazione
E la vita mia e disperata